Adenocarcinoma acinare comune della prostata
Buongiorno a tutto lo staff medico,
sono Giancarlo, ho 61 anni e già dal 1993 sono affetto da iperplasia della ghiandola prostatica.
Mi considero una persona molto metodica a scrupolosa e dalla data che mi è stata diagnosticata l’IPB ho fatto diversi controlli di ecografia pelvico addominale, transrettale e di PSA.
Recentemente (ottobre 2006) ho eseguito una URETROCISTOGRAFIA in previsione di un imminente intervento T.U.R.P. che poi è stato rimandato poiché con l’assunzione di OMNIC che prendo già da 5/6 anni riesco ancora a svuotare discretamente la vescica.
A febbraio di quest’anno ho avuto un episodio di PROSTATITE con febbre a 38 per una settimana e una sensazione di bruciore in posizione seduta, oltre alla difficoltà di urinare.
Ad una visita urologia avvenuta ai primi di marzo mi è stata prescritta una biopsia multipla con 14 prelievi per sospetto alla palpazione transrettale.
Diagnosi :
Adenocarcinoma acinare comune della prostata.
Grado primario : 3 Grado secondario : 3
Score: 6 (sec.Gleason)
La neoplasia coinvolge il 20% del materiale bioptico in zona L lobo sx, su un frustolo di 1,1 cm.
Gli altri 13 frustoli sono senza modificazioni strutturali di rilievo.
Sono rimasto di ghiaccio perché mi sentivo abbastanza tranquillo visto il valore PSA= 2,33 rilevato a gennaio di quest’anno.
In tutti gli altri esami di PSA eseguiti tra 1l 1996 ed il 2006 (13 esami), il valore era compreso tra 1,68 e 3,80 con eccezione di due valori di 6,72 e 7,13 riscontrati probabilmente in occasione di prostatiti avute.
Già nel 1993 ad un controllo ecografico appariva una zona ipoecogena sul lobo sx a profilo capsulare regolare che una susseguente biopsia a prelievo unico non allarmò più di tanto.
Io sono molto preoccupato anche se il mio urologo ha cercato di tranquillizzarmi affermandomi che la neoplasia è molto piccola e localizzata e che un intervento di PROSTATECTOMIA RADICALE avrebbe sicuramente risolto la cosa.
Io comunque mi preoccupo e mi fa paura non solo l’intervento in se stesso ma anche e soprattutto le conseguenze post operatorie e a volte mi chiedo se tutta la mia attenzione nel farmi controllare sia servita a qualche cosa.
Aspetto con ansia una risposta che mi tranquillizzi e che mi rassicuri che la soluzione prospettatami sia la cosa migliore da fare.
Mi scuso per essermi dilungato troppo e ringraziando anticipatamente porgo con l’occasione cordiali saluti.
sono Giancarlo, ho 61 anni e già dal 1993 sono affetto da iperplasia della ghiandola prostatica.
Mi considero una persona molto metodica a scrupolosa e dalla data che mi è stata diagnosticata l’IPB ho fatto diversi controlli di ecografia pelvico addominale, transrettale e di PSA.
Recentemente (ottobre 2006) ho eseguito una URETROCISTOGRAFIA in previsione di un imminente intervento T.U.R.P. che poi è stato rimandato poiché con l’assunzione di OMNIC che prendo già da 5/6 anni riesco ancora a svuotare discretamente la vescica.
A febbraio di quest’anno ho avuto un episodio di PROSTATITE con febbre a 38 per una settimana e una sensazione di bruciore in posizione seduta, oltre alla difficoltà di urinare.
Ad una visita urologia avvenuta ai primi di marzo mi è stata prescritta una biopsia multipla con 14 prelievi per sospetto alla palpazione transrettale.
Diagnosi :
Adenocarcinoma acinare comune della prostata.
Grado primario : 3 Grado secondario : 3
Score: 6 (sec.Gleason)
La neoplasia coinvolge il 20% del materiale bioptico in zona L lobo sx, su un frustolo di 1,1 cm.
Gli altri 13 frustoli sono senza modificazioni strutturali di rilievo.
Sono rimasto di ghiaccio perché mi sentivo abbastanza tranquillo visto il valore PSA= 2,33 rilevato a gennaio di quest’anno.
In tutti gli altri esami di PSA eseguiti tra 1l 1996 ed il 2006 (13 esami), il valore era compreso tra 1,68 e 3,80 con eccezione di due valori di 6,72 e 7,13 riscontrati probabilmente in occasione di prostatiti avute.
Già nel 1993 ad un controllo ecografico appariva una zona ipoecogena sul lobo sx a profilo capsulare regolare che una susseguente biopsia a prelievo unico non allarmò più di tanto.
Io sono molto preoccupato anche se il mio urologo ha cercato di tranquillizzarmi affermandomi che la neoplasia è molto piccola e localizzata e che un intervento di PROSTATECTOMIA RADICALE avrebbe sicuramente risolto la cosa.
Io comunque mi preoccupo e mi fa paura non solo l’intervento in se stesso ma anche e soprattutto le conseguenze post operatorie e a volte mi chiedo se tutta la mia attenzione nel farmi controllare sia servita a qualche cosa.
Aspetto con ansia una risposta che mi tranquillizzi e che mi rassicuri che la soluzione prospettatami sia la cosa migliore da fare.
Mi scuso per essermi dilungato troppo e ringraziando anticipatamente porgo con l’occasione cordiali saluti.
[#1]
caro signore putroppo per il tumore della prostata non esiste prevenzione , ma solo la diagnosi precoce grazie al psa
tale diagnosi però permette di scoprire tumori in fase iniziale ben guaribili.
per quanto riguarda le complicanze esiste l'incontinenza che però è transitoria e al massimo dopo una buona riabilitazione può rimanere una incontinenza da stress, invece per l'impotenza dipende dal tipo di intervento che le fanno in quanto se il suo psa non ha mai superato i 10 ng/ml può essere praticato un intervento conservativo.
tale diagnosi però permette di scoprire tumori in fase iniziale ben guaribili.
per quanto riguarda le complicanze esiste l'incontinenza che però è transitoria e al massimo dopo una buona riabilitazione può rimanere una incontinenza da stress, invece per l'impotenza dipende dal tipo di intervento che le fanno in quanto se il suo psa non ha mai superato i 10 ng/ml può essere praticato un intervento conservativo.
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#3]
Ricordo ai colleghi e al gentile utente che, in funzione del PSA iniziale bassissimo, del Gleason score di 6 e dell'estensione intra lobare solo a sinistra, il tumore prostatico può con buona sicurezza considerarsi a basso rischio.
Tale condizione può presentare diverse opzioni: scartando la vigile attesa a priori per la sua lunga spettativa di vita, la prostatectomia radicale e la radioterapia sono sovrapponibili in termini di efficacia terapeutica, con un vantaggio per la radioterapia costituito da una < percentuale di incontinenza, e di impotenza. Naturalmente l'intervento consente di risolvere subito la malattia locale con l'immediatezza del pezzo chirurgico ed è considerata per i pazienti giovani l'opzione più frequente secondo le scuole urologiche europee.
Quindi opti LEi per la sopluzione che più le si addice, ma la affronti con serenità in quanto il suo tumore è risolvibile in modo definitivo, qualsiasi opzione terapeutica Lei voglia perseguire.
Dr.Filippo Alongi
Tale condizione può presentare diverse opzioni: scartando la vigile attesa a priori per la sua lunga spettativa di vita, la prostatectomia radicale e la radioterapia sono sovrapponibili in termini di efficacia terapeutica, con un vantaggio per la radioterapia costituito da una < percentuale di incontinenza, e di impotenza. Naturalmente l'intervento consente di risolvere subito la malattia locale con l'immediatezza del pezzo chirurgico ed è considerata per i pazienti giovani l'opzione più frequente secondo le scuole urologiche europee.
Quindi opti LEi per la sopluzione che più le si addice, ma la affronti con serenità in quanto il suo tumore è risolvibile in modo definitivo, qualsiasi opzione terapeutica Lei voglia perseguire.
Dr.Filippo Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#5]
Gent.le utente,
intanto il PSA non è un marker tumorale e sono possibili e frequenti situazione di adc pr. con PSA nella norma.
Riguardo al consiglio da darLe , non mi sostituisco al gache l'ha in cura e che conosce anche le Sue condizioni generali .
Le ricordo che una prostatovesciculectomia da sola è veramente in grado di stadiare la malattia e troppo spesso esiste una sottostadiazione preoperatoria .
La chirurgia nerve sparring, quando possibile può risolvere il problema della potenza e una buona anastomosivescico-uretrale garantisce una buona continenza.
D'altra i grossi numeri dicono in
effetti che vi è minor diminuizione della potenza sessuale e della complicazione incontinenza con la terapia radioterapica.
Sperando di essere stato obiettivo ed esaustivo le porgo cordiali saluti
intanto il PSA non è un marker tumorale e sono possibili e frequenti situazione di adc pr. con PSA nella norma.
Riguardo al consiglio da darLe , non mi sostituisco al gache l'ha in cura e che conosce anche le Sue condizioni generali .
Le ricordo che una prostatovesciculectomia da sola è veramente in grado di stadiare la malattia e troppo spesso esiste una sottostadiazione preoperatoria .
La chirurgia nerve sparring, quando possibile può risolvere il problema della potenza e una buona anastomosivescico-uretrale garantisce una buona continenza.
D'altra i grossi numeri dicono in
effetti che vi è minor diminuizione della potenza sessuale e della complicazione incontinenza con la terapia radioterapica.
Sperando di essere stato obiettivo ed esaustivo le porgo cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#6]
Utente
Stò usando internet come non ho mai fatto per documentarmi il più possibile sulla mia condizione patologica ed ho letto da qualche parte che a un anziano di 80 anni che rifiutava l'intervento chirurgico, è stato somministrato della soluzione di bicarbonato al 5% in endovena e per caterizzazione uretrale con risultati stupefacenti sull'adenocarcinoma.
E' possibile o è solo un'utopia ?
Ringrazio comunque chi ha già risposto sollecitamente al mio problema.
E' possibile o è solo un'utopia ?
Ringrazio comunque chi ha già risposto sollecitamente al mio problema.
[#8]
Caro signore comprendo a pieno le sue ansie sul problema che la affligge. Il mio consiglio è di affidarsi ad un buon centro urologico, di affidarsi ad un collega e di scegliere la soluzione migliore possibile per lei tenendo conto che probabilmente dovrà operarsi di prostatectomia radicale, ma che esistono comunque delle valide alternative in caso di rifiuto della chirurgia, come la radioterapia e l'HI-FU o ultrasuoni altamente focalizzati. Nel suo caso invece non è ammissibile la vigile attesa o l'ormonoterapia.
Quanto alla prevenzione, al momento essa è affidata allo screenig che consigliamo a tutti i maschi che superano i 50 anni di età o a coloro che superano i 45 anni e che hanno avuto familiarità per cancro dela prostata. Tale screening va effettuato con un dosaggio del Psa e con una visita urologica. Il PSA è un buon campanello d'allarme, ma l'atto principe è la visita clinica che fa l'urologo che poi indirizza su eventuali approfondimenti in casi di dubbi o di sospetti. Al momento l'unico esame che consente la diagnosi di certezza è l'agobiopsia prostatica in quanto non è possibile basarsi esclusivamente sul dosaggio del psa o su metodiche tipo il trim probe.
Le auguro di fare la scelta migliore e di ritrovare serenità, cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Quanto alla prevenzione, al momento essa è affidata allo screenig che consigliamo a tutti i maschi che superano i 50 anni di età o a coloro che superano i 45 anni e che hanno avuto familiarità per cancro dela prostata. Tale screening va effettuato con un dosaggio del Psa e con una visita urologica. Il PSA è un buon campanello d'allarme, ma l'atto principe è la visita clinica che fa l'urologo che poi indirizza su eventuali approfondimenti in casi di dubbi o di sospetti. Al momento l'unico esame che consente la diagnosi di certezza è l'agobiopsia prostatica in quanto non è possibile basarsi esclusivamente sul dosaggio del psa o su metodiche tipo il trim probe.
Le auguro di fare la scelta migliore e di ritrovare serenità, cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#9]
Utente
Ho deciso.
Ho già preso accordi per un intervento chirurgico di PROSTATECTOMIA RADICALE con tecnica nerve-sparing.
Ringrazio ancora chi ha risposto al mio problema ; mi auguro di farmi sentire ancora fra qualche mese nella speranza che tutto si sia evoluto nel migliore dei modi.
Spero che la mia richiesta di consulto possa essere rassicurante per altre persone che soffrono della mia patologia.
Cordiali saluti.
Ho già preso accordi per un intervento chirurgico di PROSTATECTOMIA RADICALE con tecnica nerve-sparing.
Ringrazio ancora chi ha risposto al mio problema ; mi auguro di farmi sentire ancora fra qualche mese nella speranza che tutto si sia evoluto nel migliore dei modi.
Spero che la mia richiesta di consulto possa essere rassicurante per altre persone che soffrono della mia patologia.
Cordiali saluti.
[#12]
Utente
Eccomi qua.
Sono tornato.
Sono stato fortunato.
Ho subito un intervento di PROSTATECTOMIA RADICALE con tecnica “nerve sparing” da un equipe medica che non finirò mai di ringraziare.
L’esame istologico sulla ghiandola prostatica asportata ha confermato il risultato della biopsia ed ha accertato che il tumore era confinato totalmente all’interno della prostata ed era limitato a meno dell’uno per cento del volume prostatico.
Il PSA rilevato dopo 2 mesi dall’intervento era di 0,018 , dopo 3 mesi è 0,012; sembrerebbe che non ci siano metastasi in atto.
Attualmente sto effettuando delle cure riabilitative per ripristinare la funzionalità sessuale; non ho problemi di incontinenza urinaria e questo mi dà coraggio per affrontare una nuova vita insperata qualche tempo fa.
Ringrazio nuovamente tutto lo staff medico di medicitalia che mi ha fatto affrontare l’intervento chirurgico con serenità.
Spero che la mia testimonianza dia fiducia a tutti quelli che hanno letto con curiosità la mia richiesta di consulto e che soffrono della mia stessa patologia.
Sono tornato.
Sono stato fortunato.
Ho subito un intervento di PROSTATECTOMIA RADICALE con tecnica “nerve sparing” da un equipe medica che non finirò mai di ringraziare.
L’esame istologico sulla ghiandola prostatica asportata ha confermato il risultato della biopsia ed ha accertato che il tumore era confinato totalmente all’interno della prostata ed era limitato a meno dell’uno per cento del volume prostatico.
Il PSA rilevato dopo 2 mesi dall’intervento era di 0,018 , dopo 3 mesi è 0,012; sembrerebbe che non ci siano metastasi in atto.
Attualmente sto effettuando delle cure riabilitative per ripristinare la funzionalità sessuale; non ho problemi di incontinenza urinaria e questo mi dà coraggio per affrontare una nuova vita insperata qualche tempo fa.
Ringrazio nuovamente tutto lo staff medico di medicitalia che mi ha fatto affrontare l’intervento chirurgico con serenità.
Spero che la mia testimonianza dia fiducia a tutti quelli che hanno letto con curiosità la mia richiesta di consulto e che soffrono della mia stessa patologia.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 25.8k visite dal 27/03/2007.
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Approfondimento su Tumore alla prostata
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