Ipertrofia prostatica benigna o tumore?

Salve.
In seguito ad esame della PSA (4.68 ng/ml, rapporto libero/totale 16.2%, ripetuto in altro laboratorio 5 gg dopo, 6.98 ng/ml, rapporto libero totale 15%) ho effettuato ecografia pelvica (prostata 77 cc, con adenomatosi sia dei lobi laterali che di quello mediano, presenza di qualche areola di sclerosi posteriore) e visita dall'urologo (esperto in chirurgia oncologica urologica), che, dopo aver individuato un'area a consistenza aumentata nella zona postero-laterale sinistra con esplorazione rettale, mi ha prescritto Uro-TAC e RM multiparametrica entrambe con contrasto.
La TAC ha evidenziato prostata ipertrofica a densità disomogenea con diametri assiali 5.5x 4.8 cm) e assenza di alterazioni morfodensitometrico a carattere focale ai metameri lombari ed al bacino e assenza di adenopatie.
La mpRM ha evidenziato prostata 4.8x5.
5x6.9 cm (ca 95 cc) una LESIONE sospetta sul versante antero-laterale destro della zona centrale-transizione tra ore 9 e 11, caratterizzata da disomogenea focale ipointensità nelle immagini T2 pesate, a margini sfumati ed irregolari, con netta restrizione della Diffusione nelle immagini ad alto b-value, di circa 13 mm sul piano assiale (PI-RADS4).
La mpRM invece NON ha evidenziato focalità sospette né aree di sospetto enhancement nelle immagini dopo MDC nella zona periferica.
NON sono stati osservati bulging capsulare, né tessuto extra-prostatico, ed erano conservati i piani adiposi periprostatici così come non vi era inspessimento del fascio vasculo-nervoso bilateralmente.
Le vescicole seminali erano simmetriche e SENZA tessuto solido al loro interno, e ASSENTI erano anche linfoadenomegalie e versamento libero nei piani addominali esaminati.

Il motivo per cui scrivo è che il mio urologo, dopo aver osservato attentamente le immagini mpRM, ed aver anche notato che la localizzazione della lesione ivi individuata era DISTANTE dall’area a consistenza aumentata da lui individuata con l'esplorazione rettale, ha asserito che, a suo parere, la lesione non appariva preoccupante, ed ha quindi sconsigliato PER ORA di effettuare una biopsia, consigliando invece di iniziare trattamento farmacologico con finasteride per due mesi fino alla prossima visita, con lo scopo di ridurre il volume della prostata e quindi vederne anche l'effetto sui livelli di PSA.
A seconda degli effetti del finasteride tra 2 mesi prenderà una decisione sull'opportunità di una biopsia prostatica.
A suo giudizio: 1) la qualità ed i risultati di una biopsia fusion (che lui stesso effettua) sulla mia prostata non sarebbero stati ottimali per una buona interpretazione, e 2) NON vi è alcun pericolo che in soli 2 mesi la situazione della lesione sospetta possa peggiorare.
Sebbene io riponga molta fiducia nel mio urologo, speravo comunque di ottenere una SECONDA OPINIONE su questa strategia diagnostica, perché ho visto che ad uno score PI-RADS 4 viene normalmente fatta seguire una biopsia.
Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi consiglio possiate fornirmi.
Dr. Paolo Piana Urologo 45.8k 1.9k
Noi pensiamo che la bopsia vada comunque eseguita prima di iniziare un trattamento con finasteride, che potrebbe confondere un poco sui valori del PSA. Questo ovviamente in termini generali ed a distanza, nel pieno rispetto delle considerazioni del nostro Collega.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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