La fase iniziale del disturbo quando si verificava che dovevo svegliarmi anche due volte
Da circa un paio d'anni soffro di pollachiuria che si manifesta essenzialmente nelle ore diurne, eccezion fatta per la fase iniziale del disturbo quando si verificava che dovevo svegliarmi anche due volte per notte per urinare. Il disturbo si concretizza nell'imperiosa necessità di urinare con stimoli assai ravvicinati tra di loro (anche solo 1/2 ora - 1 ora tra una minzione e l'altra). L'espletamento di attività motoria, specie il running o la camminata veloce, a volte rende più manifesto il fenomeno. Non avverto particolari problematiche durante la minzione: il flusso del mitto è sempre "importante", non avverto senso di incompleto svuotamento della vescica, non avverto dolori a livello uretrale durante la minzione (salvo sporadici episodi). A volte accade che durante il tragitto per recarmi ad urinare, per l’impossibilità a trattenermi, perda involontariamente modestissime quantità di urina. Preciso che non fumo, non assumo sostanze alcoliche, assumo 2/3 tazze di caffè al giorno, non bevo tantissimo anche se mangio molta frutta e verdura più volte al giorno.
Attraverso il medico di base ho eseguito nel mese di ottobre 2007 l'esame completo delle urine da cui è risultato:
PH 6,0
GLUCOSIO 0
PROTEINE 0
EMOGLOBINA 0
CORPI CHETONICI 0
BILIRUBINA 0,0
UROBILINOGENO 0,2
PESO SPECIFICO 1013
NITRITI ASSENTI
LEUCOCITI 0.
Il contestuale esame dell'urina da mitto intermedio ha posto in rilievo che: "flora batterica assente o non significativa".
Esami del sangue ottobre 2009:
GLICEMIA 101 mg/dL
EMOGLOBINA LICATA 6.1 %
PSA TOTALE 1,470 ng/mL.
UN'ECG addome completo eseguito il mese di ottobre 2007 rivelava quanto segue: " le vie biliari non sono dilatate, i reni sono regolari per profilo e dimensioni, attualmente privi di di alterazioni strutturali di rilievo, la vescica si presenta notevolmente distesa priva di di calcoli e vegetazioni endoluminali, la prostata è aumentata di volume il suo diametro trasverso massimo è parti a 52 mm. - non si apprezzano masse anomale endopelviche"
Un secondo ECG alla prostata eseguito nel mese di ottobre 2009 rivela: "vescica ben distesa a pareti regolari, prostata appena visibile, si può solo valutare le dimensioni che sono di mm. 33 x 24 x 20, mentre nulla si può dire sulla sua struttura".
Le domande:
1) sulla scorta dei sintomi descritti e gli esiti degli esami effettuati quale causa può essere diagnosticata per il mio disturbo.
2) come mai la seconda delle due ECG ha riscontrato l'impossibilità di individuare nettamente la prostata, a fronte della precedente valutazione di un suo ingrossamento?
Vi ringrazio in anticipo per l'interessamento.
Cordialità.
Attraverso il medico di base ho eseguito nel mese di ottobre 2007 l'esame completo delle urine da cui è risultato:
PH 6,0
GLUCOSIO 0
PROTEINE 0
EMOGLOBINA 0
CORPI CHETONICI 0
BILIRUBINA 0,0
UROBILINOGENO 0,2
PESO SPECIFICO 1013
NITRITI ASSENTI
LEUCOCITI 0.
Il contestuale esame dell'urina da mitto intermedio ha posto in rilievo che: "flora batterica assente o non significativa".
Esami del sangue ottobre 2009:
GLICEMIA 101 mg/dL
EMOGLOBINA LICATA 6.1 %
PSA TOTALE 1,470 ng/mL.
UN'ECG addome completo eseguito il mese di ottobre 2007 rivelava quanto segue: " le vie biliari non sono dilatate, i reni sono regolari per profilo e dimensioni, attualmente privi di di alterazioni strutturali di rilievo, la vescica si presenta notevolmente distesa priva di di calcoli e vegetazioni endoluminali, la prostata è aumentata di volume il suo diametro trasverso massimo è parti a 52 mm. - non si apprezzano masse anomale endopelviche"
Un secondo ECG alla prostata eseguito nel mese di ottobre 2009 rivela: "vescica ben distesa a pareti regolari, prostata appena visibile, si può solo valutare le dimensioni che sono di mm. 33 x 24 x 20, mentre nulla si può dire sulla sua struttura".
Le domande:
1) sulla scorta dei sintomi descritti e gli esiti degli esami effettuati quale causa può essere diagnosticata per il mio disturbo.
2) come mai la seconda delle due ECG ha riscontrato l'impossibilità di individuare nettamente la prostata, a fronte della precedente valutazione di un suo ingrossamento?
Vi ringrazio in anticipo per l'interessamento.
Cordialità.
[#1]
caro utente è probaile che la causa di taòe sintomatologia sia la sua prostata in quanto tali sintomi sono specifici della fase irritativa dell'ipb il consglio è quello di rivolgersi ad un urologo
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#3]
Ex utente
Ringrazio entrambi i sanitari per i preziosi consigli che metterò in atto di sicuro prossimamente. Al Dott. Quarto desidereri chiedere un chiarimento. Se la diagnosi attiene una forma di ipb come mai dall'ecografia che ho fatto di recente è addirittura emersa l'impossibilità di visionare facilmente la prostata e la sua struttura?
Grazie ancora per l'attenzione.
Grazie ancora per l'attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 07/11/2009.
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