Pap 2,36, mi è stata confermata la diagnosi di "prostatite cronica - prostata bilobata, dolente
Da oltre 5 anni mi sottopongo a controllo urologico, a seguito del quale, diagnosticata una prostatite cronica con valori di PSA inferiori a 4. Ad aprile 2009 il PSA è salito a 5,89 ( PAP 3,85)per cui mi è stata diagnosticata una "congestione prostatica" e mi è stata prescritta questa terapia: IDI prost cps x 2 mesi; Supracef 400 mg x 2 settimane; Top-ster supp. x 12 gg.; terapia che ho dovuto sospendere per intolleranza al Supracef. Il 5 novembre 2009, rilevati i seguenti valori: PSA 7,25; PSA libero 1,54; PAP 2,36, mi è stata confermata la diagnosi di "prostatite cronica - prostata bilobata, dolente alla compressione" e mi è stata prescritta la seguente terapia: Spectrum fiale 1g x 5 gg + Deflamat 100 x 2 sett. da ripetere a distanza di 15 giorni. I valori a distanza di un mese dall' inizio della terapia sono i seguenti: PSA 4,63; PSA lib. 1,14; PAP 2,78.
Non presento una sintomatologia particolarmente fastidiosa: attualmente, in corso di terapia, non ho bisogno nemmeno di alzarmi la notte per urinare, mentre prima tale fastidio era limitato. L' urologo curante mi dice che la prostata è piccola, morbida alla palpazione e che la goccia di liquido che esce dopo il massaggio prostatico è indice di buona funzionalità della ghiandola.
Mi sono sottoposto però all' esame del PCA3 (consigliatomi dall' andrologo, al quale mi sono nel frattempo rivolto per disfunzione erettile) i cui valori sono risultati pari a 77 (valori di riferimento 0-35).
A questo punto è consigliabile la biopsia prostatica? E quale urgenza c' è?
Non presento una sintomatologia particolarmente fastidiosa: attualmente, in corso di terapia, non ho bisogno nemmeno di alzarmi la notte per urinare, mentre prima tale fastidio era limitato. L' urologo curante mi dice che la prostata è piccola, morbida alla palpazione e che la goccia di liquido che esce dopo il massaggio prostatico è indice di buona funzionalità della ghiandola.
Mi sono sottoposto però all' esame del PCA3 (consigliatomi dall' andrologo, al quale mi sono nel frattempo rivolto per disfunzione erettile) i cui valori sono risultati pari a 77 (valori di riferimento 0-35).
A questo punto è consigliabile la biopsia prostatica? E quale urgenza c' è?
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Caro lettore ,
si ricordo csempre che il Pca3 non sostituisce il Psa (test sicuramente meno specifico) e che questo viene usato solo in seconda istanza e nei casi in cui il quadro clinico è dubbio.
Questo nuovo e costoso test aiuta sicuramente a formulare una diagnosi più "precoce" e quindi a ridurre le ansie spesso "drammatiche" dei pazienti.
Ma si ricordi che sempre in questi casi le decisioni cliniche finali, soprattutto se queste sono caratterizzate da manovre diagnostiche invasive di secondo livello, solo il suo andrologo od urologo, quello che l'ha seguita in diretta e nella "realtà", le può prendere.
Un cordiale saluto.
si ricordo csempre che il Pca3 non sostituisce il Psa (test sicuramente meno specifico) e che questo viene usato solo in seconda istanza e nei casi in cui il quadro clinico è dubbio.
Questo nuovo e costoso test aiuta sicuramente a formulare una diagnosi più "precoce" e quindi a ridurre le ansie spesso "drammatiche" dei pazienti.
Ma si ricordi che sempre in questi casi le decisioni cliniche finali, soprattutto se queste sono caratterizzate da manovre diagnostiche invasive di secondo livello, solo il suo andrologo od urologo, quello che l'ha seguita in diretta e nella "realtà", le può prendere.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
La ringrazio. Il fatto è che , dato il risultato,il Pca3 mi ha complicato la vita. E' un risultato sicuro? può essere stato condizionato da alcuni farmaci, che prendo giornalmente: Esomeprazolo 20mg, Xalatan, Melatonina 5mg? L'andrologo mi ha anche prescritto Cialis 5mg al giorno per tre mesi: può influenzare il Pca3?
In effetti questo esame mi è stato prescritto dall' andrologo solo per l' elevato valore di PSA (7,25)riscontrato in quel periodo, mentre l' urologo che mi cura da diversi anni non ha ipotizzato - come le ho riferito prima - altri accertamenti oltre la visita periodica con ecografia e esplorazione rettale.
L' eventuale biopsia può avere complicazioni?
Prima di una biopsia, ci sono altre indagini da praticare, come Ecografia TR e RMN?
Grazie ancora.Le auguro buone festività natalizie e buon anno nuovo.
In effetti questo esame mi è stato prescritto dall' andrologo solo per l' elevato valore di PSA (7,25)riscontrato in quel periodo, mentre l' urologo che mi cura da diversi anni non ha ipotizzato - come le ho riferito prima - altri accertamenti oltre la visita periodica con ecografia e esplorazione rettale.
L' eventuale biopsia può avere complicazioni?
Prima di una biopsia, ci sono altre indagini da praticare, come Ecografia TR e RMN?
Grazie ancora.Le auguro buone festività natalizie e buon anno nuovo.
[#3]
Caro lettore ,
penso che se vuole avere una diagnosi certa, in questi casi, solo la biopsia prostatica può essere risolutiva.
Segua le indicazioni ricevute !
Le "complicazioni" derivate da un tale atto diagnostico , se particato in ambiente esperto, sono veramente trascurabili e poco importanti.
Un cordiale saluto.
penso che se vuole avere una diagnosi certa, in questi casi, solo la biopsia prostatica può essere risolutiva.
Segua le indicazioni ricevute !
Le "complicazioni" derivate da un tale atto diagnostico , se particato in ambiente esperto, sono veramente trascurabili e poco importanti.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.1k visite dal 22/12/2009.
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