Chemioterapia topica endovescicale

Mia sorella (65 anni) è stata operata un anno fa per un polipo alla vescica, e recentemente per una recidiva singola. Entrambi i polipi erano di piccole dimensioni (mi pare meno di 1 cm il primo, e più piccola la recidiva, tanto che intendevano operarla ambulatorialmente).
Il chirurgo che ha resecato l’ultimo papilloma ha consigliato, trattandosi della prima recidiva, di effettuare infiltrazioni chemioterapiche.
L’andrologo che ha consegnato il referto bioptico e il nostro medico, però, le hanno sconsigliate date le piccole dimensioni del papilloma e gli eventuali effetti collaterali.
L’esame istologico per il primo polipo, operato un hanno fa, era: “Frammenti di carcinoma uroteliare papillare G1, basso grado WHO, non evidenza di infiltrazione stromale. Mucosa vescicale con lieve flogosi cronica e tessuto fibromuscolare liscio esenti da lesione neoplastica”

Per la recidiva appena operata il referto specialistico è stato “neoformazione vescicale recidiva di piccolissime dimensioni (pTab1)”.
Mentre l’esame istologico riporta “Diagnosi posta dopo indagini immunoistochimiche per p53 e Ki67 (indice di proliferazione /MIB -1).
Minuto fustolo papillare riferibile a carcinoma G1 (basso grado WHO) e mucosa vescicale disepitelizzata con artefatti di elettrocoagulazione. Invasione stromale assente pTA G 1”.

Avendo ricevuto parerei differenti, desideravo un consiglio sull’opportunità di effettuare o meno la chemioterapia topica endovescicale, e sulle eventuali controindicazioni ed effetti collaterali o controproducenti della stessa.
Grazie infinite
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
la chemioterapia endovescicale ha l'obiettivo di " aumentare" il tempo tra una recidiva di ca uiroteliale e un'altra.
Nella UOC in cui lavoro non la eseguiamo con TA G1 al primo episodio, per procrastinarLa in caso di episodi recidivi,come nel caso di Sua sorella.
Per quanto riguarda poi la tossicità, vista il minimo riassorbiemento non ho esperienza di particolari effetti collaterali.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#2]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signora quella della chemio-immunoprofilassi delle recidive dei tumori vescicali superficiali è una storia lunga e particolarmente ricca di esperienze di singoli centri e di esperienze multicentrinche.
Personalmente mi dedico da circa 5 anni alla ricerca, agli studi clinici ed ai trattamenti chemioimmunoprofilattici di queste malattie vescicali superficiali e del carcinoma in situ.
Per noi il trattamento di elezione dopo resezione endoscopica per le neoplasie vescicali superficiali (sia in prima presentazione e sia anche come recidive) senza cioè invasione della muscolare è la immunoterapia con BCG (ovvero Bacillo di Calmette-Guerin) secondo il protocollo europeo "SWOG II" che prevede 6 instillazioni endovescicali consecutive per 6 settimane, seguite da richiami a scadenza programmata al 3, 6 ,9 e 12 mese dall'intervento.
Nei pazienti che manifestano intolleranza a BCG utilizziamo la chemioterapia locale con farmaci tipo EPIRUBICINA O FARMORUBICINA, con cicli iniziali di induzione e successivi mantenimenti mensili.
Utilizziamo anche protocolli differenti dall'immunoterapia in prima battuta, come per esempio la chemioterapia con MITOMICINA C.
Infine, esiste la possibilità anche di utilizzare chemioterapici di nuova introduzione come la GEMCITABINA, dopo recidiva post-trattamento immunoterapico con BCG (quindi nei casi di fallimento del BCG).
Si tratta naturalmente di impostare una terapia personalizzandola sul paziente. E' questione di scuola urologica e di possibilità di esecuzione di queste terapie che non vengono effettuate da tutti i centri.
Per ulteriori chiarimenti resto a vostra disposizione.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#3]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro signore
la terapia endovesicale è sicuramente consigliata non comporta grossi effetti collaterali forse un pò di bruciore duramte il ciclo di induzione e riduce il rischio di recidive e di progressione

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#4]
Utente
Utente
Innanzitutto vi ringrazio infinitamente per le risposte.
Quali sarebbero (o sarebbero stati) i tempi ideali entro i quali iniziare la terapia? L'operazione è avvenuta a metà di marzo, e a tutt'ora (tra arrivo del referto ecc) non abbiamo aperto la questione scelta dell'urologo/attivazione della terapia.
Infine un'ultima domanda: l'attivazione di un ciclo di chemioterapia endovescicale compromette la possibilità di effettuarne successivi in un secondo momento (in caso di ulteriori recidive)?
Grazie ancora, e complimenti per la professionalità del sito, che è altissima
[#5]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
come ha ben potuto leggere il farmaco e anche quando eseguirLa non è proprio uguale da centro a centro.
Nella nostro ambulatorio ad esempio riserviamo la profilassi con BCG endovescicale solo nei G3 e usiamo la Mitomicina C negli altri casi.
Iniziamo 30 gg dopo la RTUB.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Grazie infinite a tutti e un cordiale saluto!
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Dr. Tommaso Corvasce Urologo 99 2
Personalmente, vista la piccola singola recidiva millimetrica da lei riferita ritengo che una chemioterapia endovescicale con mitomicina o epirubicina sia da proporre in primis (possibilmente anche single therapy cioe' eseguibile entro le prime 24 ore dall'intervento)!. Non credo che il BCG in prima battuta sia consigliabile: me lo riserverei per neoplasie vescicali superficiali recidive pT1G2, primitive pTaG3, T1G3, CIS. piuttosto, chiederei al colegha che ha operato sua sorella se ha eseguito durante il primo intervento biopsie multiple di tutti i quadranti vescicali (cio' al fine di conoscere se anche nei restanti quadranti c'e' assenza di CIS). attualmente dopo la TUR per la recidiva non farei nulla e seguirei ogni 3 mesi la pzcon una cistoscopia previa esecuzione di citologia urinaria su 3 campioni consecutivi. la saluto codialmente uroandros@hotmail.com

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Dr. Tommaso Corvasce Urologo 99 2
Personalmente, vista la piccola singola recidiva millimetrica da lei riferita ritengo che una chemioterapia endovescicale con mitomicina o epirubicina sia da proporre in primis (possibilmente anche single therapy cioe' eseguibile entro le prime 6 ore dall'intervento)!. Non credo che il BCG in prima battuta sia consigliabile: me lo riserverei per neoplasie vescicali superficiali recidive pT1G2, primitive pTaG3, T1G3, CIS. piuttosto, chiederei al colegha che ha operato sua sorella se ha eseguito durante il primo intervento biopsie multiple di tutti i quadranti vescicali (cio' al fine di conoscere se anche nei restanti quadranti c'e' assenza di CIS). attualmente dopo la TUR per la recidiva non farei nulla e seguirei ogni 3 mesi la pzcon una cistoscopia previa esecuzione di citologia urinaria su 3 campioni consecutivi. la saluto codialmente uroandros@hotmail.com
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Utente
Utente
Cercherò di accedere all'informazione, anche perchè mia sorella ha deciso di non procedere con terapie aggiuntive, ma solo con il controllo trimestrale...
Grazie infinite e buon lavoro
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
anch'io eseguirei un controllo endoscopico a 3 mesi

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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