Psa aumentato dopo prostatectomia radicale
A Marzo 2022 ho subito un intervento di prostatectomia radicale.
I valori di psa rilevati nei mesi post intervento sono stati sempre di 0.03 fino a sei mesi fa in cui è stato riscontrato 0.06.
Tre giorni fa ho rifatto l'esame come da routine trascorsi i sei mesi dall'ultimo controllo ed il valore è salito significativamente a 0.33
Sinceramente questo aumento così rapido in così poco tempo mi preoccupa un pò, come mi consigliate di procedere?
Può essere sicuramente una recidiva avendo rilevato un valore di 0.33 e quindi oltre il limite soglia di 0.2?
Grazie mille di nuovo a chi mi darà un consiglio.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Dopo una prostatectomia radicale per neoplasia della prostata il valore delle PSA deve rimanere costantemente al di sotto di 0,2. Generalmente troviamo valori a doppio 0 dopo la virgola. La risalita delle PSA totale al di sopra di 0,2 se confermata ad un secondo prelievo è sempre segno di recidiva e di progressione della neoplasia prostata. Avendo rimosso completamente la ghiandola prostatica non possono essere presenti fattori confondenti quali infiammazione o iperplasia benigna. Si parla di recidiva biochimica e bisogna procedere ad una radioterapia esterna della loggia prostatica prima che il valore raggiunga e superi 0,4. Questo perché per un aumento del PSA tra 0,2 e 0,4 È probabile che la recidiva sia minima e ancora localizzata nella regione della pelvi e una radioterapia può dare ottimi risultati. Se erroneamente. Si attende e di valori superano 0,4 è più probabile che le cellule neoplastiche persistenti abbiano avuto tempo di allontanarsi Dalla loggia prostatica attraverso vasi linfatici ed ematici rendendo inefficace la radioterapia.
È inoltre utile eseguire quanto prima una PET TC con PSMA per verificare se si evidenziano localizzazioni di recidiva locali o a distanza da trattare con terapia sistemica, ma anche con una pet perfettamente negativa bisogna procedere alla radioterapia.
Un cordiale saluto
Professore Alessandro Sciarra
Professore prima fascia in urologia
Coordinatore gruppo multidisciplinare tumori della prostata
Chirurgia robotica
Università Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

Grazie mille Dr. Sciarra per la completa e precisa risposta e consiglio che mi ha lasciato. Provvederò da subito a contattare il Professore che mi ha operato e seguito per dar seguito ad un percorso.
Lascio inoltre giustamente i9 dettagli avuti dopo l'operazione in merito al tipo e grado di neoplasia.
Specifico che prima dell'operazione il valore di PSA TOTALE era di 6,89 mente il PSA LIBERO 10,6.
Informazioni Cliniche:
Rialzo PSA, nodulo PIRADS 4.
Materiale in Esame:
A Prostata, Agobiopsie prostatiche transrettali ecoguidate :
- zona apicale lobo destro (2 frustoli agobioptici).
B Prostata, Agobiopsie prostatiche transrettali ecoguidate :
- zona media lobo destro (2 frustoli agobioptici).
C Prostata, Agobiopsie prostatiche transrettali ecoguidate:
- zona basale lobo destro (2 frustoli agobioptici).
D Prostata, Agobiopsie prostatiche transrettali ecoguidate :
- zona apicale lobo sinistro (2 frustoli agobioptici).
E Prostata, Agobiopsie prostatiche transrettali ecoguidate :
- zona media lobo sinistro (4 frustoli agobioptici).
F Prostata, Agobiopsie prostatiche transrettali ecoguidate :
- zona basale lobo sinistro (2 frustoli agobioptici).
G Prostata, Agobiopsie prostatiche transrettali ecoguidate:
- zona transizionale lobo destro (1 frustolo agobioptico).
H Prostata, Agobiopsie prostatiche transettali ecoguidate :
- zona transizionale lobo sinistro (1 frustolo agobioptico).
Descrizione Macroscopica:
A Frustolo agobioptico di cm 1,2 (A1) e di cm 1,7 (A2).
B Frustolo agobioptico di cm 1,2 (B1) e di cm 1,5 (B2).
C Frustolo agobioptico di cm 1,5 (C1) e di cm 1,2 (C2).
D Frustolo agobioptico di cm 1,7 (D1) e di cm 1,5 (D2).
E Frustolo agobioptico di cm 1,2 (E1), di cm 1,3 (E2) di cm 1,4 (E3) e di cm 1,2 (E4).
F Frustolo agobioptico di cm 1,3 (F1) e di cm 0,8 (F2).
G Frustolo agobioptico di cm 1,3 (G1).
H Frustolo agobioptico di cm 1,5 (H1).
DIAGNOSI:
A Microfocolaio di adenocarcinoma acinare, score 7 (3+4) di Gleason, Grade Group 2 sec. WHO 2016, in (Al) e microfocolaio di adenocarcinoma acinare, score 6 (3+3) di Gleason, Grade Group 1 sec. WHO 2016, in (A2).
B - C Adenocarcinoma prostatico di tipo acinare, score 7 (3+4) di Gleason, Grade Group 2 sec. WHO 2016, presente in modo discontinuo nel 20% del frustolo agobioptico in (B1), in modo continuo nel 70% del frustolo agobioptico in (B2), nel 50% in (C1) e nel 60% in (C2).
D -E-G frustolo prostatico agobioptico con atrofia ed iperplasia dil'epitelio otricolare; focolaio di proliferazione microacinare atipica (ASAP) in (D1 e E3).
F -H Adenocarcinoma acinare, score 6 (3+3) di Gleason, Grade Group 1 sec. WHO 2016, presente in meno de 10% del frustolo agobioptico in (F1) e nel 5% in (H1).
Frustolo prostatico agobioptico con atrofia ed iperplasia dell'epitelio otricolare in (F2).
Le indagini immunoistochimiche eseguite (p63) supportano la diagnosi.
I Valori Rilevati post intervento (AVVENUTO A MARZO 2022) sono variati da un minimo di 0.03 iniziale ad un 0.06 di sei mesi fa per poi alzarsi a 0.33 ad oggi.
Grazie mille di nuovo per il tempo che mi state dedicando ed i consigli dati.
Resto in attesa di eventuali ulteriori indicazioni da intraprendere se necessarie dopo le precisazioni di cui sopra.
Per ora è dunque consigliata l'esecuzione di una PET-PSMA total body.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

ho fatto l'esame PET-PSMA e mi è arrivato il referto, lo posto per sapere delle indicazioni/opinioni su come interpretarlo e procedere ora secondo Voi.
Vi ringrazio per il tempo e le risposte.
L'indagine PET-TC con 68Ga-PSMA-11, eseguita dalla teca cranica alle ginocchia, mostra la presenza di area focale di patologico iperaccumulo del radiofarmaco in corrispondenza di una adenopatia localizzata in sede iliaca esterna mediale destra (14x10mm; SUVmax 11.9). Tale reperto appare riferibile in prima ipotesi alla nota malattia eteroformativa.
Non si osservano altri reperti patologici fondatamente riferibili a lesioni della nota malattia eteroformativa.
Si apprezza la presenza di disomogenea alterazione densitometrica della parete posteriore del seno frontale che appare ispessita e si
estende lateralmente con tenue uptake del radiofarmaco.
Tale reperto appare di verosimile significato benigno.
Alle immagini TC native si documentano alcuni piccoli linfonodi subcentimetrici in sede latero-cervicale.
Ernia iatale.
Riduzione dei valori densitometrici del parenchima epatico nelle scansioni native ed iperdensità dei vasi intraepatici.
Non si evidenziano altri reperti di rilievo nei rimanenti distretti corporei indagati.
CONCLUSIONI
Quadro PET-TC indicativo per la presenza di singola adenopatia secondaria in sede iliaca esterna destra.
GRAZIE DI NUOVO
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
al rialzo del PSA totale oltre 0.20 ng/ml dopo prostatectomia radicale, la PET TC con PSMA ha rilevato un area di ipercaptazione su alcuni linfonodi regionali sede di progressione di malattia.
L'indicazione generalmente e' quella di una radioterapia esterna. La decisione da prendere e' se eseguire un aradioterapia cosiddetta stereotassica mirata solo sulla zona ipercaptante indicata dalla PET o eseguire una radioterapia estesa su tutta la pelvi a coprire sia l'area corrispondente alla loggia prostatica che l'area completa dei linfonodi iliaci ed otturaori regionalli bilateralmente ( anche se la captazione e' solo su linfonodi iliaci esterni destri).
La decisione va presa colelgialmente con radioterapisti ma io, in generale, sosterrei la seconda opzione con una radioterapia estesa.
Questo perche' la ipercaptazione alla PET sui linfonodi iliaci esterni destri mostra che li le cellule neoplastiche sono particolarmente concentrate cosi'da essere percepibili alla PET. Ma per essere arrivati in quella sede vuol di re che le cellule neoplastiche rimaste dopo intervento, dalla regione della loggia prostatica sono entrati nella circolazione linfatica e probabilmente un numero inferiore di cellule non percepibili alla PET e' comunque presente in altre sedi linfatiche e nella loggia prostatica.
Spesso vediamo in soggetti che eseguono una radioterapia mirata e limitata, una iniziale riduzione del PSA ma un nuovo aumento a breve tempo con nuove PET positive in altre sedi linfonodali.
Per questo motivo puo' essere utile agire con una radioterapia esterna piu' estesa alla pelvi e non mirata.
Un cordiale saluto
Professore Alessandro Sciarra
Professore prima fascia in urologia
Coordinatore gruppo multidisciplinare tumori della prostata
Chirurgia robotica
Università Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
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