Risonanza magnetica della prostata con studio spettroscopico e dinamico

Per il follow up di un cap trattato con radioterapia,cioè per sapere se c'è un'eventuale ripresa, desidero sapere, oltre al routinario Psa,visto che vengono indicati anche sia la RM con colina sia la RISONANZA MAGNETICA DELLA PROSTATA CON STUDIO SPETTROSCOPICO E DINAMICO, quale delle due metodiche si fà preferire e per quali motivi, e se l'esecuzione della seconda è vincolata a un determinato valore del Psa come per la prima.grazie
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettore

la scelta della tecnica di indagine dipende molto dalla sensibilità dell'urologo che "gestisce" il problema e spesso dalla facilità di poterla effettuare ( e questo dipende dall'ambiente in cui si vive)-
Ne parli con chi le ha richiesto l'esame
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Le dico a priori che tali esami sono sostanzialmente non standard per il follow-up del paziente uro-oncologico trattato con radioterapia. Io personalmente chiedo ogni 3 mesi il PSA ed eseguo con la stessa frequenza una visita rettale durante il controllo, per il primo anno; Gli stessi esami li richiedo ogni 6 mesi per il secondo anno, ogni 8 mesi per il terzo, ecc. Consiglio anche una Ecografia dell'addome ogni 6 mesi circa per un controllo generale.
LA RMN, indipendentemente dal tipo, è un esame costoso per il SSN e poco utile in assenza di segni sospetti come il rialzo del PSA. Quindi a mio avviso è un esame da consigliare quando è necessario approfondire una situazione dubbia, non da prescrivere di routine. L'aspetto morfologico della ghiandola, dopo la radioterapia interessa molto meno rispetto al comportamento biologico del tumore(che si esprime principalmente con il PSA).
In caso di dubbio invece le cose cambiano e la scelta del tipo di RM dipende da ciò che riferisce il collega urologo precedentemente.

cordialmente

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#3]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Ringrazio i gent.mi medici per la cortese e sollecita risposta.Riconosco di non essere stato esauriente nell'esposizione del quesito, per cui cerco di rimediare subito.Ho fatto sei mesi fà sia una scintigrafia ossea ( riprenotata per l'anno prossimo) sia una RM ed entrambe hanno lasciato al mio urologo il dubbio sulla riscontrata piccola alterazione focale ipointensa al soma d L3 di circa 6 mm di diametro massimo, che a suo parere potrebbe interpretarsi come lesione secondaria.Dubbio poi ingigantito dal responso dell'esperto in osteoporosi che ha dichiarato essersi in presenza di metastasi a causa dell'alto valore della fosfatasi alcalina ossea : 45,7 ( v.n. 12-26, immunoenzimatico) Ecco il perchè della richiesta della RM e chiudo aggiungendo che il mio PSA è 0,0 dall'inizio dell'anno,(Potrei essere un falso negativo?).Detto questo vi chiedo gentilmente : è fondato il dubio del mio urologo e la conseguente richiesta di ripetere la RM? O ci sono altre possibili ipotesi o accertamenti alternativi? Ringraziandovi per la vostra disponibilità porgo cordiali saluti.
[#4]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La TC con finestra per osso o una RMN della pelvi possono aggiungere dettagli sulla lesione dubbia. Con psa di 0 è comunque difficile(sebbene non impossibile) che si tratti di metastasi ossea....
Ci faccia sapere.
[#5]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gent.mo dott. Alongi
La ringrazio per la Sua cortese risposta, riferirò il Suo consiglio al mio urologo.
Ma secondo Sua scienza, nel dubbio, non sarebbe il caso di ricorrere, in via preventiva, alla radioterapia, naturalmente poche sedute, su quella piccola dubbia lesione senza attendere che si ingrandisca o si espanda? Grato se vorrà chiarirmi questo dubbio. La ringrazio anche per la promessa futura disponibilità. Distinti saluti.
[#6]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Bisogna vedere le immagini.. La rt è indicata solo se sede dolente o a rischio frattura .... .ne parli con un oncolgo radioterapista.
Cordialità
[#7]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gentmi medici ho fatto la tac, senza mdc, mirata sulle zone sospette, per i secondarismi da Cap. Trascrivo, pertanto, il referto TC RACHIDE VERTREBRALE : In corrispondenza dello spigolo posteriore e superiore di sinistra del soma di L4 si evidenzia piccola alterazione osteoaddensante di 7 mm. Immodificata rispetto all’indagine R.M. Si confermano le alterazioni morfo-strutturali ascrivibili ad un quadro degenerativo artrosico a carico delle limitanti somatiche e articolari inferiori di L1 e superiori di L2 associata ad una iniziale riduzione dello spazio discale intersomatico in paziente scoliotico. TC BACINO : Rispetto ad un’estemporanea valutazione TC eseguita nell’ambito della RM dell’aprile 2009, l’indagine odierna evidenzia una modificazione del quadro osteostrutturale a carico dell’aletta sacrale di destra che nella sua porzione più craniale risulta caratterizzata da un incremento della sua componente osteoaddensante.Immodificata invece la riduzione del tenore di calcio in una porzione più caudale e a livello dell’aletta sacrale contro laterale. Immodificati i restanti rilievi. Resto in attesa di sapere se trattasi o meno di secondarismi ed eventualmente che cosa fare. Ringrazio e porgo distinti saluti.
[#8]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Sembrerebbe di si, almeno chiaramente su L4. Sulla sede pelvica i sibillini referti del collega radiologo non mettono le parole chiave necessarie per capirne la natura, sebbene sembrerebbero, contesutalizzate con la storia clinica, da ascrivere a secondarismi. Bisogna vedere le immagini. Il suo oncologo le farà sapere di più..
[#9]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Ringrazio il dott. Alongi per la Sua cortese e sollecita risposta, anche se la stessa mi ha messo in crisi profonda. Comunque voglio sperare in un altro tipo di risposta. E infatti faccio presente che a causa dell'osteoporosi il mio ortopedico mi ha prescritto iniezioni settimanali di un bifosfonato, il difosfonal 100 oltre all'assunzione extra di calcio e vitamina D. Per cui chiedo : Può essere dovuto al bifosfonato la componente osteoaddensante del quadro osteostrutturale? In caso contrario non ho più alcuna speranza? Spero che mi vorrete ancora aiutare e non lasciarmi in questo stato di prostrazione. In attesa ringrazio di tutto cuore e porgo distinti saluti. vito
[#10]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Come vede l'effetto negativo di una "consulenza" a distanza èpuò essere spesso quello di essere travisati o dare messaggi senza che possano essere spiegati con cura o con la dovuta dovizia. Il nostro è infatti un servizio che non rappresenta un consulto vero ma un suggerimento, un consiglio che il medico specialista può dare volontariamente, senza scopo di lucro. Il nostro fine è quello di aiutare ad orientare il paziente, non disorientare o gettare nello sconforto. Per tale motivo SI RIVOLGA A CHI LA SEGUE PER AVERE LE RISPOSTE AI SUOI QUESITI SPECIFICI:noi a distanza e con le poche cose scritte da lei estrapolate da un referto non possiamo, purtroppo aggiungere altro.
Sul discorso della speranza, il fatto di avere una "verosimile" metastasi ossea non significa che tutto è perso. La situazione della malattia, anche in questi stadi, se tenuta "congelata" dalle opportune cure e monitorata dai controlli specialistici può essere "cronicizzata" e permettere una vita "normale" a lungo.
Ma sono aspetti, che ripeto vanno valutati dopo una DIAGNOSI CERTA e di persona.

cordialmente
[#11]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gent.mo dottore
Non mi stancherò mai di ringraziarla per la Sua cortesia, disponibilità e chiarezza. Io so, come penso tutti gli altri utenti del forum, che non è facile da parte vostra formulare a distanza suggerimenti o consigli senza l’ausilio della documentazione ma solo, appunto, su quello che noi vi scriviamo. E sono solamente i suggerimenti e i consigli, unitamente al conseguente colloquio che si instaura, che non sempre c’è col proprio curante, che spinge noi pazienti, deboli e non sempre idoneamente assistiti, a rivolgerci a voi medici del forum molto disponibili in tal senso. Quindi lungi da me qualsiasi pretesa o richiesta di consulto, anzi, talvolta, il solo dialogare con voi per me è motivo di grande conforto e sollievo. Deve però anche convenire che per un paziente che si sente dire che ha una "verosimile" metastasi ossea non è il massimo,e la parola “metastasi”, anche se verosimile, getterebbe nello sconforto anche il più psicologicamente forte o temprato alle avversità della vita. Mi scusi per queste mie e ringraziandola ancora Le porgo i miei cordiali saluti. vito
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto