Da cosa può dipendere la mia cistite?
A 17 anni ho avuto il mio primo episodio di cistite batterica curata con monuril.
A seguire ogni anno una volta mi si presentava batterica emorragica con escherichia coli, curata con monuril e passava.
Gli episodi hanno iniziato ad essere sempre più frequenti a partire dal 2020 per questo mi sono recata da un urologo che mi ha prescritto Monuril come terapia per 3 settimane.
Passato quel periodo per qualche mese sono stata bene e poi è ricomparsa, questa volta oltre alla fase acuta sono iniziati problemi con queste cistiti abatteriche alternate a quelle batteriche mi davano peso, minzione frequente e crampi.
Mi rivolgo ad un altro urologo che mi prescrive levogloxacina per 2 settimane, ma che ho dovuto interrompere perché mi dava spasmi muscolari al pube.
A ottobre 2022 mi rivolgo ad un uroginecologa la quale sospetta infiammazione cronica della parete pelvica e mi fa fare tutti gli esami per escludere il resto (cistoscopia, ecografia completa, esame urodinamico invasivo).
Come terapia mi da probiotici, lactobacilli e pelvilen.
Nel frattempo l’alternarsi tra cistite batterica e a batterica si fa più intensa.
Ad agosto 2024, stufa della situazione, mi rivolgo in autonomia da una fisioterapista specializzata in riabilitazione della parete pelvica.
Faccio molte sedute e mi guarisce l’ipertono.
Mi manda da un’altra ginecologa riconosciuta ed esperta per queste problematiche che mi prescrive un’altra terapia di probiotici e mi fa togliere l’anello anticoncezionale (che usavo da ormai 15 anni) per vedere se era endometriosi.
Mi consiglia di fare una dieta senza istamina.
Questo a ottobre.
Mi rivolgo ad un nutrizionista e mi prescrive l’esame del lattulosio e del lattosio per escludere la SIBO.
Entrambi gli esami sono negativi.
Mi fa una dieta equilibrata ma nonostante l’ho seguita in modo puntiglioso non cambia la situazione.
E anzi con l’inserimento di maggiori carboidrati perdo 7kg.
A gennaio 2025, rivedo la ginecologa che mi esclude endometriosi e prescrive una crema con mariujana terapeutica e ormoni, azeolite per contrastare il nichel per 2 mesi.
Visti i 7 kg persi, mi reco da un farmacista che mi dice di fare gli esami per intolleranza.
Viene fuori che sono intollerante a segale e frumento (anche se sono consapevole che non è così attendibile come test).
Passano 2 settimane e siccome i sintomi persistono senza segni di miglioramento, vado da un gastroenterologo che mi prescrive analisi del sangue per la celiachia e il tampone uretrale per trovare ureoplasma.
Sto aspettando gli esiti.
I miei sintomi sono spesso casuali tra dolore al basso ventre, minzione dolorosa, minzione senza dolore ma continua, urine trasparenti, urine maleodoranti e ristagno urinario.
Dolore forte durante i rapporti sessuali.
E quando non ho questi sintomi ho il ciclo o la cistite batterica.
Spesso accompagnati da occhi rossi che passano dopo 3 giorni (la visita oculistica non ha rilevato nulla)
Non so più cosa fare, a chi rivolgermi e chi consultare.
A seguire ogni anno una volta mi si presentava batterica emorragica con escherichia coli, curata con monuril e passava.
Gli episodi hanno iniziato ad essere sempre più frequenti a partire dal 2020 per questo mi sono recata da un urologo che mi ha prescritto Monuril come terapia per 3 settimane.
Passato quel periodo per qualche mese sono stata bene e poi è ricomparsa, questa volta oltre alla fase acuta sono iniziati problemi con queste cistiti abatteriche alternate a quelle batteriche mi davano peso, minzione frequente e crampi.
Mi rivolgo ad un altro urologo che mi prescrive levogloxacina per 2 settimane, ma che ho dovuto interrompere perché mi dava spasmi muscolari al pube.
A ottobre 2022 mi rivolgo ad un uroginecologa la quale sospetta infiammazione cronica della parete pelvica e mi fa fare tutti gli esami per escludere il resto (cistoscopia, ecografia completa, esame urodinamico invasivo).
Come terapia mi da probiotici, lactobacilli e pelvilen.
Nel frattempo l’alternarsi tra cistite batterica e a batterica si fa più intensa.
Ad agosto 2024, stufa della situazione, mi rivolgo in autonomia da una fisioterapista specializzata in riabilitazione della parete pelvica.
Faccio molte sedute e mi guarisce l’ipertono.
Mi manda da un’altra ginecologa riconosciuta ed esperta per queste problematiche che mi prescrive un’altra terapia di probiotici e mi fa togliere l’anello anticoncezionale (che usavo da ormai 15 anni) per vedere se era endometriosi.
Mi consiglia di fare una dieta senza istamina.
Questo a ottobre.
Mi rivolgo ad un nutrizionista e mi prescrive l’esame del lattulosio e del lattosio per escludere la SIBO.
Entrambi gli esami sono negativi.
Mi fa una dieta equilibrata ma nonostante l’ho seguita in modo puntiglioso non cambia la situazione.
E anzi con l’inserimento di maggiori carboidrati perdo 7kg.
A gennaio 2025, rivedo la ginecologa che mi esclude endometriosi e prescrive una crema con mariujana terapeutica e ormoni, azeolite per contrastare il nichel per 2 mesi.
Visti i 7 kg persi, mi reco da un farmacista che mi dice di fare gli esami per intolleranza.
Viene fuori che sono intollerante a segale e frumento (anche se sono consapevole che non è così attendibile come test).
Passano 2 settimane e siccome i sintomi persistono senza segni di miglioramento, vado da un gastroenterologo che mi prescrive analisi del sangue per la celiachia e il tampone uretrale per trovare ureoplasma.
Sto aspettando gli esiti.
I miei sintomi sono spesso casuali tra dolore al basso ventre, minzione dolorosa, minzione senza dolore ma continua, urine trasparenti, urine maleodoranti e ristagno urinario.
Dolore forte durante i rapporti sessuali.
E quando non ho questi sintomi ho il ciclo o la cistite batterica.
Spesso accompagnati da occhi rossi che passano dopo 3 giorni (la visita oculistica non ha rilevato nulla)
Non so più cosa fare, a chi rivolgermi e chi consultare.
Lei è stata valutata direttamente da vari specialisti ed eseguito quasi tutte le indagini plausibili, noi a distanza non possiamo certo pensare di poterle dare delle indicazioni risolutive. Noi siamo tradizionalmente molto focalizzati sull’importanza dell’intestino e l’equilibrio della sua preziosissima flora batterica residente (microbiota). Leggiamo che lei hangià fatto numerosi tentativi in questo senso, restiamo quindi in attesa del test ler la celiachia. Anche questo suo rapida perdita di peso è molto sospetta per qualche forma di malassorbimento intestinlale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 97 visite dal 25/02/2025.
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