Dilatazione pelvi renale

Egregio specialista, in seguito a colica renale su una persona di 52 anni il referto TAC documentava l'aspetto globoso del rene, dilatazione delle cavità caliceali, della pelvi renale e uretere fino al tratto pelvico dove era presente la formazione litiasica.
Volevo invece capire il significato della coesistenza di diffuso ispessimento iperdenso del tessuto adiposo adiacente come per imbibizione attivazione.
Infine cosa rappresentano le calcificazioni presenti nella porzione centrale della prostata di dimensioni aumentate.
Grazie tante.
Dr. Paolo Piana Urologo 47k 2k
Le alterazioni attorno al rene sono dovute allo stravaso di urina che avviene durante le coliche, quando lo scarico dell’urina è completamente ostruito e la pressione sale all’interno del rene. Le calcificazioni della prostata non sono calcoli, ma deposizione di sali di calcio su zone della ghiandola precedentemente sede di infiammazione, ora guarita.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Grazie infinite per l'esemplare risposta e lo straordinario supporto. Buon lavoro.
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Gentile Dottore, complimenti per la straordinaria interazione che ha con gli utenti. Ogni suo intervento è eccezionalmente istruttivo, circostanziato, accessibile e il linguaggio forbito bellissimo da leggere. Le chiedo, cortesemente, se l'alfabloccante dev'essere sospeso gradualmente dopo un trattamento espulsivo di circa 45 giorni, oppure è possibile interromperlo senza particolari conseguenze, più che altro poichè come le avevo scritto in precedenza è presente anche un aumento di dimensioni della prostata dT 5,6 cm senza che tuttavia siano presenti sintomi evidenti. Infine volevo sapere se la presenza di un piccolo calcolo caliceale del rene del gruppo medio di massimo 3 mm è in una posizione anatomica favorevole per una possibile progressione. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 47k 2k
Grazie!

La terapia alfa litica non necessita di scalare le dosi.

Un piccolissimo calcolo all'interno di un calice renale ha un destino assolutamente imprevedibile.In linea di massima non dovrebbe essere destinato a spostarsi tanto presto né vi sono provvedimenti particolarmente efficaci per spingere a farlo.Il consiglio universalmente valido è quello di bere molta acqua per rallentarne l’accrescimento.

Paolo Piana
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Grazie infinite per la cortese risposta, la formazione litiasica non dovrebbe spostarsi tanto presto per via della sede in cui è presente oppure per i pochi mm di grandezza? Cosa lo rende tanto imprevedibile? In ultimo volevo conoscere se l'aumento di volume della prostata come descritto nel referto tac, dT 5,6, andrebbe trattato oppure questa ipotesi verrebbe presa in considerazione solo in presenza di sintomi. Grazie tante.
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Dr. Paolo Piana Urologo 47k 2k
- La formazione litiasica non dovrebbe spostarsi tanto presto per via della sede in cui è presente oppure per i pochi mm di grandezza? -

Per entrambi i motivi.

Poco esiste di più imprevedibile del comportamento dei calcoli renali.

L'ingrossamento della prostata dopo i 40 anni è fisiologico, la terapia od eventuali interventi diventano necessari in caso di disturbi urinari evidenti. Non esistono terapie preventive di reale efficacia.

Paolo Piana
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Grazie ancora per le risposte, sempre circostanziate che tanto aiutano gli utenti. Un ultima curiosità, l'alfalitico è indicato esclusivamente quando la formazione litiasica inizia la sua discesa nell'uretere oppure in qualche maniera è di aiuto anche quando lo sgradito ospite è all'interno del rene. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 47k 2k
La terapia alfa-litica, associata o meno al cortisone, è efficace solamente se il calcolo si trova nell'uretere e tanto più se si trova nel suo ultimo tratto. la terapia non ha alcuna efficacia se il calcolo si trova ancora all'interno del rene.

Paolo Piana
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