Soffro da circa due anni di infezioni urinarie e vaginali. avrei bisogno di pareri
Salve dottori, avrei bisogno di un vostro parere per la mia situazione.
Da due anni soffro di un bruciore che mi piega in due.
Ho effettuato varie analisi delle urine risultate positive a Escherichia coli, sempre trattato con antibiotici diversi, fra cui Ciproxin, Monuril, Nitrofurantoina e altri, e non ho mai risolto niente.
L'ultimo antibiotico preso, Bactrim, mi ha causato una reazione allergica così forte che ho deciso di smettere di assumerne per un po'.
Ho effettuato anche un tampone vaginale risultato positivo ad ureaplasma parvum e una visita urologica con tampone uretrale risultato positivo a un altro batterio, di cui non ricordo il nome; in ogni caso, entrambi trattati con antibiotici.
Per gli ultimi sette mesi ho assunto regolarmente fermenti lattici e una compressa di D-mannosio alla sera.
Ho utilizzato anche varie creme vaginali come il Meclon ecc.
con lavande e ovuli vaginali... ma niente mi ha aiutato.
Ho avuto negli ultimi mesi, dolore e bruciore durante la minzione ogni singolo giorno, e un'urgenza frequente che a volte, con mia amara vergogna, mi ha portata all'incontinenza.
Ho avuto a volte anche una sensazione di prurito nel basso ventre e mi accompagna da anni un dolore al fianco sinistro, ho fatto anche varie ecografie dove però i miei reni risultano apposto e la mia vescica si svuota completamente, nonostante io senta sempre di non svuotarla mai del tutto.
Ho anche iniziato a evitare rapporti con il mio ragazzo perché il bruciore è diventato insostenibile, visto che, prima e dopo il rapporto, cerco di urinare, dando così vita al solito bruciore.
Di recente ho provato, dopo un mese di stop, ad avere di nuovo un rapporto con il mio ragazzo.
Ho però avuto una perdita di sangue eccessiva, come se fossi al primo giorno del ciclo, e questo mi ha davvero preoccupata.
Non ho idea di quale sia stata la causa, visto che non mi è mai successa una cosa simile.
Tre giorni fa ho deciso di ripetere gli esami delle urine, che purtroppo hanno nuovamente evidenziato la presenza di Escherichia coli con una carica batterica elevata, pari a 1.000.
000 UFC/ml.
Ho inviato i risultati al mio medico, il quale mi ha prescritto nuovamente ciproxin, ma solo per tre giorni, periodo che mi è sembrato un po' breve visto l'alta carica batterica.
Oggi avevo una visita ginecologica e ho preferito rimandare l'assunzione del ciproxin per sentire un altro parere.
La ginecologa mi ha suggerito un ciclo di ciproxin di circa sette giorni, e ora non so a chi affidarmi.
In ogni caso, questa terapia mi ha sempre dato sollievo per qualche giorno, ma il fastidio, purtroppo, tornava dopo un paio di settimane.
Mi ha anche detto che secondo lei ho una forte vaginite e dovrei procedere, dopo aver curato l'Escherichia coli, con un tampone vaginale.
Vado avanti con questa situazione da molto tempo e sono davvero esausta... secondo voi cosa dovrei fare?
E per quanto tempo mi consigliate di assumere ciproxin?
Vi ringrazio in anticipo per la pazienza di leggere tutto il mio caso.
Da due anni soffro di un bruciore che mi piega in due.
Ho effettuato varie analisi delle urine risultate positive a Escherichia coli, sempre trattato con antibiotici diversi, fra cui Ciproxin, Monuril, Nitrofurantoina e altri, e non ho mai risolto niente.
L'ultimo antibiotico preso, Bactrim, mi ha causato una reazione allergica così forte che ho deciso di smettere di assumerne per un po'.
Ho effettuato anche un tampone vaginale risultato positivo ad ureaplasma parvum e una visita urologica con tampone uretrale risultato positivo a un altro batterio, di cui non ricordo il nome; in ogni caso, entrambi trattati con antibiotici.
Per gli ultimi sette mesi ho assunto regolarmente fermenti lattici e una compressa di D-mannosio alla sera.
Ho utilizzato anche varie creme vaginali come il Meclon ecc.
con lavande e ovuli vaginali... ma niente mi ha aiutato.
Ho avuto negli ultimi mesi, dolore e bruciore durante la minzione ogni singolo giorno, e un'urgenza frequente che a volte, con mia amara vergogna, mi ha portata all'incontinenza.
Ho avuto a volte anche una sensazione di prurito nel basso ventre e mi accompagna da anni un dolore al fianco sinistro, ho fatto anche varie ecografie dove però i miei reni risultano apposto e la mia vescica si svuota completamente, nonostante io senta sempre di non svuotarla mai del tutto.
Ho anche iniziato a evitare rapporti con il mio ragazzo perché il bruciore è diventato insostenibile, visto che, prima e dopo il rapporto, cerco di urinare, dando così vita al solito bruciore.
Di recente ho provato, dopo un mese di stop, ad avere di nuovo un rapporto con il mio ragazzo.
Ho però avuto una perdita di sangue eccessiva, come se fossi al primo giorno del ciclo, e questo mi ha davvero preoccupata.
Non ho idea di quale sia stata la causa, visto che non mi è mai successa una cosa simile.
Tre giorni fa ho deciso di ripetere gli esami delle urine, che purtroppo hanno nuovamente evidenziato la presenza di Escherichia coli con una carica batterica elevata, pari a 1.000.
000 UFC/ml.
Ho inviato i risultati al mio medico, il quale mi ha prescritto nuovamente ciproxin, ma solo per tre giorni, periodo che mi è sembrato un po' breve visto l'alta carica batterica.
Oggi avevo una visita ginecologica e ho preferito rimandare l'assunzione del ciproxin per sentire un altro parere.
La ginecologa mi ha suggerito un ciclo di ciproxin di circa sette giorni, e ora non so a chi affidarmi.
In ogni caso, questa terapia mi ha sempre dato sollievo per qualche giorno, ma il fastidio, purtroppo, tornava dopo un paio di settimane.
Mi ha anche detto che secondo lei ho una forte vaginite e dovrei procedere, dopo aver curato l'Escherichia coli, con un tampone vaginale.
Vado avanti con questa situazione da molto tempo e sono davvero esausta... secondo voi cosa dovrei fare?
E per quanto tempo mi consigliate di assumere ciproxin?
Vi ringrazio in anticipo per la pazienza di leggere tutto il mio caso.
Lei è evidentemente vittima di un dissennato eccesso di terapia antibiotica. I batteri coinvolti nelle sue infezioni sono chiaramente di origine intestinale ed è lì che vanno concentrate le attenzioni, altrimenti tutte le terapie urologiche sono destinate ad essere vane. Non solo, ma il reiterato utilizzo di antibiotici ad ogni piè sospinto altro non fa se non alterare ulteriormente il già precario equilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta), selezionando batteri sempre più resistenti ed aggressivi. Le consigliamo di sentire il parere di un gastro-emterologo ed, ancor più importante, di un buon dietologo/nutrizionista, poiché l'alimentazione è quasi sempre la componente più importante.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
La ringrazio per la risposta, dottore.
Ma al momento mi consiglia l'assunzione di Ciproxin? Considerando l'intensità del bruciore, divenuto insostenibile al punto da causare due episodi di incontinenza in una giornata, io non intravedo altre soluzioni..
In caso affermativo, mi consiglia di ripetere il ciclo antibiotico per prevenire eventuali recidive?
Ma al momento mi consiglia l'assunzione di Ciproxin? Considerando l'intensità del bruciore, divenuto insostenibile al punto da causare due episodi di incontinenza in una giornata, io non intravedo altre soluzioni..
In caso affermativo, mi consiglia di ripetere il ciclo antibiotico per prevenire eventuali recidive?
Noi a distanza non possiamo prescrivere terapie con riferimento al caso specifico. D’lgni modo, se la situazione pare così grave, anche se non c’è febbre, si può pensare ad utilizzare un antibiotico attivo secondo antibiogramma. Se possibile è meglio non utilizzare un chinolonico (es., ciprofloxacina) per i suoi effetti collaterali, ma una alternativa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 419 visite dal 24/01/2025.
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