Curvatura recidiva pene verso sx senza placca fibrosa con disfuzione erettile
Buongiorno, sono un uomo di 39 anni con un recurvatum del pene importante verso sx di ca 60 gradi.
A 17 anni sono stato operato per la medesima patologia, stesso lato (Plicatura Nesbit) con ottimi risultati in quanto ho avuto relazioni sessuali occasionali e anche durature sempre più che soddisfacenti.
Attualmente il problema si è ripresentato causando la quasi assenza di erezioni mattutine, dolore saltuario a riposo e dolore in fase di erezione.
Ho provato a fare profilassi di tadalafil 5 mg giornaliera più rabestrom e altri farmaci più forti al bisogno senza però risultati significativi.
Inoltre ho provato caverjet che mi ha causato più dolore che reale beneficio; in sintesi pertanto la vita sessuale è piuttosto inesistente.
Ho già visto 4 uro/andrologi ed endocrinologi (anche dell'equipe che mi ha operato a 17 anni) e, oltre a dirmi che purtroppo non si può curare la patologia, non sanno dirmi di più se non consigliarmi visite con altri urologi.
La cosa strana è che sono state fatte ecografie e varie prestazioni (es.
terapie di ossigenazione) ma non c'è placca fibrotica pertanto non è chiaro il motivo di tale curvatura recidiva importante.
Non ho memoria di casi di traumi né comparsa di ematomi anche in caso di rapporti più vigorosi o masturbazione.
La cosa demotivante è che non solo sembra non vi siano cure ma in taluni casi, i medici, sconsigliano un re-intervento di accorciamento lato lungo proprio perché un secondo intervento, dicono, potrebbe causare disfunzione erettile più importante avendo già operato su quel lato (oltre ad ulteriore perdita di centimetri).
Sconsigliano anche l'intervento di allungamento del lato corto perché anche questo potrebbe causare disfunzione erettile pertanto mi trovo in un cul de sac dal quale non saprei come venir fuori.
Quali sono le reali opportunità di risoluzione del problema posto che i farmaci servono a poco?
Sono sposato e ho una relazione felice.
Grazie,
A 17 anni sono stato operato per la medesima patologia, stesso lato (Plicatura Nesbit) con ottimi risultati in quanto ho avuto relazioni sessuali occasionali e anche durature sempre più che soddisfacenti.
Attualmente il problema si è ripresentato causando la quasi assenza di erezioni mattutine, dolore saltuario a riposo e dolore in fase di erezione.
Ho provato a fare profilassi di tadalafil 5 mg giornaliera più rabestrom e altri farmaci più forti al bisogno senza però risultati significativi.
Inoltre ho provato caverjet che mi ha causato più dolore che reale beneficio; in sintesi pertanto la vita sessuale è piuttosto inesistente.
Ho già visto 4 uro/andrologi ed endocrinologi (anche dell'equipe che mi ha operato a 17 anni) e, oltre a dirmi che purtroppo non si può curare la patologia, non sanno dirmi di più se non consigliarmi visite con altri urologi.
La cosa strana è che sono state fatte ecografie e varie prestazioni (es.
terapie di ossigenazione) ma non c'è placca fibrotica pertanto non è chiaro il motivo di tale curvatura recidiva importante.
Non ho memoria di casi di traumi né comparsa di ematomi anche in caso di rapporti più vigorosi o masturbazione.
La cosa demotivante è che non solo sembra non vi siano cure ma in taluni casi, i medici, sconsigliano un re-intervento di accorciamento lato lungo proprio perché un secondo intervento, dicono, potrebbe causare disfunzione erettile più importante avendo già operato su quel lato (oltre ad ulteriore perdita di centimetri).
Sconsigliano anche l'intervento di allungamento del lato corto perché anche questo potrebbe causare disfunzione erettile pertanto mi trovo in un cul de sac dal quale non saprei come venir fuori.
Quali sono le reali opportunità di risoluzione del problema posto che i farmaci servono a poco?
Sono sposato e ho una relazione felice.
Grazie,
Diremmo che l'unica via praticabile sia quella dell'inserimento di una protesi idraulica cavernosa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Grazie Dottore, valuterei tuttavia soluzioni alternative.
L'inserimento di una protesi è un punto di non ritorno che tenderei ad escludere (al momento).
Diagnosi o soluzioni così impattanti non mi sono mai state prospettate pertanto credo che la cosa vada valutata in maniera puntuale.
Una volta fatto un intervento di quel tipo non si torna più indietro.
L'inserimento di una protesi è un punto di non ritorno che tenderei ad escludere (al momento).
Diagnosi o soluzioni così impattanti non mi sono mai state prospettate pertanto credo che la cosa vada valutata in maniera puntuale.
Una volta fatto un intervento di quel tipo non si torna più indietro.
Lei ha ragione, però sinceramente non vediamo altre possibilità di risoluzione con un approccio conservativo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 247 visite dal 25/03/2025.
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