Problemi ad urinare la notte/primo mattino dopo 2 interventi alla prostata

Buongiorno
A novembre dello scorso anno ho subito un intervento di riduzione prostatica (TURP) a causa di una IPB, dopo l'intervento, il dottore che mi ha operato mi disse che mi è stata fatta anche una uretrotomia perché si era formata una stenosi a causa di una TUIP (intervento conservativo per preservare la eiaculazione) che ho fatto 10 anni prima di questo intervento.
Sembrava tutto ok e, a parte il sanguinamento (cosa normalissima) che ho avuto per un paio di settimane il flusso era a dir poco esagerato.
Dalla terza settimana dall'intervento il flusso si è ridotto sensibilmente, sono andato quindi dall'urologo che mi ha operato e mi fece fare una flussimetria.
Dai risultati il dottore dedusse che si era formata una stenosi uretrale e la settimana successiva mi inserì un catetere da portare per 24 Ore per dilatare l'uretra.

Quando tolsi il catetere il flusso era ottimo ma durò circa una settimana e ritornai ad avere un flusso debole come se non mi fossi mai operato.
La cosa si aggravo in maniera preoccupante dopo aver avuto un rapporto con mia moglie.
Il flusso si era talmente ridotto che l'urina usciva a gocce e non riuscivo a migliorare neanche sforzandomi.
Il dottore quindi decise di rioperarmi a gennaio 2025 facendomi fare dal medico curante una ricetta con scritto ''URETROTMIA ENDOSCOPICA'' dopo questo secondo intervento mi sono trovato a letto con un catetere e le sacche per i lavaggi vescicali.
Il dottore scese in stanza e mi disse che quando è entrato per fare questa uretrotomia ha trovato una situazione diversa da quella che aveva immaginato.
Nella pratica ha trovato una ostruzione del collo vescicale (disse che c'era una protuberanza) eseguendo quindi una cervicotomia endoscopica ed in più mi ha fatto una re-turp per una revisione della loggia prostatica.
Il dottore mi fece la premessa che la mia uretra presentava una deviazione (disse tipo come un sifone) e che questo non mi avrebbe permesso di avere un flusso "da gara"
a 15 giorni da questo secondo intervento il flusso era nuovamente esagerato con un una forza notevole, a 25 giorni il flusso mi sembra che sia leggermente diminuito ma comunque importante premetto però che per avere un getto soddisfacente devo avere una impellenza forte.
Se ho uno stimolo normale il flusso si riduce (non come prima ma comunque non è forte).
Inoltre io soffro di insonnia e alle 04.00 mi sveglio sempre e mi alzo per fare pipì e devo leggermente sforzarmi per far uscire l'urina con un etto debole, stessa cosa con la prima urina del mattino.

Volevo sapere se devo preoccuparmi (sono terrorizzato che possa ritornare alla situazione descritta dopo il primo intervento) o se è una cosa normale.
ho paura anche di fare rapporti con mia moglie per la paura di bloccarmi nuovamente.

Grazie
Dr. Paolo Piana Urologo 46.3k 1.9k
La stabilizzazione definitiva di tutti gli interventi disostruttuvi endoscopici necessita di non meno di 40 giorni. Noi a distanza non possiamo aver idea di cosa abbia rilevato internamente il Collega e soprattutto di quanto lo abbia spinto a dover reintervenire sulla loggia prostatica a così breve distanza di tempo dal precedente intervento. D'ogni modo, ci pare che per ora le cose stiano andando bene e che lei sia in grado di riprendere la sua vita normale senza eccessive preoccupazioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Grazie Dottore
Cercherò di preoccuparmi di meno ma purtroppo sono stato traumatizzato perché pensavo di aver risolto con il primo intervento a novembre mentre invece ne sono uscito che urinavo peggio di prima. Comunque il 13FEB ho l'incontro con il dottore che ha operato per fare il punto della situazione. Se le fa piacere le darò aggiornamenti
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Buongiorno Dott. Piana
Volevo informarla che ieri ho avuto un rapporto con mia moglie e come già ero a conoscenza ho avuto una eiaculazione retrograda ma ho notato che una piccola parte del liquido seminale è uscito dal pene. Volevo sapere se questa condizione è normale o se devo preoccuparmi ed esporre il problema al mio urologo che mi ha operato ?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 46.3k 1.9k
Se l’eiaculazione retrograda è un fatto prevedibile, quanto questa possa essere completa od incompleta non si può sapere, poiché questo dipende dalla variabilità della geometria interna del collo della vescica dopo la disostruzione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Grazie Dottore
Le darò eventualmente aggiornamenti
buona giornata
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Buongiorno dott. Piana
Ieri ho fatto la visita di controllo dall'urologo che mi ha operato, il risultato della biopsia ha dato esito negativo, sul referto c'è scritto iperplasia prostatica adenomiomatosa con flogosi cronica attiva.
Dato che ho un fastidio nella zona perianale che avverto anche nell'uretra il dottore mi ha dato delle supposte da prendere la sera per 15gg (REDUCEFAST ACT) in quanto sostiene che c'è una prostatite assicurandomi inoltre che il flusso urinario dovrebbe leggermente migliorare. Il fatto è che dopo le prime 2 settimane dal secondo intervento il flusso urinario è leggermente diminuito di settimana in settimana.
Sinceramente non so come comportarmi, secondo lei devo valutare l'opzione di sentire un altro parere ?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 46.3k 1.9k
Prima di sentire altri pareri sarebbe il caso quantomeno di eseguire una flussometria minzionale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Buongiorno Dottore
Volevo informarla che il flusso si è regolarizzato (non è più ulteriormente diminuito) quindi mi sento relativamente tranquillo, il 15 marzo ho la flussometria per valutare se tutto procede bene.
L'unica cosa che noto è che la mattina il flusso è debole (diciamo che capita le prime 2 volte che vado al bagno) dopodiché il flusso diventa accettabile , la stessa problematica l'ho rilevata dopo un rapporto sessuale. Volevo sapere se questa condizione sia normale o se merita degli approfondimenti
la ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 46.3k 1.9k
Diremmo che si sia giunti ad un compromesso accettabile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Buongiorno Dottore
Purtroppo, con il passare dei giorni, il flusso si è notevolmente ridotto, sono andato da un altro urologo per avere un'altra opinione. Questo dottore, dopo una visita accurata, mi ha detto che purtroppo sono un caso non comune, in pratica tendo a sviluppare del tessuto fibrotico nell'area dove sono stato operato (ecografia alla mano) generando cicatrici con cheloidi, mi ha inoltre detto che non è utile rioperare per la terza volta ma sarebbe il caso di mettere uno stent prostatico per almeno 3 anni in modo che il tessuto cicatriziale si appiattisca e si risolve definitivamente il problema.
Oltre ad essere disastrosamente giù di morale sono molto combattuto sul da farsi.
Vorrei sapere quali sono i benefici di questo intervento ed in particolar modo i Rischi

spero in un suo feedback
Grazie
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Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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