Esito rm multiparametrica alla prostata
Buongiorno
Ho 66 anni, a seguito di analisi sangue verificato PSA 4.8 a ottobre e 5.77 a dicembre 24...chiedo vostro parere in attesa di visita specialistica tra 15 giorni...
Indagine RM eseguita in campo magnetico 1.5 con sezioni orientate secondo piani dello spazio, completata con tecnica DWI oltre che con infusione di m.
d.c e (Gadovist) 10 cc) per approfondimento diagnostico di IPB a PSA elevato.
La ghiandola prostatica presenta diametro AP di 48 mm, traverso di 63 mm e CC di 55 mm.
Si riconosce la presenza di formazione adenomatosa che coinvolge bilateralmente da TZ e che presenta discreto sviluppo uretrale.
Risulta apparentemente conservata la capsula prostatica.
Sul piano frontale l'uretra risulta scoliotica e laterodeviata verso destra per tre dominante a sviluppo dell'adenoma a carico del lobo di sinistra: si determina iniziale aggetto a livello del pavimento vescicale.
L'adenoma mediano risulta disomogeneo in quanto a segnale in rapporto alla presenza di minute areole caratterizzate da iperintensita' relativa (per componente di natura cistica) alternate ad aree ipo - iso intense, di tipo fibro stromale.
Il reperto è riferibile alla presenza di nodulo di BPH.
Nelle sequenze pesate in diffusione non si pongono in evidenza patologiche restrizioni di segnale.
Si distinguono storie ipointense nel contesto della PZ più verosimilmente rapportabili ad esiti infiammatori, più evidenti a sinistra della linea mediana prossimalmente all'apice prostatico.
Le vescichette seminali sono bilateralmente distese e simmetriche.
La vescica risulta distesa, priva di alterazioni parieto endoluminali, caratterizzata da pareti lievemente ispessite come si riconosce nei casi di ipertrofia della tonaca media.
Non sono presenti linfonodi di diametro o di aspetto patologico lungo le catene iliaco pelviche.
Ho 66 anni, a seguito di analisi sangue verificato PSA 4.8 a ottobre e 5.77 a dicembre 24...chiedo vostro parere in attesa di visita specialistica tra 15 giorni...
Indagine RM eseguita in campo magnetico 1.5 con sezioni orientate secondo piani dello spazio, completata con tecnica DWI oltre che con infusione di m.
d.c e (Gadovist) 10 cc) per approfondimento diagnostico di IPB a PSA elevato.
La ghiandola prostatica presenta diametro AP di 48 mm, traverso di 63 mm e CC di 55 mm.
Si riconosce la presenza di formazione adenomatosa che coinvolge bilateralmente da TZ e che presenta discreto sviluppo uretrale.
Risulta apparentemente conservata la capsula prostatica.
Sul piano frontale l'uretra risulta scoliotica e laterodeviata verso destra per tre dominante a sviluppo dell'adenoma a carico del lobo di sinistra: si determina iniziale aggetto a livello del pavimento vescicale.
L'adenoma mediano risulta disomogeneo in quanto a segnale in rapporto alla presenza di minute areole caratterizzate da iperintensita' relativa (per componente di natura cistica) alternate ad aree ipo - iso intense, di tipo fibro stromale.
Il reperto è riferibile alla presenza di nodulo di BPH.
Nelle sequenze pesate in diffusione non si pongono in evidenza patologiche restrizioni di segnale.
Si distinguono storie ipointense nel contesto della PZ più verosimilmente rapportabili ad esiti infiammatori, più evidenti a sinistra della linea mediana prossimalmente all'apice prostatico.
Le vescichette seminali sono bilateralmente distese e simmetriche.
La vescica risulta distesa, priva di alterazioni parieto endoluminali, caratterizzata da pareti lievemente ispessite come si riconosce nei casi di ipertrofia della tonaca media.
Non sono presenti linfonodi di diametro o di aspetto patologico lungo le catene iliaco pelviche.
Questo esame esclude la presenza di lesioni sospette per tumore. Esiste un ingrossamento benigno, con evidente ostruzione della via urinaria.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Grazie mille Dottore della solerte risposta!
Buona giornata!
Buona giornata!

Utente
Gentile Dott. Le chiederei ulteriore sua opinione relativamente alla sopra citata IPB....allo stato dell'arte
ritiene plausibile risolvere con terapia farmacologica (al momento assumo 1cp giorno di UROREC 4mg e 1 cp di Serenoa Repens 400 al di...) evidentemente da integrare, oppure è più plausibile terapia chirurgica...?
Grazie mille per la risposta.
ritiene plausibile risolvere con terapia farmacologica (al momento assumo 1cp giorno di UROREC 4mg e 1 cp di Serenoa Repens 400 al di...) evidentemente da integrare, oppure è più plausibile terapia chirurgica...?
Grazie mille per la risposta.
La terapia farmacologica é sufficiente fin tanto che riesce a compensare i disturbi in modo soddisfacente. Quando questo equilibrio si rompe, è opportuno non indugiare troppo nel porre indicazioni alla risoluzione operativa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Grazie mille!!

Utente
Gentile Dottore mi consigliano di proseguire terapia farmacologia con solo UROREC 4mg...una sua opinione?
Grazie!
Grazie!
Il dosaggio normale dela silodosina è di 8 mg, la dose ridotta si utilizza in casi particolari, in cui il farmaco induce un abbassamento troppo marcato della pressione del sangue.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Buongiorno,
la risonanza magnetica ha escluso aree sospette per neoplasia ma evidenziato un adenoma prostatico istruttivo importante con diametri fra 5 e 6 cm.
In questi casi il rischio maggiore non e' quello dei sintomi ma quello del danno funzionale sulla muscolatura vescicale. La presenza di una prostata notevolmente aumentata di dimensioni crea un ostacolo meccanico importante allo svuotamento vescicale e costringe la vescica a lavorare costantemente sotto sforzo. Questo lavoro sotto sforzo rovina progressivamente la muscolatura vescicale che indebolendosi diviene sempre meno efficice nello svuotare la vescica delle urine. Aumenta quindi quello che si chiama il residuo postminzionale di urine che puo' diventare causa di complicanze quali infezioni, calcoli o blocco urinario.
E' bene non arrivare mai a queste condizioni ma risolvere l'ostruzione prima.
in una prima fase la terapia medica viene generalmetnesemrep provata ma quando la componente istruttiva meccanica costituita da un adenoma notevolmente aumentato e' predominante, il solo alfa litico ( silodosina in questo caso) non e' sufficiente e si associa a dutasteride o finasteride, farmaco ad azione ormonale che blocca la crescita dell'adenoma prostatica.Abbiamo quindi una terapia di combinazione alfa litico ( azione facilitante lo svuotamento vescicale) e dutasteride ( blocco della crescita dell'adenoma).
La terapia diventa cronica fino ad eventuale intervento e spesso il farmaco dutasteride puo' dare effetti collaterali negativi sulla libido e funzione sessuale.
Il controllo dei risultati si basa sulla verifica di stabilita' o progressione nelle dimensioni della prostata attraverso ecografia, uroflussometria con residuo postminzionale per verificare lo stato di salute del muscolo vescicale. Se il risultato non e' buono bisogna passare all'atto chirurgico endoscopico transuretrale disostruttivo prima che il danno funzionale vescicale sia rilevante ed irreversibile.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore della Prostata
Università' Sapienza di Roma
la risonanza magnetica ha escluso aree sospette per neoplasia ma evidenziato un adenoma prostatico istruttivo importante con diametri fra 5 e 6 cm.
In questi casi il rischio maggiore non e' quello dei sintomi ma quello del danno funzionale sulla muscolatura vescicale. La presenza di una prostata notevolmente aumentata di dimensioni crea un ostacolo meccanico importante allo svuotamento vescicale e costringe la vescica a lavorare costantemente sotto sforzo. Questo lavoro sotto sforzo rovina progressivamente la muscolatura vescicale che indebolendosi diviene sempre meno efficice nello svuotare la vescica delle urine. Aumenta quindi quello che si chiama il residuo postminzionale di urine che puo' diventare causa di complicanze quali infezioni, calcoli o blocco urinario.
E' bene non arrivare mai a queste condizioni ma risolvere l'ostruzione prima.
in una prima fase la terapia medica viene generalmetnesemrep provata ma quando la componente istruttiva meccanica costituita da un adenoma notevolmente aumentato e' predominante, il solo alfa litico ( silodosina in questo caso) non e' sufficiente e si associa a dutasteride o finasteride, farmaco ad azione ormonale che blocca la crescita dell'adenoma prostatica.Abbiamo quindi una terapia di combinazione alfa litico ( azione facilitante lo svuotamento vescicale) e dutasteride ( blocco della crescita dell'adenoma).
La terapia diventa cronica fino ad eventuale intervento e spesso il farmaco dutasteride puo' dare effetti collaterali negativi sulla libido e funzione sessuale.
Il controllo dei risultati si basa sulla verifica di stabilita' o progressione nelle dimensioni della prostata attraverso ecografia, uroflussometria con residuo postminzionale per verificare lo stato di salute del muscolo vescicale. Se il risultato non e' buono bisogna passare all'atto chirurgico endoscopico transuretrale disostruttivo prima che il danno funzionale vescicale sia rilevante ed irreversibile.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore della Prostata
Università' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

Utente
Grazie mille Dott Sciarra e Dott Piana per le vostre esaurimenti spiegazioni.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 346 visite dal 27/02/2025.
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