Quest'anno stiamo affrontando biologia il mio problema è che il professore quando spiega non è
salve dottori,
sono una ragazza all'ultimo anno del liceo delle scienze sociali.Quest'anno stiamo affrontando BIOLOGIA il mio problema è che il professore quando spiega non è molto chiaro quindi vorrei chiedele se mi potesse spiegare il funzionamento dei reni in particolare l'anatomia di un nefrone
grazie Arianna
sono una ragazza all'ultimo anno del liceo delle scienze sociali.Quest'anno stiamo affrontando BIOLOGIA il mio problema è che il professore quando spiega non è molto chiaro quindi vorrei chiedele se mi potesse spiegare il funzionamento dei reni in particolare l'anatomia di un nefrone
grazie Arianna
[#1]
Cara Arianna comprendo il tuo stato d'ansia in relazione alla scarsa chiarezza del tuo professore, tuttavia non saprei come aiutarti in primo luogo perchè non so a che livello voi dovreste conoscere l'anatomia e la fisiologia del rene e delle sue unità funzionali, e poi perchè questo sito per quanto sia di utilità pubblica non è concepito per la didattica, ma solo per una forma di assistenza-consulenza multidisciplinare.
Non dovresti avere difficoltà anche proprio su internet facendo una rapida ricerca su google a trovare informazioni di tutti i tipi e soprattutto di ogni livello di studi riguardo il rene.
Posso poi consigliarti anche di recarti in una libreria comune e chiedere di acquistare qualche "Bignami" di fisiologia umana in cui potresti trovare le informazioni essenziali che forse farebbero al caso tuo.
Un cordiale saluto,
dott. Daniele Masala.
Non dovresti avere difficoltà anche proprio su internet facendo una rapida ricerca su google a trovare informazioni di tutti i tipi e soprattutto di ogni livello di studi riguardo il rene.
Posso poi consigliarti anche di recarti in una libreria comune e chiedere di acquistare qualche "Bignami" di fisiologia umana in cui potresti trovare le informazioni essenziali che forse farebbero al caso tuo.
Un cordiale saluto,
dott. Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Utente
Egregio dott Daniele Masala,
il mio sapere di conoscenza ha un immenso bosogno di capire come funzona il nefrone...nella maniera + semplice possibile in particolare solo le 3 funzioni princiapali:filtrazione,riassorbimento tubolare e secrezione tubolare.
Partendo dalla caspula di bowman fino ad arrivare alle vie urinarie
grazie per il suo aiuto
Arianna
il mio sapere di conoscenza ha un immenso bosogno di capire come funzona il nefrone...nella maniera + semplice possibile in particolare solo le 3 funzioni princiapali:filtrazione,riassorbimento tubolare e secrezione tubolare.
Partendo dalla caspula di bowman fino ad arrivare alle vie urinarie
grazie per il suo aiuto
Arianna
[#3]
Cara signorina spero di poterle essere utile con alcune informazioni essenziali sulla fisiologia del rene e quindi del nefrone che ho selezionato per lei.
FUNZIONI DEL RENE
I reni adempiono in modo determinante al mantenimento della costanza dei caratteri chimico-fisici del cosiddetto mezzo interno (plasma e liquido interstiziale). I reni, infatti, provvedono a :
a. eliminare i prodotti finali del catabolismo azotato (urea, acido urico, creatinina, solfati, ecc.);
b. regolare il volume del liquido extracellulare e perciò del contenuto idrico dell’organismo;
c. regolare la pressione osmotica del liquido extracellulare, tramite il riassorbimento del Na+ e dell’acqua;
d. regolare il pH ematico entro limiti ristretti, tramite il riassorbimento e la produzione dell’HCO-3;
e. regolare la concentrazione ematica d’importanti metaboliti e ioni, mantenendola in ambiti normali;
f. detossificare l’organismo da composti tossici, per poi eliminarli.
Tutte queste funzioni vengono espletate tramite la produzione di urina, che viene formata dal rene con tre meccanismi: l’ultrafiltrazione glomerulare, il riassorbimento tubulare, con passaggio selettivo di sostanze utili (come acqua ed elettroliti) dall’ultrafiltrato al sangue e la secrezione tubulare, con passaggio di sostanze dal sangue nell’ultrafiltrato.
I reni hanno anche importanti funzioni endocrine, secernendo diversi ormoni ad azione sistemica, quali:
a. renina, per la regolazione della pressione arteriosa sistemica;
b. eritropoietina, principale regolatore dell’eritropoiesi;
c. calcitriolo, forma attiva della vitamina D3, importantissimo ormone regolatore del metabolismo del calcio.
ANATOMIA FUNZIONALE DEL RENE: IL NEFRONE
L’unità funzionale del rene è il nefrone; ciascun rene possiede circa 1 milione di nefroni, ciascuno dei quali è per se stesso capace di formare urina. Pertanto, per analizzare la funzione del rene non è necessario prendere in considerazione l’intero organo, ma basta esaminare le attività di un singolo nefrone.
Il nefrone è costituito dal corpuscolo del Malpighi (composto dal glomerulo e dalla capsula del Bowman) e dal sistema tubulare renale. Il tubulo renale è, a sua volta, costituito da diversi dotti, che in successione trasportano e modificano il liquido filtrato a livello del glomerulo fino alla pelvi renale. Il primo dotto che fa seguito alla capsula del Bowman è il tubulo contorto prossimale, che si trova insieme con il glomerulo nella parte corticale. Dal tubulo prossimale il liquido passa nell’ansa di Henle, che si approfonda nella massa renale, talora attraversando tutta la midollare del rene fino alla sua estremità interna. In ogni ansa si distingue un ramo discendente ed uno ascendente; il ramo discendente e la parte inferiore del ramo ascendente hanno pareti molto sottili pertanto costituiscono il cosiddetto segmento sottile dell’ansa. La parte superiore del ramo ascendente dell’ansa in direzione della corticale torna ad avere pareti spesse, come quelle delle altre porzioni del sistema tubulare; questa porzione dell’ansa è detta segmento spesso del ramo ascendente.
Dopo essere passato attraverso l’ansa di Henle, il liquido entra nel tubulo distale che, come il prossimale, è situato nella corticale renale. Poi, ancora a livello della corticale, più tubuli distali (fino a otto) confluiscono a formare il dotto collettore corticale (detto anche tubulo collettore), l’estremità del quale lascia nuovamente la corticale e si porta in basso nella midollare, continuandosi nel dotto collettore midollare, di solito indicato semplicemente come dotto collettore.
Successive generazioni di dotti collettori confluiscono a formare dotti collettori progressivamente più grandi che attraversano la midollare parallelamente alle anse di Henle. I dotti collettori più grandi si svuotano nella pelvi renale attraverso le estremità delle papille renali, che protrudono nei calici renali. In ciascun rene ci sono circa 250 di questi dotti collettori maggiori, ognuno dei quali convoglia l’urina proveniente da 4000 nefroni.
Man mano che l’ultrafiltrato glomerulare scorre attraverso i tubuli, oltre il 99% della sua acqua e quantità variabili dei suoi soluti vengono normalmente riassorbiti nel sistema vascolare; piccole quantità di alcune sostanze vengono, inoltre, secrete nei tubuli. L’acqua tubulare residua con le sostanze in essa disciolte diventano urina.
Una particolare regione del nefrone è conosciuta con il nome di apparato o complesso juxtaglomerulare. Questa regione è deputata al controllo della velocità di filtrazione glomerulare.
È composta da un insieme di cellule specializzate che sono localizzate in precise zone delle arteriole afferente ed efferente e del tubulo contorto distale. Le cellule del tubulo distale, che appaiono più dense delle altre cellule tubulari, costituiscono nel loro complesso quella particolare zona del tubulo stesso, conosciuta con il nome di macula densa. Essa è localizzata nella porzione iniziale del tubulo, che segue immediatamente l’estremo superiore del segmento spesso del ramo ascendente dell’ansa di Henle. La macula densa si trova, in tal modo, nell’angolo tra le due arteriole, mettendosi in rapporto diretto con ciascuna di esse. Le cellule della macula densa hanno l’aspetto di secernere sostanze in direzione delle arteriole, poiché il loro apparato di Golgi, al contrario di quanto si osserva in tutte le altre cellule dell’epitelio tubulare, è diretto verso le arteriole e non verso il lume tubulare. Le cellule delle arteriole appartenenti al complesso juxtaglomerulare sono, invece, fibrocellule muscolari lisce della parete; si presentano rigonfie e contengono granuli scuri. Sono localizzate nella parete di entrambi le arteriole laddove quest’ultime vengono in contatto con la macula densa. Queste cellule vengono chiamate cellule juxtaglomerulari ed i loro granuli sono costituiti principalmente da renina inattiva.
Le caratteristiche dei nefroni sono alquanto differenti a seconda della profondità alla quale essi giacciono all’interno della massa renale. Possiamo quindi distinguere due tipi di nefroni: i nefroni corticali ed i nefroni juxtamidollari.
1. NEFRONI CORTICALI. I nefroni i cui glomeruli si trovano in prossimità della superficie del rene sono detti nefroni corticali. Questi hanno i segmenti sottili delle anse di Henle molto corti e quest’ultime penetrano solo per un tratto molto breve nella zona esterna della midollare.
2. NEFRONI JUXTAMIDOLLARI. Tra un quinto ed un terzo dei nefroni hanno i glomeruli localizzati profondamente nella corticale renale, in vicinanza della midollare, e sono detti nefroni juxtamidollari. Questi nefroni hanno anse di Henle molto lunghe e segmenti sottili di particolare lunghezza, che penetrano profondamente nella zona interna della midollare. Molti di questi segmenti sottili giungono sino alla punta delle papille renali. La lunga ansa di Henle di questi nefroni, con la sua forma a forcina (ramo discendente a contatto con il ramo ascendente), costituisce un sistema controcorrente, il cui intervento è essenziale nel meccanismo di concentrazione delle urine.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Cordialissimi saluti,
dott. Daniele Masala.
FUNZIONI DEL RENE
I reni adempiono in modo determinante al mantenimento della costanza dei caratteri chimico-fisici del cosiddetto mezzo interno (plasma e liquido interstiziale). I reni, infatti, provvedono a :
a. eliminare i prodotti finali del catabolismo azotato (urea, acido urico, creatinina, solfati, ecc.);
b. regolare il volume del liquido extracellulare e perciò del contenuto idrico dell’organismo;
c. regolare la pressione osmotica del liquido extracellulare, tramite il riassorbimento del Na+ e dell’acqua;
d. regolare il pH ematico entro limiti ristretti, tramite il riassorbimento e la produzione dell’HCO-3;
e. regolare la concentrazione ematica d’importanti metaboliti e ioni, mantenendola in ambiti normali;
f. detossificare l’organismo da composti tossici, per poi eliminarli.
Tutte queste funzioni vengono espletate tramite la produzione di urina, che viene formata dal rene con tre meccanismi: l’ultrafiltrazione glomerulare, il riassorbimento tubulare, con passaggio selettivo di sostanze utili (come acqua ed elettroliti) dall’ultrafiltrato al sangue e la secrezione tubulare, con passaggio di sostanze dal sangue nell’ultrafiltrato.
I reni hanno anche importanti funzioni endocrine, secernendo diversi ormoni ad azione sistemica, quali:
a. renina, per la regolazione della pressione arteriosa sistemica;
b. eritropoietina, principale regolatore dell’eritropoiesi;
c. calcitriolo, forma attiva della vitamina D3, importantissimo ormone regolatore del metabolismo del calcio.
ANATOMIA FUNZIONALE DEL RENE: IL NEFRONE
L’unità funzionale del rene è il nefrone; ciascun rene possiede circa 1 milione di nefroni, ciascuno dei quali è per se stesso capace di formare urina. Pertanto, per analizzare la funzione del rene non è necessario prendere in considerazione l’intero organo, ma basta esaminare le attività di un singolo nefrone.
Il nefrone è costituito dal corpuscolo del Malpighi (composto dal glomerulo e dalla capsula del Bowman) e dal sistema tubulare renale. Il tubulo renale è, a sua volta, costituito da diversi dotti, che in successione trasportano e modificano il liquido filtrato a livello del glomerulo fino alla pelvi renale. Il primo dotto che fa seguito alla capsula del Bowman è il tubulo contorto prossimale, che si trova insieme con il glomerulo nella parte corticale. Dal tubulo prossimale il liquido passa nell’ansa di Henle, che si approfonda nella massa renale, talora attraversando tutta la midollare del rene fino alla sua estremità interna. In ogni ansa si distingue un ramo discendente ed uno ascendente; il ramo discendente e la parte inferiore del ramo ascendente hanno pareti molto sottili pertanto costituiscono il cosiddetto segmento sottile dell’ansa. La parte superiore del ramo ascendente dell’ansa in direzione della corticale torna ad avere pareti spesse, come quelle delle altre porzioni del sistema tubulare; questa porzione dell’ansa è detta segmento spesso del ramo ascendente.
Dopo essere passato attraverso l’ansa di Henle, il liquido entra nel tubulo distale che, come il prossimale, è situato nella corticale renale. Poi, ancora a livello della corticale, più tubuli distali (fino a otto) confluiscono a formare il dotto collettore corticale (detto anche tubulo collettore), l’estremità del quale lascia nuovamente la corticale e si porta in basso nella midollare, continuandosi nel dotto collettore midollare, di solito indicato semplicemente come dotto collettore.
Successive generazioni di dotti collettori confluiscono a formare dotti collettori progressivamente più grandi che attraversano la midollare parallelamente alle anse di Henle. I dotti collettori più grandi si svuotano nella pelvi renale attraverso le estremità delle papille renali, che protrudono nei calici renali. In ciascun rene ci sono circa 250 di questi dotti collettori maggiori, ognuno dei quali convoglia l’urina proveniente da 4000 nefroni.
Man mano che l’ultrafiltrato glomerulare scorre attraverso i tubuli, oltre il 99% della sua acqua e quantità variabili dei suoi soluti vengono normalmente riassorbiti nel sistema vascolare; piccole quantità di alcune sostanze vengono, inoltre, secrete nei tubuli. L’acqua tubulare residua con le sostanze in essa disciolte diventano urina.
Una particolare regione del nefrone è conosciuta con il nome di apparato o complesso juxtaglomerulare. Questa regione è deputata al controllo della velocità di filtrazione glomerulare.
È composta da un insieme di cellule specializzate che sono localizzate in precise zone delle arteriole afferente ed efferente e del tubulo contorto distale. Le cellule del tubulo distale, che appaiono più dense delle altre cellule tubulari, costituiscono nel loro complesso quella particolare zona del tubulo stesso, conosciuta con il nome di macula densa. Essa è localizzata nella porzione iniziale del tubulo, che segue immediatamente l’estremo superiore del segmento spesso del ramo ascendente dell’ansa di Henle. La macula densa si trova, in tal modo, nell’angolo tra le due arteriole, mettendosi in rapporto diretto con ciascuna di esse. Le cellule della macula densa hanno l’aspetto di secernere sostanze in direzione delle arteriole, poiché il loro apparato di Golgi, al contrario di quanto si osserva in tutte le altre cellule dell’epitelio tubulare, è diretto verso le arteriole e non verso il lume tubulare. Le cellule delle arteriole appartenenti al complesso juxtaglomerulare sono, invece, fibrocellule muscolari lisce della parete; si presentano rigonfie e contengono granuli scuri. Sono localizzate nella parete di entrambi le arteriole laddove quest’ultime vengono in contatto con la macula densa. Queste cellule vengono chiamate cellule juxtaglomerulari ed i loro granuli sono costituiti principalmente da renina inattiva.
Le caratteristiche dei nefroni sono alquanto differenti a seconda della profondità alla quale essi giacciono all’interno della massa renale. Possiamo quindi distinguere due tipi di nefroni: i nefroni corticali ed i nefroni juxtamidollari.
1. NEFRONI CORTICALI. I nefroni i cui glomeruli si trovano in prossimità della superficie del rene sono detti nefroni corticali. Questi hanno i segmenti sottili delle anse di Henle molto corti e quest’ultime penetrano solo per un tratto molto breve nella zona esterna della midollare.
2. NEFRONI JUXTAMIDOLLARI. Tra un quinto ed un terzo dei nefroni hanno i glomeruli localizzati profondamente nella corticale renale, in vicinanza della midollare, e sono detti nefroni juxtamidollari. Questi nefroni hanno anse di Henle molto lunghe e segmenti sottili di particolare lunghezza, che penetrano profondamente nella zona interna della midollare. Molti di questi segmenti sottili giungono sino alla punta delle papille renali. La lunga ansa di Henle di questi nefroni, con la sua forma a forcina (ramo discendente a contatto con il ramo ascendente), costituisce un sistema controcorrente, il cui intervento è essenziale nel meccanismo di concentrazione delle urine.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Cordialissimi saluti,
dott. Daniele Masala.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.8k visite dal 01/03/2007.
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