La minzione, soprattutto alla fine della stessa, ed ancora più forti durante l'atto sessuale
Buonasera,
lo scorso giovedì (oggi è martedì) ho avuto, nel tardo pomeriggio, per ben 4 volte lo stimolo ad andare di corpo in meno di un’ora (senza che si trattasse di un attacco di diarrea). Dopo circa un’ora durante la minzione ho provato dei dolori abbastanza forti, per la prima volta in vita mia. Ho pensato ad un attacco influenzale o ad una cistite (e per questo ho preso una capsula di Furadantin, cosa poi fatta di nuovo all’una di notte; poi durante la notte mi sono alzato diverse volte per urinare e non ho più avuto dolori). Questa tesi dell’influenza sembrava avvalorarsi poco dopo visto che, improvvisamente, ho iniziato a sentir freddo ed a tremare in modo molto forte e, per quanto facessi, non riuscivo a controllare il tremore. Ho misurato la febbre verso le 20 (36,8) e verso le 21 (37,00). Ma a mezzanotte avevo 39°. Ho allora preso una compressa di Tachipirina 1000.
La mattina dopo, avendo ancora 38,6, ho avvisato il mio medico il quale mi ha detto di assumere del Ciproxin 500, due pastiglie al giorno per 5 giorni, e poi eventualmente fare l’esame dell’urina con urinocoltura e antibiogramma. Io, intanto, a digiuno da qualche ora, ho prelevato un campione di urina ed ho fatto fare (prima di iniziare ad assumere l’antibiotico) questo tipo di analisi (i risultati li avrò domani).
Per circa due giorni ho avuto anche nausea, con conseguente assoluta mancanza di appetito (anche se ho cercato di bere almeno 2 litri di acqua liscia al giorno), e dolori allo stomaco, dovuti ad acidità gastrica, soprattutto la notte, con lo stimolo a rigettare poi placatosi nel corso della seconda notte (tra l’altro, periodicamente, soprattutto nei cambi di stagione, soffro di colite ulcerosa, curata con pastiglie e clismi di Pentacol) oltre che alla fascia lombare, soprattutto al rene destro.
Il problema è che, dopo due giorni con febbre a 38.5 e due con febbre a 37,5, sempre assumendo il Ciproxin (e, per i primi due giorni, la Tachipirina), adesso continuo (da domenica) ad avere dei bruciori durante la minzione, soprattutto alla fine della stessa, ed ancora più forti durante l’atto sessuale e mi sembra che il getto di urina sia più debole. Ho anche la sensazione, quando mi siedo, di star seduto “su un palloncino”: presumo a causa, a questo punto, di un’infiammazione prostatica.
C’è da dire che da un paio di mesi, anche se in modo molto sporadico, alla fine della minzione noto delle piccole perdite di urina, poche gocce, ma non ho mai sofferto di prostatite.
Lo scorso agosto, ma sono sicuro che non c’entra con il problema attuale, sono stato anche operato per l’asportazione di una cisti all’epididimo sinistro (ed in quell’occasione, sottoposto a visita urologica, la prostata era in perfetto stato).
Adesso aspetto di vedere i risultati degli esami di domani per poi prenotare una nuova visita urologica, ma desideravo avere una conferma anche da parte vostra circa la natura e la causa di questi dolori alla punta del pene durante e, soprattutto, verso la fine della minzione o, ancora più intensi, durante l’eiaculazione.
Grazie.
Jacopo
lo scorso giovedì (oggi è martedì) ho avuto, nel tardo pomeriggio, per ben 4 volte lo stimolo ad andare di corpo in meno di un’ora (senza che si trattasse di un attacco di diarrea). Dopo circa un’ora durante la minzione ho provato dei dolori abbastanza forti, per la prima volta in vita mia. Ho pensato ad un attacco influenzale o ad una cistite (e per questo ho preso una capsula di Furadantin, cosa poi fatta di nuovo all’una di notte; poi durante la notte mi sono alzato diverse volte per urinare e non ho più avuto dolori). Questa tesi dell’influenza sembrava avvalorarsi poco dopo visto che, improvvisamente, ho iniziato a sentir freddo ed a tremare in modo molto forte e, per quanto facessi, non riuscivo a controllare il tremore. Ho misurato la febbre verso le 20 (36,8) e verso le 21 (37,00). Ma a mezzanotte avevo 39°. Ho allora preso una compressa di Tachipirina 1000.
La mattina dopo, avendo ancora 38,6, ho avvisato il mio medico il quale mi ha detto di assumere del Ciproxin 500, due pastiglie al giorno per 5 giorni, e poi eventualmente fare l’esame dell’urina con urinocoltura e antibiogramma. Io, intanto, a digiuno da qualche ora, ho prelevato un campione di urina ed ho fatto fare (prima di iniziare ad assumere l’antibiotico) questo tipo di analisi (i risultati li avrò domani).
Per circa due giorni ho avuto anche nausea, con conseguente assoluta mancanza di appetito (anche se ho cercato di bere almeno 2 litri di acqua liscia al giorno), e dolori allo stomaco, dovuti ad acidità gastrica, soprattutto la notte, con lo stimolo a rigettare poi placatosi nel corso della seconda notte (tra l’altro, periodicamente, soprattutto nei cambi di stagione, soffro di colite ulcerosa, curata con pastiglie e clismi di Pentacol) oltre che alla fascia lombare, soprattutto al rene destro.
Il problema è che, dopo due giorni con febbre a 38.5 e due con febbre a 37,5, sempre assumendo il Ciproxin (e, per i primi due giorni, la Tachipirina), adesso continuo (da domenica) ad avere dei bruciori durante la minzione, soprattutto alla fine della stessa, ed ancora più forti durante l’atto sessuale e mi sembra che il getto di urina sia più debole. Ho anche la sensazione, quando mi siedo, di star seduto “su un palloncino”: presumo a causa, a questo punto, di un’infiammazione prostatica.
C’è da dire che da un paio di mesi, anche se in modo molto sporadico, alla fine della minzione noto delle piccole perdite di urina, poche gocce, ma non ho mai sofferto di prostatite.
Lo scorso agosto, ma sono sicuro che non c’entra con il problema attuale, sono stato anche operato per l’asportazione di una cisti all’epididimo sinistro (ed in quell’occasione, sottoposto a visita urologica, la prostata era in perfetto stato).
Adesso aspetto di vedere i risultati degli esami di domani per poi prenotare una nuova visita urologica, ma desideravo avere una conferma anche da parte vostra circa la natura e la causa di questi dolori alla punta del pene durante e, soprattutto, verso la fine della minzione o, ancora più intensi, durante l’eiaculazione.
Grazie.
Jacopo
[#2]
caro lettore,
il sospetto che lei abbia avuto una infezione urinaria appare abbastanza concreto, dalla sua descrizione. Sarebbe utile capire se si tratta di una semplice "cistite" o se si tratta di una prostatite che richiede terapie più articolate e precise-
Il fatto di essere stato visto in passato , anche recente, non esclude che una patologia infettiva-infiammatoria prostatica possa insorgere successivamente, specie in un soggetto con problematiche intestinali.
Una visita urologica sembrerebbe opportuna
cari saluti
il sospetto che lei abbia avuto una infezione urinaria appare abbastanza concreto, dalla sua descrizione. Sarebbe utile capire se si tratta di una semplice "cistite" o se si tratta di una prostatite che richiede terapie più articolate e precise-
Il fatto di essere stato visto in passato , anche recente, non esclude che una patologia infettiva-infiammatoria prostatica possa insorgere successivamente, specie in un soggetto con problematiche intestinali.
Una visita urologica sembrerebbe opportuna
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#4]
Utente
Buongiorno dottori.
Gli esami di cui parlavo sopra hanno dato tutti esito negativo: nessun valore alterato nelle urine e nessun batterio/virus, tanto che non ne è stata neanche effettuata la coltura.
Fino alla mattina di giovedì 21 gennaio ho preso il Ciproxin (6 giorni in tutto) e per un paio di giorni i dolori durante la minzione e quelli alla fascia renale sono spariti. Da sabato 23, invece, è improvvisamente tornato il dolore durante la minzione (nella zona appena prima del glande) ed uno stimolo pressochè continuo ad urinare (con dolore anch'esso, nel tratto del pene dallo scroto al glande). Il medico di famiglia mi ha confermato un altro ciclo di Ciproxin 500 (che assumo dal mercoledì 27) ma i dolori durante e, soprattutto, subito dopo la minzione continuano ad essere insistenti, così come lo stimolo, anche se per pochissime gocce. Ho notato che il flusso di urina è notevolmente più debole rispetto ad un paio di settimane fa e che la notte mi alzo sempre meno che la scorsa settimana ma, comunque, sempre almeno due o tre volte.
Purtroppo la visita urologica non ho potuto fissarla prima del 9 febbraio ma, sinceramente, non vorrei arrivarci in queste condizioni, anche perchè è un supplizio, soprattutto la mattina, durante il lavoro, dover correre almeno 8/10 volte in bagno...
Prima di iniziare il secondo ciclo di antibiotico (per altri 6 giorni) ho provveduto a fare una nuova analisi delle urine, di cui avrò i risultati lunedì, ma il mio dubbio (essendo quasi sicuro che anche stavolta i risultati saranno negativi) è che il Ciproxin sia il giusto medicinale da prendere (anche perchè non vorrei abusare troppo di questo antibiotico). Voi mi consigliereste di proseguire con questa cura?
Grazie...
Gli esami di cui parlavo sopra hanno dato tutti esito negativo: nessun valore alterato nelle urine e nessun batterio/virus, tanto che non ne è stata neanche effettuata la coltura.
Fino alla mattina di giovedì 21 gennaio ho preso il Ciproxin (6 giorni in tutto) e per un paio di giorni i dolori durante la minzione e quelli alla fascia renale sono spariti. Da sabato 23, invece, è improvvisamente tornato il dolore durante la minzione (nella zona appena prima del glande) ed uno stimolo pressochè continuo ad urinare (con dolore anch'esso, nel tratto del pene dallo scroto al glande). Il medico di famiglia mi ha confermato un altro ciclo di Ciproxin 500 (che assumo dal mercoledì 27) ma i dolori durante e, soprattutto, subito dopo la minzione continuano ad essere insistenti, così come lo stimolo, anche se per pochissime gocce. Ho notato che il flusso di urina è notevolmente più debole rispetto ad un paio di settimane fa e che la notte mi alzo sempre meno che la scorsa settimana ma, comunque, sempre almeno due o tre volte.
Purtroppo la visita urologica non ho potuto fissarla prima del 9 febbraio ma, sinceramente, non vorrei arrivarci in queste condizioni, anche perchè è un supplizio, soprattutto la mattina, durante il lavoro, dover correre almeno 8/10 volte in bagno...
Prima di iniziare il secondo ciclo di antibiotico (per altri 6 giorni) ho provveduto a fare una nuova analisi delle urine, di cui avrò i risultati lunedì, ma il mio dubbio (essendo quasi sicuro che anche stavolta i risultati saranno negativi) è che il Ciproxin sia il giusto medicinale da prendere (anche perchè non vorrei abusare troppo di questo antibiotico). Voi mi consigliereste di proseguire con questa cura?
Grazie...
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.9k visite dal 19/01/2010.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.