Tumore prostata e ipb
Buongiorno,
la mia eta' e' 60 anni, mi hanno riscontrato con due biopsie a distanza di un anno con uguale esito adenocarcinoma prostata lobo dx grado 1 3+3 con indicazione per sorveglianza attiva.
Avendo anche IPB con ostruzione urinaria rilevata da urodinamico, chiedo se con presenza di adenocarcinoma intervento laser per disostruzione possa comportare rischi e nel caso quale soluzione per problemi urinari
Grazie
la mia eta' e' 60 anni, mi hanno riscontrato con due biopsie a distanza di un anno con uguale esito adenocarcinoma prostata lobo dx grado 1 3+3 con indicazione per sorveglianza attiva.
Avendo anche IPB con ostruzione urinaria rilevata da urodinamico, chiedo se con presenza di adenocarcinoma intervento laser per disostruzione possa comportare rischi e nel caso quale soluzione per problemi urinari
Grazie
E' possibile l'intervento disostruttivo endoscopico, utilizzando una tecnica che permetta l'esame istologico sul tessuto asportato (es. TURP, enucleazione laser - HOLEP - THULEP, ecc).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Dottore grazie per la risposta,
chiedevo l'informazione perche' temevo che la disostruzione in presenza di adenocarcinoma seppur di basso grado potesse incidere su eventuale diffusione del tumore
Cordiali saluti
chiedevo l'informazione perche' temevo che la disostruzione in presenza di adenocarcinoma seppur di basso grado potesse incidere su eventuale diffusione del tumore
Cordiali saluti
Buongiorno,
la sua domanda e' molto pertinente e personalmente ho dubbi simili ai suoi.
L'adenocarcinoma prostatico generalmente si presenta nella parte periferica della prostata.Per questo e' asintomatico e non crea ostruzione se non nelle forme molto avanzate.
L'iperplasia prostatica e' invece una crescita di tessuto prostatico benigna nella parte centrale della prostata che comprime l'uretra e crea sintomi, danno funzionale vescicale ed ostruzione.
Le due patologie sono indipendenti nell'evoluzione e sempre coesistono se un paziente ha piu' di 50 anni e ha una diagnosi di adenocarcinoma.
L'intervento endoscopico con laser tende a vaporizzare e rimuovere il tessuto periuretrale adenomatoso non arrivando generalmente alla capsula dove e' presente il tumore o enuclea in blocco il tessuto di iperplasia prostatica (HoleP) andando molto vicino alla capsula prostatica dove c'e' la neoplasia.
Quindi, soprattutto nel secondo caso , un rischio, forse non elevato, ma non assente, di manipolazione del tumore esiste.
In realta' in alcuni casi il tumore prostatico dalla zona periferica arriva anche alla zona piu' centrale ed in questo caso anche una resezione classica o una vaporesezione laser potrebbe manipolare il tessuto tumorale.
Nel caso specifico parliamo di un adenocarcinoma prostatico a basso rischio Gleason 6 sottoposto a sorveglianza attiva.
Se e' necessario un intervento disostruttivo sulla concomitante iperplasia prostatica per evitare un danno progressivo funzionale della vescica, per i motivi esposti, consiglio sempre il apzinte di valutare un passaggio dalla sorveglianza attiva alla prostatectomia radicale, soprattutto se l'eta' e' inferiore a 65 anni. Se non necessario l'intervento disostruttivo, preferisco sempre proseguire con la terapia medica per IPB.
In altre parole, l'intervento disostruttivo si puo' fare, ma il rischio di andare a contatto con il tumore non e' zero e la possibilita' di eseguire un intervento radicale uscendo dalla sorveglianza attiva deve essere preso in considerazione e rappresenta un approccio chirurgico sicuramente piu' corretto da un punto di vista delle indicazioni oncologiche.
Un cordiale saluto
Professore Alessandro Sciarra
Professore prima fascia in urologia
Coordinatore gruppo multidisciplinare tumori della prostata
Chirurgia robotica
Università Sapienza di Roma
la sua domanda e' molto pertinente e personalmente ho dubbi simili ai suoi.
L'adenocarcinoma prostatico generalmente si presenta nella parte periferica della prostata.Per questo e' asintomatico e non crea ostruzione se non nelle forme molto avanzate.
L'iperplasia prostatica e' invece una crescita di tessuto prostatico benigna nella parte centrale della prostata che comprime l'uretra e crea sintomi, danno funzionale vescicale ed ostruzione.
Le due patologie sono indipendenti nell'evoluzione e sempre coesistono se un paziente ha piu' di 50 anni e ha una diagnosi di adenocarcinoma.
L'intervento endoscopico con laser tende a vaporizzare e rimuovere il tessuto periuretrale adenomatoso non arrivando generalmente alla capsula dove e' presente il tumore o enuclea in blocco il tessuto di iperplasia prostatica (HoleP) andando molto vicino alla capsula prostatica dove c'e' la neoplasia.
Quindi, soprattutto nel secondo caso , un rischio, forse non elevato, ma non assente, di manipolazione del tumore esiste.
In realta' in alcuni casi il tumore prostatico dalla zona periferica arriva anche alla zona piu' centrale ed in questo caso anche una resezione classica o una vaporesezione laser potrebbe manipolare il tessuto tumorale.
Nel caso specifico parliamo di un adenocarcinoma prostatico a basso rischio Gleason 6 sottoposto a sorveglianza attiva.
Se e' necessario un intervento disostruttivo sulla concomitante iperplasia prostatica per evitare un danno progressivo funzionale della vescica, per i motivi esposti, consiglio sempre il apzinte di valutare un passaggio dalla sorveglianza attiva alla prostatectomia radicale, soprattutto se l'eta' e' inferiore a 65 anni. Se non necessario l'intervento disostruttivo, preferisco sempre proseguire con la terapia medica per IPB.
In altre parole, l'intervento disostruttivo si puo' fare, ma il rischio di andare a contatto con il tumore non e' zero e la possibilita' di eseguire un intervento radicale uscendo dalla sorveglianza attiva deve essere preso in considerazione e rappresenta un approccio chirurgico sicuramente piu' corretto da un punto di vista delle indicazioni oncologiche.
Un cordiale saluto
Professore Alessandro Sciarra
Professore prima fascia in urologia
Coordinatore gruppo multidisciplinare tumori della prostata
Chirurgia robotica
Università Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

Utente
Professore innanzitutto grazie per la risposta,
l'ultima biopsia ha rilevato adenocarcinoma in zona equatoriale anteriore dx microfocolaio >1mm grado 1 3+3.
L'intervento radicale vista l'indicazione per sorveglianza attiva mi crea timore per i danni funzionali che potrebbe dare e data la mia eta' (60) sono molto in ansia anche se l'aspettativa di vita supera tutto.
Cosa potrei fare oltre Xatral ormai da anni per controllare problemi urologici e cosa per accertare eventuale rischio urologico prima di decidere cosa fare.
Grazie
Cordiali saluti
l'ultima biopsia ha rilevato adenocarcinoma in zona equatoriale anteriore dx microfocolaio >1mm grado 1 3+3.
L'intervento radicale vista l'indicazione per sorveglianza attiva mi crea timore per i danni funzionali che potrebbe dare e data la mia eta' (60) sono molto in ansia anche se l'aspettativa di vita supera tutto.
Cosa potrei fare oltre Xatral ormai da anni per controllare problemi urologici e cosa per accertare eventuale rischio urologico prima di decidere cosa fare.
Grazie
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 202 visite dal 25/02/2025.
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