Domando se l'intervento puo' essere eseguito anche con anestesia locale
buona sera. soffro di idrocele sinistro di discrete proporzioni. mi e' stato aspirato un paio di volte ma a distanza di circa 6/8 mesi si e' rifatto. dovro' operarmi.
domando se l'intervento puo' essere eseguito anche con anestesia locale (intendo iniezione sulla zona visina allo scroto - come avvenutop quando anni fa fui operato per eseguire la circoncisione ) o sempre iniezione in zona limitrofa ( come avvenuto con iniezione sulla pancia per l'operazione di ernia inguinale ) evitando la spinale.
grazie.
domando se l'intervento puo' essere eseguito anche con anestesia locale (intendo iniezione sulla zona visina allo scroto - come avvenutop quando anni fa fui operato per eseguire la circoncisione ) o sempre iniezione in zona limitrofa ( come avvenuto con iniezione sulla pancia per l'operazione di ernia inguinale ) evitando la spinale.
grazie.
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caro utetente l'intervento può essere eseguito con anestesia locale sullo scroto e poe sui piani sottostanti con discerta sopportazione daparte del paziente.
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Caro signore lo svuotamento meccanico per aspirazione dell'idrocele è ormai una pratica in disuso e da noi urologi viene sconsigliata in quanto (come lei avrà già provato sulla sua pelle) frequentemente determina recidiva del problema. L'intervento chirurgico è l'eversione della vaginale che elimina completamente il problema. Viene eseguito sempre in anestesia spinale. Nella pratica clinica del centro presso cui lavoro non viene mai praticato in anestesia locale.
Le suggerisco una visita urologica ambulatoriale ed una prenotazione per intervento.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Le suggerisco una visita urologica ambulatoriale ed una prenotazione per intervento.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#3]
caro lettore 31512,
concordo con i colleghi nel ritenere scorretto lo svuotamento di un idrocele che può essere risolto definitivamente con un semplice intervento con anestesia locale della cute scrotale e delle tuniche vaginali, senza che il paziente abbia alcun problema
cari saluti
concordo con i colleghi nel ritenere scorretto lo svuotamento di un idrocele che può essere risolto definitivamente con un semplice intervento con anestesia locale della cute scrotale e delle tuniche vaginali, senza che il paziente abbia alcun problema
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#4]
Utente
Grazie a tutti i signori medici che mi hanno dato un consiglio.
vorrei un ulteriore conforto das dott Pozza.
Se ho capito bene l'anestesia locale puo' essere limitata alla cute scrotale e alle tuniche vaginali senza sentire poi dolore durante l'intervento? grazie. attendo risposta se possibile.
vorrei un ulteriore conforto das dott Pozza.
Se ho capito bene l'anestesia locale puo' essere limitata alla cute scrotale e alle tuniche vaginali senza sentire poi dolore durante l'intervento? grazie. attendo risposta se possibile.
[#5]
caro lettore,
è curiosa la sua domanda "tecnica".
in casi di idrocele si pratica una anestesia locale della cute della regione mediana dello scroto.
dopo alcuni minuti si procede alla incisione della cute ( in genere in corrispondenza della linea di mezzo, rafe mediano, in modo che la incisone si veda poco), si infiltra con anestetico locale il cordone spermatico e si procede alla liberazione delle tuniche che avvolgono il testicolo .
A questo punto si aspira un quantità di circa 10-20 cc di liquido dall'idrocele( che a questo punto può essere "esteriorizzato" dallo scroto) che viene sostituito con analoga quantità di miscela anestetico (che agisce sulle terminazioni nervose sensitive della tunica vaginale).
Dopo un paio di minuti si può "aprire" l'drocele, svuotarlo, controllare lo stato delle strutture testicolari ed epididimarie, procedere alla asportazione del tratto in eccesso di membrana vaginale che viene suturata in modo da non potersi riavvolgere attorno al testicolo (eversione della vaginale).
Si controlla che non ci siano vasellni che sanguinano, si mettono alcuni punti di sutura riassorbibili per evitare la formazione di "spazi morti", si sutura la cute con materiale riassorbibile che non richiede asportazione, si medica ed il paziente dopo un paio d'ore di riposo , sdraiato a letto, con borsa di ghiaccio vicino allo scroto, è in grado di ritornare a domicilio.
E' chiaro che altri chirurghi possono utilizzare tecniche diverse il cui fine sia comunque quello di evitare "fastidi" al paziente.
cari saluti
è curiosa la sua domanda "tecnica".
in casi di idrocele si pratica una anestesia locale della cute della regione mediana dello scroto.
dopo alcuni minuti si procede alla incisione della cute ( in genere in corrispondenza della linea di mezzo, rafe mediano, in modo che la incisone si veda poco), si infiltra con anestetico locale il cordone spermatico e si procede alla liberazione delle tuniche che avvolgono il testicolo .
A questo punto si aspira un quantità di circa 10-20 cc di liquido dall'idrocele( che a questo punto può essere "esteriorizzato" dallo scroto) che viene sostituito con analoga quantità di miscela anestetico (che agisce sulle terminazioni nervose sensitive della tunica vaginale).
Dopo un paio di minuti si può "aprire" l'drocele, svuotarlo, controllare lo stato delle strutture testicolari ed epididimarie, procedere alla asportazione del tratto in eccesso di membrana vaginale che viene suturata in modo da non potersi riavvolgere attorno al testicolo (eversione della vaginale).
Si controlla che non ci siano vasellni che sanguinano, si mettono alcuni punti di sutura riassorbibili per evitare la formazione di "spazi morti", si sutura la cute con materiale riassorbibile che non richiede asportazione, si medica ed il paziente dopo un paio d'ore di riposo , sdraiato a letto, con borsa di ghiaccio vicino allo scroto, è in grado di ritornare a domicilio.
E' chiaro che altri chirurghi possono utilizzare tecniche diverse il cui fine sia comunque quello di evitare "fastidi" al paziente.
cari saluti
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Utente
Egregio dott. Pozza La ringrazio di cuore per la esauriente spiegazione " tecnica " fornitami che mi fa ben sperare di poter trovare un chirurgo che esegua l'intervento con la Sua tecnica. Abito a Treviso altrimenti ne stia certo verrei da Lei a Roma. Cordialissimi saluti ed auguri per la Sua professione.
E.P.
E.P.
[#7]
Utente
torno a disturbare il cortesissimo dott Pozza per spiegare il motivo della mia domanda tecnica fatta stamane e per chiedere un ulteriore dettaglio.
il motivo e' che la anestesia spinale non l ho mai fatta ( c'e' sempre una prima volta dirà Lei ) e credo che la sensazione della paresi della parte inferiore del corpo sia molto brutta.
Il dettaglio e' sapere,in base alla Sua esperienza chirurgica, se effettuando le anestesie locali da Lei ben descritte, per il paziente significa sentire dolore o no.
ancora grazie.
il motivo e' che la anestesia spinale non l ho mai fatta ( c'e' sempre una prima volta dirà Lei ) e credo che la sensazione della paresi della parte inferiore del corpo sia molto brutta.
Il dettaglio e' sapere,in base alla Sua esperienza chirurgica, se effettuando le anestesie locali da Lei ben descritte, per il paziente significa sentire dolore o no.
ancora grazie.
[#9]
Utente
insisto e chiudo. non intendevo dire se si sente dolore facendo l'iniezione ( o spinale o locale ) ma se durante l'intervento ( che se con spinale credo sia come se operassero su un'altra persona ) fatto con le anestesie locali da Lei descritte ( anestesia della cute dello scroto/miscela anestetica ) si sente dolore oppure no.
grazie e buona giornata.
grazie e buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 28.7k visite dal 10/04/2007.
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