Radioterapia dopo prostectomia radicale quando è necessaria?
Buongiorno vorrei un vs parere per mio marito 65 anni da poco operato prostectomia per adenocarcinoma gleason 3+3.
L'intervento è stato superato bene e non presenta problemi di incontinenza e impotenza.
Questo Il referto istologico:
-estensione extracapsulare (EPE): assente,
-invasione perineurale: intraprostatica focale.
-invasione vascolare: assente.
-apice prostatíco: indenne.
-base prostatica: indenne.
-vescíchette seminali: indenni,.
-margini di resezione chirurgica: positivi, lobo destro, limitata (<3mm), non associata ad EPE, Gleason score 6
(G3+G3).
S associa ad alcuni focolai di neoplasia intraepiteliale prostatica di alto grado (PIN-HG
A questo punto ci siamo molto spaventati...significa che anche con l'intervento il tumore non è stato del tutto rimosso?
La causa può essere un errore del chirurgo?
Adesso siamo in attesa di un consulto con radioterapista per decidere se iniziare anche radioterapia.
Abbiamo finora sentito pareri discordanti, se attendere o no... ma sopratutto pensavamo all'intervento come soluzione risolutiva e invece ci sembra che la speranza di guarigione si allontani ancora.
Cosa ci consigliate?
L'intervento è stato superato bene e non presenta problemi di incontinenza e impotenza.
Questo Il referto istologico:
-estensione extracapsulare (EPE): assente,
-invasione perineurale: intraprostatica focale.
-invasione vascolare: assente.
-apice prostatíco: indenne.
-base prostatica: indenne.
-vescíchette seminali: indenni,.
-margini di resezione chirurgica: positivi, lobo destro, limitata (<3mm), non associata ad EPE, Gleason score 6
(G3+G3).
S associa ad alcuni focolai di neoplasia intraepiteliale prostatica di alto grado (PIN-HG
A questo punto ci siamo molto spaventati...significa che anche con l'intervento il tumore non è stato del tutto rimosso?
La causa può essere un errore del chirurgo?
Adesso siamo in attesa di un consulto con radioterapista per decidere se iniziare anche radioterapia.
Abbiamo finora sentito pareri discordanti, se attendere o no... ma sopratutto pensavamo all'intervento come soluzione risolutiva e invece ci sembra che la speranza di guarigione si allontani ancora.
Cosa ci consigliate?
Si tratta comunque di un interessamento extra prostatico estremamente limitato, associato ad una bassa aggressività del tumore (Gleason 6). Prima di pensare ad una radioterapia adiuvante, valuteremmo l'evoluzione del PSA nei prossimi 6/12 mesi.
Certamente non si tratta di un errore tecnico dell'operatore.
Certamente non si tratta di un errore tecnico dell'operatore.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Buongiorno,
non ci dovrebbero essere incertezze in queste situazioni, perché' le indicazioni sono ormai univoche su come comportarsi.
parliamo di un paziente sottoposto a prostatectomia radicale per un adenocarcinoma prostatico di basso grado e quindi bassa aggressività'. Il tumore risulta all'esame essere confinato alla prostata ma presenza un margine chirurgico positivo. Questo vuol dire che il chirurgo, nel tentativo di preservare funzionalmente i nervi erigendi ed altre strutture, e' entrato millimetricamente all'interno della prostata propria dove era presente il tumore, causando un margine positivo.
Cosa significa:
- potrebbe essere rimasto una minima parte di tumore non asportata
Come ci si comporta:
- ormai da tempo non si esegue più' una radioterapia preventiva cosiddetta adiuvante sulla loggia prostatica, ma si valuta il comportamento del PSA totale.
il PSA totale dopo prostatectomia radicale deve rimanere sempre inferiore a 0.2 ng/ml, meglio se con doppio zero 0.0....
Solo se il PSA raggiungerà' 0.2 ng/ml si eseguire' una radioterapia sulla loggia prostatica, da eseguire prima che il valore superi 0.4 ng/ml.
Questo perche' molti studi hanno dimostrato che eseguire una radioterapia adiuvante subito od eseguirla ad un eventuale aumento del PSA totale fra 0.2 e 0.4 ng/ml, porta agli stessi risultati sul controllo della malattia. Ma d'altra parte esistono molti casi in cui nonostante il margine positivo , le cellule rimaste non sono attive e non necessitano di trattamento.
L'errore sarebbe non controllare sufficientemente il valore del PSA totale ed arrivare a dover eseguire un trattamento per valori superiori a 0.4 ng/ml, dove la radioterapia diventa meno efficace .
Quindi:
controllare mensilmente all'inizio e quindi ogni 3 mesi il PSA totale.
solo se raggiunge 0.2 ng/ml eseguire una radioterapia sulla loggia prostatica
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Chirurgi Robotica
Universita' Sapienza di Roma
non ci dovrebbero essere incertezze in queste situazioni, perché' le indicazioni sono ormai univoche su come comportarsi.
parliamo di un paziente sottoposto a prostatectomia radicale per un adenocarcinoma prostatico di basso grado e quindi bassa aggressività'. Il tumore risulta all'esame essere confinato alla prostata ma presenza un margine chirurgico positivo. Questo vuol dire che il chirurgo, nel tentativo di preservare funzionalmente i nervi erigendi ed altre strutture, e' entrato millimetricamente all'interno della prostata propria dove era presente il tumore, causando un margine positivo.
Cosa significa:
- potrebbe essere rimasto una minima parte di tumore non asportata
Come ci si comporta:
- ormai da tempo non si esegue più' una radioterapia preventiva cosiddetta adiuvante sulla loggia prostatica, ma si valuta il comportamento del PSA totale.
il PSA totale dopo prostatectomia radicale deve rimanere sempre inferiore a 0.2 ng/ml, meglio se con doppio zero 0.0....
Solo se il PSA raggiungerà' 0.2 ng/ml si eseguire' una radioterapia sulla loggia prostatica, da eseguire prima che il valore superi 0.4 ng/ml.
Questo perche' molti studi hanno dimostrato che eseguire una radioterapia adiuvante subito od eseguirla ad un eventuale aumento del PSA totale fra 0.2 e 0.4 ng/ml, porta agli stessi risultati sul controllo della malattia. Ma d'altra parte esistono molti casi in cui nonostante il margine positivo , le cellule rimaste non sono attive e non necessitano di trattamento.
L'errore sarebbe non controllare sufficientemente il valore del PSA totale ed arrivare a dover eseguire un trattamento per valori superiori a 0.4 ng/ml, dove la radioterapia diventa meno efficace .
Quindi:
controllare mensilmente all'inizio e quindi ogni 3 mesi il PSA totale.
solo se raggiunge 0.2 ng/ml eseguire una radioterapia sulla loggia prostatica
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Chirurgi Robotica
Universita' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

Utente
La ringrazio molto per la risposta. Ma tentando di capire bene la complessità del tumore alla prostata che vede parametri e punteggi di difficile comprensione, significa che da un settore anche limitato di tessuto questo potrebbe estendersi cmq? Ma se la prostata non c'è più? E facendo la radio dopo e possibile eseguire biopsie nell'area interessata? O ci si affidare solo ai valori del psa?

Utente
Grazie mille per il tempo che mi ha dedicato. Spero che tutto si risolva come dice lei..mi sembra abbastanza pressante la decisione di eseguire subito la radio.
In prima battuta l'unico indicatore sono i valori del PSA. Se questi superassero gli 0,2 ng/ml si può iniziare ad eseguire la PET-PSMA.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 189 visite dal 05/04/2025.
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