Test di Stamey in quadro di prostatite cronica
Gentili Dottori,
circa quattro mesi fa, conseguentemente ad un rapporto sessuale non protetto e senza raggiungimento dell’orgasmo, ho iniziato a soffrire di dolore a livello prostatico.
Il primo urologo consultato, mi prescrisse subito una settimana di terapia antibiotica con Bactrim.
Successivamente, un secondo urologo mi indicó di eseguire urinocoltura e spermiocoltura, inclusa ricerca di micoplasma, ureaplasma e clamidia; entrambi gli esami, ripetuti anche a distanza di tempo, hanno dato risultati negativi.
Il primo urologo, in occasione della prima visita, mi aveva indicato che, qualora il problema non si fosse risolto, avrei potuto eseguire un test di Meares-Stamey.
Tuttavia, il secondo urologo, alla luce degli esiti negativi delle colture da lui ordinati, ha ritenuto superfluo procedere con tale esame.
Dato che i fastidi persistono, anche se di tenore più lieve e principalmente successivi ad eaiculazioni occasionalmente ravvicinate (es 1 al giorno), vi chiedo se potesse essere comunque utile effettuare il test di Meares-Stamey e se, in tal caso, vi sia la possibilità che questo rilevi eventuali infezioni prostatiche non emerse con l’esame colturale dello sperma/urine.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
circa quattro mesi fa, conseguentemente ad un rapporto sessuale non protetto e senza raggiungimento dell’orgasmo, ho iniziato a soffrire di dolore a livello prostatico.
Il primo urologo consultato, mi prescrisse subito una settimana di terapia antibiotica con Bactrim.
Successivamente, un secondo urologo mi indicó di eseguire urinocoltura e spermiocoltura, inclusa ricerca di micoplasma, ureaplasma e clamidia; entrambi gli esami, ripetuti anche a distanza di tempo, hanno dato risultati negativi.
Il primo urologo, in occasione della prima visita, mi aveva indicato che, qualora il problema non si fosse risolto, avrei potuto eseguire un test di Meares-Stamey.
Tuttavia, il secondo urologo, alla luce degli esiti negativi delle colture da lui ordinati, ha ritenuto superfluo procedere con tale esame.
Dato che i fastidi persistono, anche se di tenore più lieve e principalmente successivi ad eaiculazioni occasionalmente ravvicinate (es 1 al giorno), vi chiedo se potesse essere comunque utile effettuare il test di Meares-Stamey e se, in tal caso, vi sia la possibilità che questo rilevi eventuali infezioni prostatiche non emerse con l’esame colturale dello sperma/urine.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
Dr. Paolo Piana
Urologo
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Il test di Meares - Stamey per essere utile deve potersi completare anche con la raccolta della secrezione evocata con il massaggio prostatico. Questo avviene solo in una parte dei casi ed è abbastaza prevedibile in base ai segni e sintomi che lei presenta ed agli eventuali risultati di esami precedenti. Da quanto ci scrive, non ci pare che vi siano questi persupposti. L'esame si può fare comunque, ma se vi fosse un risultato positivo, questo dovrebbe essere valutato con buon senso e non preso unicamente come pretesto per instaurare l'ennesima terapia antibiotica. Buona parte delle prostatiti non hanno, oppure non hanno più una causa batterica precisa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 397 visite dal 11/01/2025.
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