Le risoluzione della prostatite

Salve,
Soffro di prostatite da circa 4 mesi.
Dopo un primo giro di analisi e a seguire di antibiotici e antiinfiammatori, la situazione è la seguente:

- Stafficolocco aureo scomparso
- Leucociti 1.600.000 (limite max 1.000.000).

Da quanto mi è stato spiegato la presenza dei leucociti testimonia una infiammazione ancora in atto.
Pertanto mi è stato detto di sospendere l’antibiotico (visto che non sono risultati presenti batteri di alcun tipo) e di prendere Permixon per 3 mesi per la infiammazione.
Al momento è passato un mese e mezzo. La situazione sembra, lentamente, migliorare, anche se i dolori che hanno sempre palesato il disturbo (e localizzati nella zona testicolare e uretrale) ogni tanto si riacutizzano.

Volevo sapere da voi e sulla base della vostra esperienza :

- Quanto riscontro (dolori che si ripresentano per poi riattenuarsi) è normale? Oppure indicano qualcosa che non sta procedendo come dovrebbe?
- Oltre gli antiinfiammatori e seguire le varie indicazioni alimentari note, ci sono altre cose che possono essere di aiuto per le risoluzione della prostatite?
- Ci sono delle tabelle che dichiarano i tempi di durata di tale patologia nel senso i tempi di risoluzione su base percentuale?

Grazie
[#1]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
esistono diversi tipi di prostatite, ed il loro decorso è vario: non esiste una regola valida per tutti. Inoltre nella valutazione della prostatite è imprescindibile la valutazione diretta, con visita della prostata, che da qui ci è negata. E' possibile anche che quello che lei riscontri costituisca una "normale" possibile evoluzione della prostatite

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Egr. Dottore,
la valutazione diretta è stata fatta e sulla base di quella e di tutta una serie di analisi dafinita la terapia che sto seguendo.

A valle delle ultime analisi, come scrivevo, riscontrato che il batterio trovato era stato "eliminato" via antibiotico, si è proseguito con a terapia antinfiammatoria.

Lei dice che è "possibile" il che implica anche il contrario e non mi aiuta a capire se devo aspettare o se puo' aver senso fare qualche verifica adesso e non fra 2 mesi (con il rischio che la situazione si cronicizzi ulteriormente).

Infine, se ha suggerimenti a fronte di quello che chiedevo nella seconda domanda.

Grazie mille per la sua disponibilita'.

Un saluto.


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