Sangue durante la minzione e prostata ingrossata

Salve dottore mio padre, 71 anni, sette anni fa si è operato alla prostata a causa della ipertrofia prostatica benigna.
Un mese fa ha avuto degli episodi di sangue durante la minzione quindi ho contattato l'urologo e mi ha consigliato Ciproxin e per un mese la situazione è stata ok.
L'ho fatto anche visitare dall'urologo che mi ha consigliato una risonanza magnetica dicendomi solamente che ha bisogno di capire come mai urina sangue.
Dopo un paio di settimane il sangue è ritornato.
Mio padre non ha nessun sintomo né bruciore né febbre e urina regolarmente ma durante la minzione quando urina sangue lo fa per tutta la durata della minzione a volte con qualche Gocciolina a fine minzione.
Il colore del sangue è rosso vivo oppure Rosso chiaro tendente al rosa e a volte urina in modo limpido.
Abbiamo prenotato la risonanza e la fará tra una settimana circa ma intanto ha eseguito un ecoaddome in quanto gliel'ha prescritto l ematologo... lo fa ogni tanto per tenere sotto controllo un linfoma ma è da più di 5 anni che non ci sono più segni di questa malattia.
L.
ecoaddome ha comunque evidenziato ció che segue: vescica a pareti Non completamente distese in presenza di stimolo minzionale ispessite in toto le notevoli dimensioni della prostata 7.2x6.
6x6.8. Che a Getta completamente in vescica non consente poter escludere la presenza di formazioni vegetanti della vescica.
Dottore ci dobbiamo preoccupare?
Nel frattempo che aspettiamo di fare risonanza l'urologo mi ha detto di continuare a dargli ciproxin fino a 7 giorni almeno... ma se non dovesse smettere di urinare sangue cosa devo fare?
Devo andare al pronto soccorso?
Premetto che mio padre sta bene, non si sente debole ne altro.
Grazie mille.
Dr. Paolo Piana Urologo 46.9k 2k
In assenza di altri sintomi irritativi o febbre, associati al sanguinamento, pare difficile che la causa possa essere infettiva e che quindi ci si debba attendere un risultato dalla terapia antibiotica. L’ecografia definisce una prostata ancora molto voluminosa, nonostante il precedente intervento, questo può già di per sé giustificare il sanguinamento. Comunque, la situazione potrà essere meglio definita dalla risonanza magnetica e, a giudizio del nostro Collega, anche da una valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Salve gentile dottore grazie mille per la risposta, mentre attendiamo di fare risonanza dopo 5 giorni di antibiotico per ora il sanguinamento non c'è ma a me l'assenza di altri sintomi preoccupa molto.. in questi casi si puó anche escludere con la risonanza che sia un tumore maligno? Oppure la probabilità è alta in questi casi? La cosa positiva.. è che mio padre è sempre sotto controllo perché ha avuto un linfoma per cui oggi non ci sono segni di malattia e quindi si è sottoposto spesso a tac e pet.. e ultimamente ecoaddome.. ma comunque siamo preoccupati. Grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 46.9k 2k
È inutile fare delle ipotesi ora, attendiamo l’esito della risonanza.

Paolo Piana
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Va bene, grazie mille dottore.
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Utente
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Buongiorno gentile dottore, mio padre ha fatto risonanza magnetica che riporta quanto segue: L'esame RM dell'addome inferiore eseguito con sequenze morfologiche FSE T1 T2 HR nei tre
piani dello spazio, sequenze DWI e sequenze dinamiche di perfusione assiale prima e dopo
somministrazione di mdc ev, ha mostrato:
Vescica parzialmente distesa a pareti ispessite ed a contenuto omogeneo.
Prostata marcatamante aumentata di volume (dt 62, dap 47,dl 98 mm) con ipertofia del lobo
medio che si aggetta in vescica, caratterizzata da disomogeneità di segnale come da
adenomatosi ghiandolare.
I lobi periferici appaiono assottigliati e disomogenei con piccola areola (6mm) di più netto
iposegnale in T2 che mostra ipersegnale in DWI e modica restrizione della diffusività ADC. Non
evidenza di significative zone di alterata impregnazione post-contrastografica.
Profilo capsulare regolare con conservata rappresentazione dell'adipe periprostatico.
Vescicole seminali nei limiti.
Non evidenti significative linfoadenopatie otturatorie ed inguinali.
Utile monitoraggio del PSA.

Dottore mi puo' dire qualcosa di rassicurante ? io ovviamente ho gia' fissato l'appuntamento con l'urologo. Grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 46.9k 2k
La risonanza dimostra un cospicuo ingrossamento della prostata di natura benigna (residuo o recidivo), senza particolari sospetti degenerativi. Questo conferma tutto sommato il nostro sospetto già espresso nella nostra prima risposta #1, ma era comunque opportuno approfondire, anche considerando la sua apprensione. Una tale situazione può certamente giustificare tutte le complicazioni dell'ingrossamento prostatico, sanguinamento, disturbi urinari, possibile infezione, eccetera. Se queste maniferìstazioni diventano frequenti o comunque fastidiose, è necessario valutare le indicazioni ad un nuovo intervento disostruttivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Dottore io la ringrazio per la sua risposta preziosa, ci ha davvero rassicurati.. una domanda : premesso che vedrò il nostro urologo a breve.. ma secondo lei quindi non vale la pena fare una biopsia? Grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 46.9k 2k
Diremmo proprio di no.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Dottore un'ultima domanda se permette.. di solito mio padre sembra svuotare bene la vescica nonostante la prostata di notevole dimensioni.. il problema fino ad ora rimane il sanguinamento.. che una settimana é presente e un'altra no e spero nom si riptesenti più. Se un paziente urina regolarmente e presenta solo questi episodi di sanguinamento come nel nostro caso si può anche escludere un nuovo intervento? Esiste una terapia farmacologica o altro? Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 46.9k 2k
Se il sanguinamento non si risolve, la necesstà di un intervento diventa più evidente. Purtroppo non c'è molto da fare, si possono somministrare, ma solo per brevi periodi, dei farmaci che favoriscono la coagulazione, oppure sospendere delle terapie anti-aggreganti (es. aspirina) se sono eventualmene in corso. Il nostro Collega che vi segue dirattamente saprà dare le indicazioni opportune.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Ok grazie infinite
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