Valori psa alto e psa free basso e prostatite
Buongiorno ho 57 anni, sono alto 176 cm e peso 79 kg; da inizio gennaio ho iniziato a soffrire di bruciore, aumento di frequenza e difficoltà nella mizione per i quali ho preso una dose di Monuril.
Dopo qualche giorno, a seguito di un episodio di sangue nelle urine e di episodi di febbricola, il medico di base mi ha prescritto un urgente esame delle urine la cui urocoltura ha dato esito >1mln UFC/mL per Escherichia Coli, Hb-perossidasi 0, 03 ed esterasi leucocitaria 250.
Mi è stato prescritto 5gg di Cefixime.
La situazione è migliorata solo superficialmente.
A fine mese, dopo il ciclo di antibiotico, eseguivo Eco addominale che evidenziava "ingrandimento della prostata (diametro T 46, AP 34, L 36 mm) con adenomioma (diametro 20 mm) che non impronta significativamente il collo vescicale".
In una precedente ecografia, dovuta ad un episodio simile le dimensioni erano 38x38x40mm mentre l'adenomioma già presente era di 19mm.
Rassicurato, ma infastidito dal persistere di qualche disturbo (in particolare odore forte e sgradevole dell'urina), ho eseguito recentemente i prescritti esami ematochimici e di nuovo delle urine.
Il nuovo esame delle urine ha rilevato >100 leucociti/campo (prima erano 15-50), e l'urocoltura ha confermato Escherichia coli con carica batterica >100.000 UFC/mL.
L'esame del sangue ha rilevato: PSA 9.45 ng/mL; il PSA free 0.280 ng/mL e il rapporto PSAfree/PSA 2.96%, risultati che mi hanno agitato e messo in allarme.
Altri parametri non a norma: PDW: 9.4 MPV: 8.9 e P-LCR (% grandi piastrine) 16.1.
Sono molto preoccupato.
Grazie.
Dopo qualche giorno, a seguito di un episodio di sangue nelle urine e di episodi di febbricola, il medico di base mi ha prescritto un urgente esame delle urine la cui urocoltura ha dato esito >1mln UFC/mL per Escherichia Coli, Hb-perossidasi 0, 03 ed esterasi leucocitaria 250.
Mi è stato prescritto 5gg di Cefixime.
La situazione è migliorata solo superficialmente.
A fine mese, dopo il ciclo di antibiotico, eseguivo Eco addominale che evidenziava "ingrandimento della prostata (diametro T 46, AP 34, L 36 mm) con adenomioma (diametro 20 mm) che non impronta significativamente il collo vescicale".
In una precedente ecografia, dovuta ad un episodio simile le dimensioni erano 38x38x40mm mentre l'adenomioma già presente era di 19mm.
Rassicurato, ma infastidito dal persistere di qualche disturbo (in particolare odore forte e sgradevole dell'urina), ho eseguito recentemente i prescritti esami ematochimici e di nuovo delle urine.
Il nuovo esame delle urine ha rilevato >100 leucociti/campo (prima erano 15-50), e l'urocoltura ha confermato Escherichia coli con carica batterica >100.000 UFC/mL.
L'esame del sangue ha rilevato: PSA 9.45 ng/mL; il PSA free 0.280 ng/mL e il rapporto PSAfree/PSA 2.96%, risultati che mi hanno agitato e messo in allarme.
Altri parametri non a norma: PDW: 9.4 MPV: 8.9 e P-LCR (% grandi piastrine) 16.1.
Sono molto preoccupato.
Grazie.
Il PSA è un marcatore specifico di malessere della prostata, ma purtroppo non è in grado di differenziare con sicurezza tra le varie patologie possibili, benigne e non benigne. L’esordio e l’evolversi della situazione che ci descrive porta certamente a pensare ad una situazione infiammatoria-infettiva, che può portare a screzi del PSA ancora più vistosi del suo. Immaginiamo che ora le sarà consigliata un ulteriore terapia antibiotica ed anti-infiammatoria, il PSA sarà ovviamente da ricontrollare, ma non prima di un paio di mesi. Si dovrebbe rilevare una riduzione significativa, se non sarà si prenderanno altri provvedimenti. Le infezioni da Coli nel maschio non sono così comuni e fanno sospettare la presenza di disturbi intestinali, sia per funzione che per alterazione dell’equilibrio della flora batterica locale (microbiòta). A questo aspetto bisognerà prestare molta attenzione, altrimenti le possibilità di recidiva sono molto elevate.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Buongiorno,
ad una eta' superiore ai 50 anni, la presenza di infezioni ricorrenti delle vie urinarie, e' spesso legata ad un aumento delle dimensioni della prostata, ipertrofia prostatica, causa di un incompleto svuotamento della vescica che facilita le infezioni.
Le infezioni ppiu' comuni sono quelle da Escherichia coli, quindi da germi normalmente presenti nel nostro intestino e facilmente colonizzabili in vescica.
Le terapie antibiotiche non risolvono mai queste infezioni se non momentaneamente, e ripetendo antibiotici per lungo periodo si rischia solo di causa resistenza batterica.
Quello che bisogna fare e':
- migliorare lo svuotamento vescicale portando il flusso a normalita' senza residuo postminzionale di urine da verificare a uroflussometria con ecografia. Utilizzo di alfa litici o anche la necessita' di una chirurgia endoscopica disostruttiva puo' esser richiesta
- migliorare la situazione intestinale attraverso una dieta corretta, un alvo intestinale regolare e con apporto idrico importante e costante.
L'aumento del PSA totale in queste condizioni puo' essere legato a queste infezioni ,ma e' buona regola sempre escludere la sovrapposizione di una neoplasia prostatica che pur non avendo nessuna relazione con sintomi ed infezioni, puo' concomitare e concorrere ad aumento del PSA
E' quindi consigliabile sempre eseguire una RM multiparametrica della prostata, esame radiologico raccomandato a sostituzione dell'ecografia, in grado di distnguere un sospetto neoplastico da infiammazione o infezione.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
ad una eta' superiore ai 50 anni, la presenza di infezioni ricorrenti delle vie urinarie, e' spesso legata ad un aumento delle dimensioni della prostata, ipertrofia prostatica, causa di un incompleto svuotamento della vescica che facilita le infezioni.
Le infezioni ppiu' comuni sono quelle da Escherichia coli, quindi da germi normalmente presenti nel nostro intestino e facilmente colonizzabili in vescica.
Le terapie antibiotiche non risolvono mai queste infezioni se non momentaneamente, e ripetendo antibiotici per lungo periodo si rischia solo di causa resistenza batterica.
Quello che bisogna fare e':
- migliorare lo svuotamento vescicale portando il flusso a normalita' senza residuo postminzionale di urine da verificare a uroflussometria con ecografia. Utilizzo di alfa litici o anche la necessita' di una chirurgia endoscopica disostruttiva puo' esser richiesta
- migliorare la situazione intestinale attraverso una dieta corretta, un alvo intestinale regolare e con apporto idrico importante e costante.
L'aumento del PSA totale in queste condizioni puo' essere legato a queste infezioni ,ma e' buona regola sempre escludere la sovrapposizione di una neoplasia prostatica che pur non avendo nessuna relazione con sintomi ed infezioni, puo' concomitare e concorrere ad aumento del PSA
E' quindi consigliabile sempre eseguire una RM multiparametrica della prostata, esame radiologico raccomandato a sostituzione dell'ecografia, in grado di distnguere un sospetto neoplastico da infiammazione o infezione.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 200 visite dal 24/02/2025.
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