Nervo pupendo
Gentili Dottori,
la natura dei miei disturbi dopo innumerevoli esami non è stata ancora definita. La particolarità è che i sintomi che accuso sono FLUTTUANTI nel senso che ci sono giorni o momenti della giornata in cui pare che i disturbi vadano via per poi accentuarsi successivamente il giorno dopo o in serata, senza un particolare motivo. La notte tendono a sparire e al mattino appena sveglio lentamente si ripresentano incalzando nella giornata.
Allo stato attuale i miei disturbi si possono così riassumere:
1) tensione perineale, certe volte è più intensa altre sembra sparire.
2) bruciore/dolore al pene diffuso, non riesco a determinare il punto preciso del dolore, certe volte sembra partire dal corpo cavernoso di sinistra, altre pare partire dalla base profonda del pene, il glande mi pizzica, certe volte sento un “formicolio” e mi stimola alla minzione frequente.
3) Vado spesso in bagno ad urinare, le minzioni sono sempre discrete quantità intorno ai 300ml (ho fatto anche un diario minzionale misurando le quantità d’urina espulsa e il numero delle minzioni), nessuno sforzo per urinare, getto buono. Come ho detto sono stimolato dal continuo fastidio che ho al pene.
Alla palpazione del pene o alla pressione in un dato punto non sento dolore, ma sono presenti comunque questi dolori vaghi e diffusi di cui non riesco a individuare la fonte.
Di recente si è presentato un altro fastidio, ovvero il gluteo sinistro e il femorale posteriore mi tirano, come se avessi sforzato/stressato il muscolo risultato tipico di un allenamento intenso in palestra o di una lunga passeggiata.
Aggiungo che per la mia professione di informatico passo molto tempo seduto al computer e ogni tanto nel corso degli anni mi sono capitati degli episodi di parestesia ai genitali, come se fossero addormentati, la zona pubica totalmente insensibile!
Ho eseguito le seguenti indagini in campo urologico:
n.3 Esame urine, Urinocoltura + ATB, esito negativo.
n.2 Spermiocoltura + ATB, ricerca di germi comuni, miceti, clamidia, micoplasma, ureaplasma. Esito negativo
n2. tamponi uretrali ricerca germi comuni, miceti, clamidia, micoplasma. Esito negativo.
n.2 esplorazione rettale, prostata nella norma.
n.2 Ecografia-doppler pelvica/prostatica/peninea tutto nella norma.
n.3 Flussometrie con esito nella norma, riporto l’ultimo risultato:
http://home.tele2.it/lebowski/uro/uroflow_20-03-07.jpg
Nel frattempo ho eseguito anche 2 diverse terapie antibiotiche
1) 14 giorni di Levoxacin 500mg
2) 10 giorni di Bassado due volte al dì (8-20) + Keraflox 600mg alle 14,00
Ho assunto i più svariati antinfiammatori in associazione e non con gli antibiotici: supposte di orudis, mictasone, compresse di dicloreum, tauxib, oki bustine, nimesulide, il risultato è stato pressocchè nullo.
Di fronte l’inefficacia dei farmaci e alla negatività di tutti gli esami svolti che hanno escluso una causa infettiva/ostruttiva (es. prostatite, uretrite, ecc..) ho chiesto al medico se il problema poteva essere di natura neuropatica e lui mi ha parlato di una possibile infiammazione del nervo pudendo che potrebbe essere la causa dei miei disturbi e potrebbero mimare i sintomi di una patologia urologica.
L’urologo vuole eseguire un’uretrocistocospia nel caso sia negativa anche questa allora potrà indirizzarsi su un’altra possibile causa quale appunto il nervo pudendo.
Ho letto in rete molte cose interessanti su questo nervo pudendo, i sintomi sono molti e vari e taluni sembrano mimare perfettamente i disturbi delle più comuni patologie urologiche. A questo punto mi chiedo se è realmente indispensabile effettuare un’uretrocistocopia al fine di escludere ogni dubbio clinico in ambito urologico e soprattutto se nella vostra esperienza clinica ci sono stati casi di persone con tale patologia, in caso positivo vorrei capire come sono stati inquadrati(quali sono gli esami da fare?), quale è stata la cura e se c’è una possibile riabilitazione di questo nervo.
Grazie ancora della Vs. attenzione, nell’attesa di un Vs. gentile riscontro
Cordiali saluti.
la natura dei miei disturbi dopo innumerevoli esami non è stata ancora definita. La particolarità è che i sintomi che accuso sono FLUTTUANTI nel senso che ci sono giorni o momenti della giornata in cui pare che i disturbi vadano via per poi accentuarsi successivamente il giorno dopo o in serata, senza un particolare motivo. La notte tendono a sparire e al mattino appena sveglio lentamente si ripresentano incalzando nella giornata.
Allo stato attuale i miei disturbi si possono così riassumere:
1) tensione perineale, certe volte è più intensa altre sembra sparire.
2) bruciore/dolore al pene diffuso, non riesco a determinare il punto preciso del dolore, certe volte sembra partire dal corpo cavernoso di sinistra, altre pare partire dalla base profonda del pene, il glande mi pizzica, certe volte sento un “formicolio” e mi stimola alla minzione frequente.
3) Vado spesso in bagno ad urinare, le minzioni sono sempre discrete quantità intorno ai 300ml (ho fatto anche un diario minzionale misurando le quantità d’urina espulsa e il numero delle minzioni), nessuno sforzo per urinare, getto buono. Come ho detto sono stimolato dal continuo fastidio che ho al pene.
Alla palpazione del pene o alla pressione in un dato punto non sento dolore, ma sono presenti comunque questi dolori vaghi e diffusi di cui non riesco a individuare la fonte.
Di recente si è presentato un altro fastidio, ovvero il gluteo sinistro e il femorale posteriore mi tirano, come se avessi sforzato/stressato il muscolo risultato tipico di un allenamento intenso in palestra o di una lunga passeggiata.
Aggiungo che per la mia professione di informatico passo molto tempo seduto al computer e ogni tanto nel corso degli anni mi sono capitati degli episodi di parestesia ai genitali, come se fossero addormentati, la zona pubica totalmente insensibile!
Ho eseguito le seguenti indagini in campo urologico:
n.3 Esame urine, Urinocoltura + ATB, esito negativo.
n.2 Spermiocoltura + ATB, ricerca di germi comuni, miceti, clamidia, micoplasma, ureaplasma. Esito negativo
n2. tamponi uretrali ricerca germi comuni, miceti, clamidia, micoplasma. Esito negativo.
n.2 esplorazione rettale, prostata nella norma.
n.2 Ecografia-doppler pelvica/prostatica/peninea tutto nella norma.
n.3 Flussometrie con esito nella norma, riporto l’ultimo risultato:
http://home.tele2.it/lebowski/uro/uroflow_20-03-07.jpg
Nel frattempo ho eseguito anche 2 diverse terapie antibiotiche
1) 14 giorni di Levoxacin 500mg
2) 10 giorni di Bassado due volte al dì (8-20) + Keraflox 600mg alle 14,00
Ho assunto i più svariati antinfiammatori in associazione e non con gli antibiotici: supposte di orudis, mictasone, compresse di dicloreum, tauxib, oki bustine, nimesulide, il risultato è stato pressocchè nullo.
Di fronte l’inefficacia dei farmaci e alla negatività di tutti gli esami svolti che hanno escluso una causa infettiva/ostruttiva (es. prostatite, uretrite, ecc..) ho chiesto al medico se il problema poteva essere di natura neuropatica e lui mi ha parlato di una possibile infiammazione del nervo pudendo che potrebbe essere la causa dei miei disturbi e potrebbero mimare i sintomi di una patologia urologica.
L’urologo vuole eseguire un’uretrocistocospia nel caso sia negativa anche questa allora potrà indirizzarsi su un’altra possibile causa quale appunto il nervo pudendo.
Ho letto in rete molte cose interessanti su questo nervo pudendo, i sintomi sono molti e vari e taluni sembrano mimare perfettamente i disturbi delle più comuni patologie urologiche. A questo punto mi chiedo se è realmente indispensabile effettuare un’uretrocistocopia al fine di escludere ogni dubbio clinico in ambito urologico e soprattutto se nella vostra esperienza clinica ci sono stati casi di persone con tale patologia, in caso positivo vorrei capire come sono stati inquadrati(quali sono gli esami da fare?), quale è stata la cura e se c’è una possibile riabilitazione di questo nervo.
Grazie ancora della Vs. attenzione, nell’attesa di un Vs. gentile riscontro
Cordiali saluti.
[#1]
caro signore, la sua situazione richiede sicuramente uno studio molto approfondito, da integrare sicuramente con un esame urodinamico completo , oltre che ad un attenta anamnesi per capire le cause della sua situazione.
Cordiali Saluti
Dott Giuseppe Quarto
Cordiali Saluti
Dott Giuseppe Quarto
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#3]
Caro signore prendo atto della minuziosa descrizione che lei ha riportato su questo forum ed a mio modo di vedere si tratta di una situazione piuttosto impegnativa, senonaltro perchè la sua è una giovanissima età, dunque è opinabile che lei consulti un buon centro urologico prima di gettarsi a capofitto in esami strumentali invasivi di dubbia utilità. Questa problematica pelvi-perineale potrebbe dipendere da una prostatite mal curata o mai curata, e i dolori fluttuanti lungo il pene potrebbero essere espressione di una neuropatia transitoria.
Comunque ribadisco il mio consiglio di eseguire una visita specialistica urologica.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Comunque ribadisco il mio consiglio di eseguire una visita specialistica urologica.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#4]
Utente
Gentili Dottori,
sono il primo a rendermi conto che le mie problematiche, che si presentano tra l’altro in modo anomalo, appaiono di non facile risoluzione e capisco anche le difficoltà che sta incontrando il mio urologo nel seguirmi, francamente però dopo 3 mesi d’indagini e terapie inefficaci e prive di risultati concreti, mi sento fortemente frustato nonché demoralizzato per i continui fastidi che quotidianamente mi tormentano…
L’uretrocistoscopia che mi ha prospettato l’urologo mi sembra un’esagerazione anche perché se avesse sospettato una patologia ostruttiva quantomeno avrebbe dovuto indicarmi prima un’uretrocistografia retrograda e minzionale, esame di prima scelta per la diagnosi di tali patologie(stenosi, sclerosi del collo vescicale, ecc..), per cui ho deciso fermamente di non sottopormi a tale tortura e di ascoltare dunque un altro parere.
Prima di far ciò però, assumendomi la responsabilità delle mie azioni, ho deciso di assumere per un periodo di 30-40 giorni una compressa di Permixon al mattino come decongestionante prostatico e una compressa di LYRICA 75mg (Pregabalin) la sera prima di andare a dormire che ho usato in passato per una dolorosissima nevrite sovrascapolare, questo perché le spese che ho sostenuto finora sono state ingenti e rimettermi nuovamente nel circuito di indagini e visite private mi porterebbe alla rovina economica, visto che il budget familiare è già stato minato ampiamente!!! :-(
In ultimo vorrei porvi un’altra domanda in merito all’esplorazione digito-rettale ovvero nel momento in cui l’urologo preme il dito contro la prostata ed io avverto un dolore alla punta del pene è un riflesso che normalmente si presenta oppure è indice dell’infiammazione della ghiandola?
Perché se non fosse normale allora io avrei una prostatite in quanto ho avvertito dolore proprio lì, cosa che l’urologo invece ha escluso al momento della visita sostenendo che alla pressione la ghiandola era soffice e quindi non c’era alcuna infiammazione…
RingraziandoVi nuovamente per l’attenzione, cordialmente Vi saluto
sono il primo a rendermi conto che le mie problematiche, che si presentano tra l’altro in modo anomalo, appaiono di non facile risoluzione e capisco anche le difficoltà che sta incontrando il mio urologo nel seguirmi, francamente però dopo 3 mesi d’indagini e terapie inefficaci e prive di risultati concreti, mi sento fortemente frustato nonché demoralizzato per i continui fastidi che quotidianamente mi tormentano…
L’uretrocistoscopia che mi ha prospettato l’urologo mi sembra un’esagerazione anche perché se avesse sospettato una patologia ostruttiva quantomeno avrebbe dovuto indicarmi prima un’uretrocistografia retrograda e minzionale, esame di prima scelta per la diagnosi di tali patologie(stenosi, sclerosi del collo vescicale, ecc..), per cui ho deciso fermamente di non sottopormi a tale tortura e di ascoltare dunque un altro parere.
Prima di far ciò però, assumendomi la responsabilità delle mie azioni, ho deciso di assumere per un periodo di 30-40 giorni una compressa di Permixon al mattino come decongestionante prostatico e una compressa di LYRICA 75mg (Pregabalin) la sera prima di andare a dormire che ho usato in passato per una dolorosissima nevrite sovrascapolare, questo perché le spese che ho sostenuto finora sono state ingenti e rimettermi nuovamente nel circuito di indagini e visite private mi porterebbe alla rovina economica, visto che il budget familiare è già stato minato ampiamente!!! :-(
In ultimo vorrei porvi un’altra domanda in merito all’esplorazione digito-rettale ovvero nel momento in cui l’urologo preme il dito contro la prostata ed io avverto un dolore alla punta del pene è un riflesso che normalmente si presenta oppure è indice dell’infiammazione della ghiandola?
Perché se non fosse normale allora io avrei una prostatite in quanto ho avvertito dolore proprio lì, cosa che l’urologo invece ha escluso al momento della visita sostenendo che alla pressione la ghiandola era soffice e quindi non c’era alcuna infiammazione…
RingraziandoVi nuovamente per l’attenzione, cordialmente Vi saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 21.3k visite dal 21/04/2007.
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