Stenosi uretrale o prostatite?

Salve, a seguito di un trauma al pene subito 6 mesi fa ho avuto diversi problemi che provo a elencare insieme alle diagnosi e relative cure in ordine cronologico.

La prima settimana vengo curato per sospetta balanopostite da contatto e UTI.
Antibiotico per una settimana e crema topica steroidea per 3 settimane.
A 4 settimane non avendo più alcuna erezione dall'evento e dolore interno al pene effettuo risonanza magnetica che scongiura frattura corpi cavernosi.
Noto anche un fastidioso gocciolamento terminale ogni volta che urino (come se l'ultima urina rimanesse ostruita nell'uretra peniena e dovessi farla uscire meccanicamente con le dita) oltre che flusso rallentato e mi sottopongo a tutti i test per STD incluso tampone uretrale.
Tutto negativo (anche a 90 giorni).
Mi viene detto che è probabilmente psicologico e fisicamente non ho nulla così mi rivolgo ad altri urologi che a 3 mesi dal trauma riscontrano "corpo cavernoso dx terzo distale 2 formazioni iperecogene attigue di 4mm fibrocalcifici, corpo sx terzo medio formazione più ipoecogena 6x6 mm tessuto di tipo cicatriziale, tunica albuginea iperecogena, nel glande formazione ipo-iporecogena morbidamente irregolare disomogenea 6x4".
Uroflussometria volume 318 ml tflusso 32, 5 t svuotamento 34, 8 qmax 17, 4 e qmean 9, 8 senza residuo.
Cura peniscap e cialis 5mg al giorno, uroflussometria considerata buona.
Continuo a stare male così effettuo ecodoppler dinamico: "fibrosi dorsale del setto con espansione al terzo distale che determina incurvamenti.
Incompleto blocco al deflusso venoso come per alterazione dei meccanismi veno-occlusivi.
" Il terzo urologo a cui mi rivolgo mi parla di IPP, (ma fibrosi del setto da trauma e IPP sono la stessa cosa?) ; sostituisce peniscap con peironimev mi dice anche che qmax 17 è basso per la mia età e andrebbe ricontrollato in futuro.
Preoccupato per i problemi urinari mi rivolgo a un esperto che ipotizza problema funzionale della prostata da risolvere con cura a base di xatral 10mg e permixon x 6 mesi.
Decido di fare un ulteriore uroflussometria a 2 mesi dalla precedente per capire se effettivamente è prostata o principio di stenosi uretrale: volume 247 ml max 22, 3 medio 9, 1 tempo 27 residuo 78 cc.
Diagnosi di quest'ultimo urologo: "fibrosi dorsale al terzo medio (in fase di attività) a margini sfumati.
Prostatite di grado severo (volume nella norma 30x30x36mm, 17cc, consistenza nettamente diminuita, no noduli).
" Mi dice che la cura che sto eseguendo a base di xatral e permixon è indicata per IPB e non sarebbe il mio caso.
La sua terapia è invece xinprox, cefixoral x 5g, dicloreum x 7g, topster x 10g.
Seguo anche questa cura senza alcun miglioramento così riprendo con xatral e permixon.
Inizio a pensare che il mio disagio urinario sia di natura ostruttiva piuttosto che prostatico?
È possibile trarre qualche conclusione dai dati diagnostici riportati?
Vorrei evitare indagini di secondo livello più invasive a scapito dell'uretra se possibile.
Grazie per il vostro tempo.
Dr. Paolo Piana Urologo 45.6k 1.9k
Se il problema fosse puramente ostruttivo, non sarebbe possibile avere un flusso massimo di 22,3 ml/sec. Si può ipotizzare una valutazione endoscopica con strumento flessibile, anche per gudicare le condizioni della prostata e del collo vescicale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr Piana, la ringrazio molto per la risposta. Concordo con lei che il risultato dell'ultima uroflussometria sia rincuorante sotto questo aspetto sebbene la curva sia meno "a campana" rispetto alla prima e il qmedio sia in diminuzione. Le sensazioni di disagio/bruciore post minzione le avverto distintamente nell'uretra e più specificamente tra meato/fossa navicolare o poco più giù e il gocciolamento terminale lo risolvo ritraendo giù il prepuzio per fare uscire le ultime gocce meccanicamente come se fossero intrappolate nel canale. Le condizioni della prostata valutate via ecografia dai suoi colleghi: "calcificazioni in esiti a livello prostatico" mentre l'ultimo dice "finemente disomogenea, addensamento ecostrutturale come per edema di grado moderato". Lei vede un potenziale nesso tra i risultati ecografie (glande 6x4/fibrosi setto) e i miei sintomi urinari o si può escludere che possano influire sull' uretra? Per curare la balanopostite ho dovuto pasticciare con creme topiche quali hydrocortisone 1% x 2 settimane e cloritromazole altre 2 settimane, possono aver causato un restringimento/ infiammazione del meato uretrale interno? Grazie ancora per il suo tempo e disponibilità.
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