2006 ha subito un intervento di prostatectomia radicale a seguito di diagnosi di adenocarcinoma
Salve, mio padre nel novembre 2006 ha subito un intervento di prostatectomia radicale a seguito di diagnosi di adenocarcinoma bilaterale con gleason 8(5+3)psa 9,8.Ha seguito terapia con casodex e decapeptil(2 fiale in 5 mesi) fino a ottobre 2006 con abbattimento del psa a 0,20.Tc e scintigrafia ossea total body negative.L'intervento di prostatectomia radicale,con margini esenti da infiltrazione neoplastica e vescichette seminali esenti da infiltrazioni neoplastiche,è stato contestuale a linfoadenectomia pelvica con linfonodi esenti da metastasi.Successivamente ha eseguito controlli trimestrali con psa 0,20.L'ultimo controllo del 30/11 ha rilevato psa 0,41.Al momento del prelievo aveva uno stato flogistico alla gengiva e dolori cervicali.Volevo cortesemente sapere se il rialzo del psa è indice di ripresa della malattia e se sia opportuno procedere ad altri tipi di analisi per una più corretta diagnosi ed eventualmente quali.Avrà il controllo dall'urologo a fine mese.Grazie
o
o
[#1]
caro utente, prima di sospettare una recidiva biochimica di malattia, va ripetuito il psa in quanbto si parla di recidiva solo dopo due rialzi consecutivi del psa
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#3]
Se la prostatectomia è stata RADICALE, il PSA residuo deve essere quasi indosabile e non deve superare il cut-off(valore soglia) di 0.20ng/ML.
La definizione di RECIDIVA BIOCHIMICA FRANCA della EUROPEAN ASSOCIATION OF UROLOGY e la definizione della AMERICAN SOCIETY OF THERAPEUTIC RADIOLOGY AND ONCOLOGY è di 2 rialzi consecutivi superiori a 0.20ng/mL. Se la matematica non è una opinione penso che li abbia già superati, secondo queste definzioni(0.20 e 0.41).
Quindi a questo punto lei può continuare ad optare per un controllo vigile del PSA o valutare "senza allarmismi" visto il rialzo molto lento, le seguenti opzioni:
1)una radioterapia di salvataggio sulla loggia prostatica, visto che la recidiva biochimica è frequentamente legata ad un residuo locale più che sistemico; con i suoi livelli di PSA che non raddoppia molto velocemente(anzi dal 2006 al 2009 rialzato di pochissimo) è verosimile un residuo locale in loggia prostatica.
2)una PET con colina in attesa di valori di almeno 1-1.5 ng/ML di PSA per capire realmente se la ripresa è locale o a distanza. Nel primo caso verrebbe frotemente indicata la RT sulla loggia. Nel secondo la terapia ormonale.
3)una biopsia della anastomosi per valutare se la recidiva è realmente locale con una prova istologica della ripresa di malattia. In caso positivo è fortemente suggerita la RT, in caso negativo no. Ma anche in questo caso deve aspettare il rialzo del PSA a valori di almeno 0.9ng/mL.
Si rivolga ad un radioterapista e/o oncologo-urologo che si occupi del ramo suddetto con esperienza quotidiana.
Se vuole, a Catania, in un ospedale pubblico con il SSN, un mio ex-collega del San Raffaele di Milano, che si occupato a lungo con me di prostata, è da pochi mesi primario di Radioterapia.
La definizione di RECIDIVA BIOCHIMICA FRANCA della EUROPEAN ASSOCIATION OF UROLOGY e la definizione della AMERICAN SOCIETY OF THERAPEUTIC RADIOLOGY AND ONCOLOGY è di 2 rialzi consecutivi superiori a 0.20ng/mL. Se la matematica non è una opinione penso che li abbia già superati, secondo queste definzioni(0.20 e 0.41).
Quindi a questo punto lei può continuare ad optare per un controllo vigile del PSA o valutare "senza allarmismi" visto il rialzo molto lento, le seguenti opzioni:
1)una radioterapia di salvataggio sulla loggia prostatica, visto che la recidiva biochimica è frequentamente legata ad un residuo locale più che sistemico; con i suoi livelli di PSA che non raddoppia molto velocemente(anzi dal 2006 al 2009 rialzato di pochissimo) è verosimile un residuo locale in loggia prostatica.
2)una PET con colina in attesa di valori di almeno 1-1.5 ng/ML di PSA per capire realmente se la ripresa è locale o a distanza. Nel primo caso verrebbe frotemente indicata la RT sulla loggia. Nel secondo la terapia ormonale.
3)una biopsia della anastomosi per valutare se la recidiva è realmente locale con una prova istologica della ripresa di malattia. In caso positivo è fortemente suggerita la RT, in caso negativo no. Ma anche in questo caso deve aspettare il rialzo del PSA a valori di almeno 0.9ng/mL.
Si rivolga ad un radioterapista e/o oncologo-urologo che si occupi del ramo suddetto con esperienza quotidiana.
Se vuole, a Catania, in un ospedale pubblico con il SSN, un mio ex-collega del San Raffaele di Milano, che si occupato a lungo con me di prostata, è da pochi mesi primario di Radioterapia.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#4]
Utente
Grazie per la risposta.mio padre è stato operato a verona e tornerà dall'urologo martedì 15 dicembre.in ogni caso le sarei grata se potesse fornirmi, se è consentito, il nominativo del collega radioterapista di cui fa cenno o l'ospedale in cui presta servizio.volevo precisare che il valore del psa è stato sempre 0,20 fin dal primo rilievo successivo alla prostatectomia;ha registrato un valore 0.22 a giugno 2009 rientrato a 0,20 nel controllo del settembre 2009.le comunicherò l'esito della visita di martedì prossimo. cordialità
[#7]
Utente
Gentile dott.Alongi,
l'urologo che ha visitato mio padre ha riscontrato un accenno di fibrosità sul lato destro.Gli ha consigliato di attendere un nuovo esame del psa ,di sottoporsi a una nuova visita tra due mesi e valutare in quella sede se optare per una terapia ed eventualmente quale.In ogni caso,anche se la situazione non è allarmante come ha detto Lei e confermato l'urologo, trascorse le festività natalizie, contatterò il radiologo che mi ha indicato.La terrò informata.La ringrazio per la sua disponibilità e colgo l'occasione per augurarle un sereno Natale.Cordialità
l'urologo che ha visitato mio padre ha riscontrato un accenno di fibrosità sul lato destro.Gli ha consigliato di attendere un nuovo esame del psa ,di sottoporsi a una nuova visita tra due mesi e valutare in quella sede se optare per una terapia ed eventualmente quale.In ogni caso,anche se la situazione non è allarmante come ha detto Lei e confermato l'urologo, trascorse le festività natalizie, contatterò il radiologo che mi ha indicato.La terrò informata.La ringrazio per la sua disponibilità e colgo l'occasione per augurarle un sereno Natale.Cordialità
[#9]
La linea probabilmente più giusta da seguire,prima di "allarmarsi" è quella di ripetere il controllo del PSA a 30-40 gg dal precedente.
Se il trend fosse in ulteriore ascesa,probabilmente ci si troverebbe in presenza di una ripresa biochimica di malattia,che non sempre è associata ad un secondarismo metastatico alle ossa o ad altri organi.
Il vostro urologo di riferimento vi indicherà al contempo, sempre in presenza di una ulteriore ascesa dei valori del PSA, se eseguire o meno una PET TC con colina, un esame radiodiagnostico che fornisce informazioni più precise su una possibile recidiva locale nella loggia prostatica operata o in altre localizzazioni.
Se il trend fosse in ulteriore ascesa,probabilmente ci si troverebbe in presenza di una ripresa biochimica di malattia,che non sempre è associata ad un secondarismo metastatico alle ossa o ad altri organi.
Il vostro urologo di riferimento vi indicherà al contempo, sempre in presenza di una ulteriore ascesa dei valori del PSA, se eseguire o meno una PET TC con colina, un esame radiodiagnostico che fornisce informazioni più precise su una possibile recidiva locale nella loggia prostatica operata o in altre localizzazioni.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#11]
Utente
Gentile dott.Alongi,
nei mesi trascorsi, abbiamo optato per un controllo vigile del PSA - come opzione anche da lei consigliata -.Mio padre ha ripetuto il controllo del PSA quattro volte:in data 27/02 PSA 0.21 ng/ml;17/04 PSA 0.20 ng/ml;29/05 PSA 0.21 ng/ml;31/07 PSA 0.003 ng/ml.L'urologo ripete che non ci sono motivi di allarme e l'accenno di fibrosità riscontrato a suo tempo è invariato.Mi piacerebbe conoscere, se può, la sua opinione.Grazie.Cordialità
nei mesi trascorsi, abbiamo optato per un controllo vigile del PSA - come opzione anche da lei consigliata -.Mio padre ha ripetuto il controllo del PSA quattro volte:in data 27/02 PSA 0.21 ng/ml;17/04 PSA 0.20 ng/ml;29/05 PSA 0.21 ng/ml;31/07 PSA 0.003 ng/ml.L'urologo ripete che non ci sono motivi di allarme e l'accenno di fibrosità riscontrato a suo tempo è invariato.Mi piacerebbe conoscere, se può, la sua opinione.Grazie.Cordialità
[#13]
Utente
Gentile dott.Alongi,
nei due anni trascorsi il valore del PSA si è attestato su 0.003ng/ml, con controlli effettuati trimestralmente e seguiti da visita urologica presso la struttura ospedaliera in cui fu operato nel 2006.Il controllo dello scorso 4 Giugno 2012 ha registrato il PSA pari a 0.156 ng/ml. Sarà sottoposto a visita tra due settimane e volevo chiederle se.nell'attesa, è opportuno effettuare qualche altro esame e se questo rialzo. come il precedente, può essere considerato "normale" negli anni successivi all'operazione.Grazie.Cordiali saluti
nei due anni trascorsi il valore del PSA si è attestato su 0.003ng/ml, con controlli effettuati trimestralmente e seguiti da visita urologica presso la struttura ospedaliera in cui fu operato nel 2006.Il controllo dello scorso 4 Giugno 2012 ha registrato il PSA pari a 0.156 ng/ml. Sarà sottoposto a visita tra due settimane e volevo chiederle se.nell'attesa, è opportuno effettuare qualche altro esame e se questo rialzo. come il precedente, può essere considerato "normale" negli anni successivi all'operazione.Grazie.Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 6.9k visite dal 07/12/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.