Dopo 7 gg vengo dimesso con diagnosi di pielonefrite sx e cisti parapieliche a sx e indicazione a
Egregio dottore le scrivo per un consulto riguardante un problema di salute presentatosi come un fulmine a ciel sereno e che mi preoccupa notevolmente.
Ho 44 anni, meno di un mese fa, senza alcun sintomo precedente, ho avuto un episodio di ematuria seguito a distanza di qualche ora da un forte dolore al fianco sx e successiva febbre (38°).La persistenza dei suddetti sintomi ha indotto il medico curante a consigliarmi, dopo qualche giorno, il ricovero in ospedale.
La terapia farmacologica praticata nel reparto di Urologia è stata la seguente:
- Ciproxin, Rifocin, Reparexin, Toradol(in presenza di dolore).
Gli esami praticati sono stati:
- Ecografia renale che ha evidenziato al rene sx la presenza di lacune ipoecogene del seno renale compatibili in prima istanza con cisti parapieliche.(referto confermato da successiva Uro Tac con mezzo di contrasto).
- Diretta renale (assenza di calcoli)
- Studio citologico del sedimento urinario: non si repertano cellule atipiche.
Esame delle urine + urinocultura: Negativi
Dopo 7 gg vengo dimesso con diagnosi di PIELONEFRITE SX e CISTI PARAPIELICHE A SX e indicazione a praticare dopo 10 gg di terapia farmacologica a domicilio(Ciproxin 1000), una ecogr renale di controllo.
Al successivo controllo l'urologo, previa nuova ecografia ha confermato il quadro precedente prescrivendomi un ulteriore esame: Ricerca nelle urine del bacillo di Koch.
Attualmente la situazione è asintomatica tranne rare e brevi fitte al fianco sx (più anteriormente).
Chiedo parere e consiglio , il quadro della situazione la induce a confermare la diagnosi?
Certo di una celere risposta invio distinti saluti. GRAZIE
Ho 44 anni, meno di un mese fa, senza alcun sintomo precedente, ho avuto un episodio di ematuria seguito a distanza di qualche ora da un forte dolore al fianco sx e successiva febbre (38°).La persistenza dei suddetti sintomi ha indotto il medico curante a consigliarmi, dopo qualche giorno, il ricovero in ospedale.
La terapia farmacologica praticata nel reparto di Urologia è stata la seguente:
- Ciproxin, Rifocin, Reparexin, Toradol(in presenza di dolore).
Gli esami praticati sono stati:
- Ecografia renale che ha evidenziato al rene sx la presenza di lacune ipoecogene del seno renale compatibili in prima istanza con cisti parapieliche.(referto confermato da successiva Uro Tac con mezzo di contrasto).
- Diretta renale (assenza di calcoli)
- Studio citologico del sedimento urinario: non si repertano cellule atipiche.
Esame delle urine + urinocultura: Negativi
Dopo 7 gg vengo dimesso con diagnosi di PIELONEFRITE SX e CISTI PARAPIELICHE A SX e indicazione a praticare dopo 10 gg di terapia farmacologica a domicilio(Ciproxin 1000), una ecogr renale di controllo.
Al successivo controllo l'urologo, previa nuova ecografia ha confermato il quadro precedente prescrivendomi un ulteriore esame: Ricerca nelle urine del bacillo di Koch.
Attualmente la situazione è asintomatica tranne rare e brevi fitte al fianco sx (più anteriormente).
Chiedo parere e consiglio , il quadro della situazione la induce a confermare la diagnosi?
Certo di una celere risposta invio distinti saluti. GRAZIE
[#2]
Utente
Grazie di cuore Egr. dott. Cavallini per la tempestiva risposta ,approfitto della sua cortesia per chiederle ancora, in base alla sua esperienza, a cosa vado incontro confermando tale diagnosi e se d'ora in avanti dovrò seguire degli accorgimenti particolari o rivedere qualcosa nella conduzione della vita di tutti i gg(Alimentazione,sforzi, ecc,)?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 18/11/2009.
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