Ecografia apparato urinario

16.02.25

ESAME ECOTOMOGRAFICO ED ECO-COLOR Doppler
RENI in sede in clinostatismo, nella norma per dimensioni, spessore parenchimale e differenziazione cortico-midollare; non segni di littiasi né ectasia delle vie escretrici calico-pieliche bilateralmente.
A carico del rene di destra 2 cisti parapieliche rispettivamente di 20mm e 12mm ed una polare inferiore a 25mm.

VESCICA distesa, iniziali aspetti di ipertrofia del destrusore; nel fondo vescicale presenza di 2 formazioni mobili iperecogene non generanti cono d'ombra.
PROSTATA di volume aumentato (47cc) ecostrottura disomogenea per la presenza centralmente di nodulo di ipertrofia e per la presenza di lesioni sclerocalcifiche.

RPM 36cc
I DIDIMI si presentano volumi nei limiti della norma.
All'eco-Color si apprezza in entrambi i didimi una regolare vascolarizzazione parenchimale.

A carico del didimo di destra formazione cistica semplice di 8mm.

CONCLUSIONI: adenomite e calcolosi vescicale versus presenza di coaguli ematici sul fondo vescicale.
Potreste darmi un parere al riguardo?

Dr. Paolo Piana Urologo 47.1k 2k

L'ecografia evidenzia sostanzialmente una prostata discretamente ingrossata che verosimilmente induce una ostruzione dello scarico, poiché la vescica è ispessita per lo sforzo necassario ad ottenere una minzione accettabile, Questo è da correlare con la presenza di disturbi di cui lei non ci riferisce. All'interno della vescica si rilevano due formazioni solide, che potrbbero essere calcoli o coaguli di sangue. Entrambe le possibilità sono verosimili, con una certa prevalenza della prima, d'ogni modo, prima di prendere altri provvedimenti consiglieremmo di ripetere l'ecografia tra un mese, Se si trattasse di coaguli, con il tempo l'aspetto dovrebbe modificarsi od addirittura potrebbero scomparire.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente

Grazie dottor Piana. Nel caso i coaguli non venissero espulsi devono essere aspirati col cistoscopio? Stesso discorso nel caso fossero calcoli? Oppure gli specialisti possono decidere di lasciare in vescica coaguli o calcoli in modo che si risolvano spontaneamente? Nel frattempo seguo il suo consiglio e prenoto una ecografia da fare a metà marzo.

Dr. Paolo Piana Urologo 47.1k 2k

I coaguli di piccole e medie dimensioni vanno comunque incontro a progressivo degrado ed emissione spontanea. Non così per i calcoli, che devono essere necessariamente frammentati ed asportati con un intervento endoscopico. C’è da dire che la presenza di calcoli in vescica denota comunque la presenza di una cospicua ostruzione che, oltre a giustificare disturbi urinari, rende molto probabile che altri calcoli si presentino nel tempo. Per questo motivo, è opportuni valutare se vi siano fi da subito indicazioni all’intervento disostruttivo. Questo diventa ovviamente indispensabile alla eventuale recidiva di calcolosi vescicale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente

Buongiorno. Ho eseguito ecografia vescicale di controllo.
L'esplorazione prostatica mostra una netta riduzione di consistenza, ma solo a carico del lobo sinistro.
Al controllo ecografico si rileva la presenza (già nota) di due formazioni centimetriche di cui una apparentemente mobile.
Le formazioni alla visita precedente erano più numerose, facendo pensare alla precedente contemporanea presenza di coaguli verosimilmente espulsi.
Potete darmi un parere al riguardo?
Grazie

Dr. Paolo Piana Urologo 47.1k 2k

In questa vescica andremmo a dare un’occhiata con una cistoscopìa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente

Grazie Dott. Piana. Le farò sapere sull'esito. Buona giornata

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