Prostatite svanisce di notte (ed in piedi)

Salve, da circa un mese sento del fastidio, come un lieve bruciore costante, lungo l'uretra soprattutto nella parte basale sotto lo scroto (mano a mano che salgo verso il glande il sintomo si affievolisce).
Ciò si accompagna ad un leggero senso di mancato svuotamento delle urine, aumento della minzione (correlato però anche ad un netto aumento di assunzione di acqua da parte mia) e senso di "pesantezza" nella parte perineale.
All'esame esterno effettuato anche da un Urologo, il pene ed i testicoli sono regolari senza arrossamenti, dimensioni aumentate o perdite di alcun tipo.
Specifico inoltre che durante la minzione non provo alcun fastidio e cosi anche nell'eiaculazione ma la cosa che più mi lascia perplesso è che la mattina, quando mi sveglio, non sento quasi più questi sintomi che sembrano aumentare gradualmente durante la giornata.

Inizialmente mi sono rivolto al medico di base che mi ha prescritto due dosi di Monuril e successivamente, data l'inefficacia, 5 giorni di Tavanic.
Da questa terapia non ho ricevuto alcun giovamento.
Ho quindi effettuato Ecografia addominale dove mi è stata riscontrato un leggero aumento della prostata che sembrerebbe fisiologico.
Gli esami PSA risultano nella norma e l'esame delle urine non mostrano valori anomali di leucociti ed enzima leucocitario.
Ho fatto anche un'urinocoltura e spermiocoltura con antibiogramma e solo in quest'ultimo risultano modeste quantità di colonie di Enterococcus faecalis.
Test PCR clamidia negativo.

Non ho premesso che la settimana precedente all'insorgere dei sintomi è stata estremamente stressante, come mai credo nella mia vita.

Possibile che debba cercare altrove rispetto ad un'ipotesi di infezione, soprattutto per il fatto che i sintomi sono così incostanti durante la giornata e per il fatto che la minzione non è affatto dolorosa?
Anche le posizioni del corpo inducono più o meno fastidio, ad esempio la posizione seduta è critica, mentre quando sono in piedi la situazione migliora e di molto.
Tra le varie letture (cercando di non entrare in paranoia) leggo che la prostatite tipo 3 è abbastanza frequente e che ci possono essere anche infiammazioni di tipo nervoso che potrebbero scatenare una risposta organica compatibile.
E' possibile che debba cominciare ad indagare in questo senso?

Grazie a chiunque possa darmi un contributo per chiarire la situazione.
Dr. Paolo Piana Urologo 45.7k 1.9k
Prostatite tipo 3? :-)

La totale inefficacia degli antibiotici è ampiamente prevedibile e conferma il fatto che la causa del disturbo non è di tipo infettivo. Il legame evidente con posizione e movimento ci fa pensare ad una possibile contrattura dei muscoli del pavimento dell'addome (perinèo). La valutazione diretta è indispensabile, a doistanza non si può dire molto di più.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Grazie della risposta Dottore. Non ho capito se la mia era un ipotesi bislacca sul tipo di prostatite. :-)
Volevo chiederle in particolare, com’è possibile che la mattina mi sveglio asintomatico e durante il giorno peggioro costantemente?
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Dr. Paolo Piana Urologo 45.7k 1.9k
Le raccomandiamo di non avviare nuove richieste di consulto per situazioni già discusse del tutto recentemente, ma di inserire aggiornamenti od ulteriori domande sempre qui di seguito.

Il peggioramento del disturbo con il movimento e l'affaticamento, conferma il sospetto di interessamento neuro-muscolare. La attenta valutazione specialistica diretta resta comunque indispensabile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Salve Dottore, grazie ancora delle risposte.

Dovendo escludere ogni causa possibile ho effettuato anche dei test PCR dapprima su liquido seminale e, a distanza di 3 settimane, anche su Urina primo getto. Entrambe hanno dato esito negativo. Come già descritto, non ho mai avuto sintomi tipici legati ad infezioni uretrali quali arrossamento del meato, secrezioni e dolori uretrali minzionali o eiaculatori. Ciò tuttavia non mi esime dall'essere preoccupato per eventuali patologie paucosintomatiche, come qualcuno scrive in giro. Infatti quello che obiettivamente provo è una maggiore difficoltà nell'urinare ed un getto visibilmente più flebile oltre a non avere più erezioni mattutine e comunque meno vigorose; accanto a ciò nelle ultime settimane mi è apparso quello che è il sintomo più evidente e cioè pesantezza anale, come per la presenza di emorroidi di cui in effetti soffro con frequenza.

Volevo chiederle se almeno sotto il punto di vista infettivo, posso essere tranquillo a seguito delle analisi molecolari su DNA svolte o è il caso di effettuarne almeno una di conferma e nel caso, con queste tecniche è possibile che si presentino falsi positivi?
Grazie, di nuovo, per le risposte che saprà fornirmi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 45.7k 1.9k
Paucisintomatiche. Un aggettivo che è meglio lasciare nel gergo medico (!)

Diremmo che le cause infetttive siano state escluse con ragionevole certezza. L'infiammazone emorroidaria molto spesso si riflette sulla prostata, invece non accade mai il contrario. In quanto ci riferissce, vi sono comunque delle incongruenze da chiarire, pertanto, come le abbiamo già scritto, resta indispensabile una attenta valutazione specialistica diretta.

Paolo Piana
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Dott. Piana, intanto la ringrazio di nuovo per la prontezza delle risposte.
Il termine che ho utilizzato probabilmente non è adeguato e me ne scuso ma volevo solo dire che non ho sintomi evidenti di infiammazione dell'uretra ma sono terrorizzato tuttavia che possa esserci "qualcosa".
Poi le volevo dire che sono stato da due distinti urologi che, tuttavia, non mi hanno dato alcuna indicazione specifica anche a seguito di esame diretto della prostata la stessa risultava parenchimatosa e non dolente (anche se al secondo controllo la visita mi ha fatto male). Il primo specialista alla fine mi ha detto semplicemente che "devo abituarmi a conviverci", il secondo ha detto che "non si tratta di uretrite e forse nemmeno di prostatite" ed entrambe mi hanno comunque indicato degli integratori.
Non trovando una causa diretta, è sorto il timore, da parte mia, che ci fosse un'infezione e conseguentemente i due test genetici. Dato che l'esito del secondo test (quello sulle urine di primo mitto) le ho ottenute proprio ieri, volevo sapere se posso considerarle definitive e liberarmi da questo pensiero per me terrificante o nel caso effettuare un terzo test PCR. Possibile che ci sia stato un falso negativo in questa metodica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 45.7k 1.9k
Prima di tutto, stia tranquillo.

Paolo Piana
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Capisce che non è così semplice. Insomma lei ritiene che la metodica PCR utilizzata con primo mitto sia decisiva o possa esserci qualche errore e giustificare un ulteriore accertamento? Lei mi parla di incongruenze, potrebbe chiarirmi un poco questo aspetto? La ringrazio molto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 45.7k 1.9k
Ad esempio, lei ha esordito esprimendo delle considerazioni sul fatto che i disturbi fossero legati a posizione e movimento e più avanti si concentra invece su una fantomatica uretrite. Cosa è dunque che le dà veramente più fastidio?

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Il fastidio maggiore è posto nella zona anale/perineale soprattutto quando sono seduto, fermo restando che il mitto di urina rimane incostante e debole con difficoltà ad iniziare la minzione ed inoltre ho urine schiumose e solo la sensazione di sgocciolamento che in realtà non c'è (questi dettagli forse non li avevo mai scritti). A livello di uretra nessun fastidio significativo fin dall'inizio. Sarà paranoia ma ho cominciato a pensare ai vari tipi di infezione e di qui l'adozione dei test PCR. Secondo lei gli esiti negativi di tali test possono essere ritenuti esaustivi? In questo momento sto dando la priorità a questa questione che coinvolge aspetti emotivi non da poco.
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Dr. Paolo Piana Urologo 45.7k 1.9k
Esaustivi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Grazie infinite Dottore.
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