Protesi pene ,si o no
Salve sono ho 49 anni e sono diabetico da 25 anni quindi con le complicanze che questa malattia provvoca ,quindi ipertensione e distirbi dell'erezione.
Sono indeciso se fare l'intervento per inserire la protesi penina o no ,in quanto i farmaci da me provati a volte funzionano e a volte no(viagra,cialis e caverjet).
Inoltre vorrei capire se le dimensioni del pene restano le stesse o c'è una decurtazione ,o se è possibile magari un aumento della lunghezza magari anche di solo 1/2 cm.
Cosa ancora più importante è capire se ci possono essere dei problemi psicologici, e se la pommpa inserita nei testicoli può essere fastidiosa.
CORDIALI SALUTI
Sono indeciso se fare l'intervento per inserire la protesi penina o no ,in quanto i farmaci da me provati a volte funzionano e a volte no(viagra,cialis e caverjet).
Inoltre vorrei capire se le dimensioni del pene restano le stesse o c'è una decurtazione ,o se è possibile magari un aumento della lunghezza magari anche di solo 1/2 cm.
Cosa ancora più importante è capire se ci possono essere dei problemi psicologici, e se la pommpa inserita nei testicoli può essere fastidiosa.
CORDIALI SALUTI
[#1]
Gentile lettore,
cercherò di rispondere sinteticamente alle sue domande, che peraltro meriterebbero una consultazione andrologica diretta, per essere affrontate al meglio.
-La difficoltà grave di erezione in persone diabetiche è una delle indicazioni principe all'impiego di protesi peniena, a patto che vi sia un buon controllo metabolico del diabete (emoglobina glicata non superiore a 7);
-dimensioni: è realistico aspettarsi una minima perdita di lunghezza del pene dopo l'intervento (ciò detto, l'argomento andrebbe discusso in dettaglio: vi sono diverse specifiche da fare);
-la pompa a livello scrotale è generalmente molto ben tollerata;
-i problemi psicologici vanno assolutamente prevenuti con una adeguata preparazione del candidato all'intervento e se possibile anche della partner, eventualmente anche mediante un breve percorso psicosessuologico. E' eccezionale che una persona ben valutata e preparata prima abbia problemi psicologici dopo.
-Per completezza: qualora non ne fosse a conoscenza esistono altri due provvedimenti terapeutici da considerare prima della protesi: l'iniezione intracavernosa con farmaci vasoattivi, e il vacuum device (o "dispositivo a vuoto per l'erezione"). Questi due provvedimenti hanno dalla loro una limitata/assente invasività rispetto alla protesi, ma la protesi idraulica peniena è in assoluto il trattamento per le difficoltà di erezione con il più alto grado di soddisfazione sia per il paziente che per la partner.
cercherò di rispondere sinteticamente alle sue domande, che peraltro meriterebbero una consultazione andrologica diretta, per essere affrontate al meglio.
-La difficoltà grave di erezione in persone diabetiche è una delle indicazioni principe all'impiego di protesi peniena, a patto che vi sia un buon controllo metabolico del diabete (emoglobina glicata non superiore a 7);
-dimensioni: è realistico aspettarsi una minima perdita di lunghezza del pene dopo l'intervento (ciò detto, l'argomento andrebbe discusso in dettaglio: vi sono diverse specifiche da fare);
-la pompa a livello scrotale è generalmente molto ben tollerata;
-i problemi psicologici vanno assolutamente prevenuti con una adeguata preparazione del candidato all'intervento e se possibile anche della partner, eventualmente anche mediante un breve percorso psicosessuologico. E' eccezionale che una persona ben valutata e preparata prima abbia problemi psicologici dopo.
-Per completezza: qualora non ne fosse a conoscenza esistono altri due provvedimenti terapeutici da considerare prima della protesi: l'iniezione intracavernosa con farmaci vasoattivi, e il vacuum device (o "dispositivo a vuoto per l'erezione"). Questi due provvedimenti hanno dalla loro una limitata/assente invasività rispetto alla protesi, ma la protesi idraulica peniena è in assoluto il trattamento per le difficoltà di erezione con il più alto grado di soddisfazione sia per il paziente che per la partner.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta,comunque vorrei dire che ho fatto anche l'ecodopler con una dose di caverjet da 20mg e tutto sembrava funzionasse bene ma in altre occasioni in cui ho usato il farmaco i risultati non sono stati ottimali.Il mio valore dell'emogoblina glicata si aggira intorno ai6.9/7 ,ma non è che l'uso di un antiipertensivo faccia in modo di attenuare l'effetto del farmaco?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 04/01/2010.
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