10 mesi da circoncisione
Buongiorno, in data 01.03.
2024 sono stato sottoposto a circoncisione totale per fimosi parziale.
Tolti timori e paure per circa 6 mesi sono stato bene, non ho avuto problemi di sensibilità ed indossavo tranquillamente qualunque indumento, precisando che l'esito cicatriziale non era perfetto e risultato un po' esuberante, oltre alla presenza di un restringimento al di sotto della cicatrice che è andato via via peggiorando.
Nel settembre 2024, dopo 6 mesi dall'intervento, cambia qualcosa e la pelle comincia a sbordare maggiormente, divenendo fastidiosa al contatto con gli indumenti, tanto da cominciare ad usare alcune garze con le quali avvolgevo l'area cicatriziale.
Il ristringimento diventa più evidente sia a pene rilassato che in erezione.
Sento più pareri e alcuni dottori consigliano reintervento, mentre altri no.
La situazione si stabilizza inteso che il restringimento non aumenta e nemmeno l'esuberanza della pelle, sebbene presento gli esiti cicatriziali arrossati e la pelle del glande diviene più rugosa.
Infine negli ultimissimi tempi, cioè da circa 10 giorni, ho cominciato ad avere maggiore sensibilità prima alla punta del pene (proprio l'orifizio), dove sento dei piccolissimi bruciori come se mi fosse infilato un ago, e poi la sensibilità si estende anche al glande, che adesso devo ricoprire interamente con garza per evitare troppi fastidi.
I piccoli fastidi alla punta del pene si sono comunque affievoliti nell'arco di qualche giorno.
Nell'immediato mi sono sottoposto a visita dove mi è stato detto che non sembrano esserci problemi particolari, e dunque è rimasta inspiegata questa sensibilità acquisita.
Adesso che sta passando sempre più tempo comincio a soffrire mentalmente della situazione.
Cosa ne pensate?
È possibile sottoporsi a qualche esame che possa eventualmente riscontrare la causa di questi fastidi?
Ritenete che usare spesso garze possa peggiorare la situazione?
(Uso garze sterili in tessuto)
2024 sono stato sottoposto a circoncisione totale per fimosi parziale.
Tolti timori e paure per circa 6 mesi sono stato bene, non ho avuto problemi di sensibilità ed indossavo tranquillamente qualunque indumento, precisando che l'esito cicatriziale non era perfetto e risultato un po' esuberante, oltre alla presenza di un restringimento al di sotto della cicatrice che è andato via via peggiorando.
Nel settembre 2024, dopo 6 mesi dall'intervento, cambia qualcosa e la pelle comincia a sbordare maggiormente, divenendo fastidiosa al contatto con gli indumenti, tanto da cominciare ad usare alcune garze con le quali avvolgevo l'area cicatriziale.
Il ristringimento diventa più evidente sia a pene rilassato che in erezione.
Sento più pareri e alcuni dottori consigliano reintervento, mentre altri no.
La situazione si stabilizza inteso che il restringimento non aumenta e nemmeno l'esuberanza della pelle, sebbene presento gli esiti cicatriziali arrossati e la pelle del glande diviene più rugosa.
Infine negli ultimissimi tempi, cioè da circa 10 giorni, ho cominciato ad avere maggiore sensibilità prima alla punta del pene (proprio l'orifizio), dove sento dei piccolissimi bruciori come se mi fosse infilato un ago, e poi la sensibilità si estende anche al glande, che adesso devo ricoprire interamente con garza per evitare troppi fastidi.
I piccoli fastidi alla punta del pene si sono comunque affievoliti nell'arco di qualche giorno.
Nell'immediato mi sono sottoposto a visita dove mi è stato detto che non sembrano esserci problemi particolari, e dunque è rimasta inspiegata questa sensibilità acquisita.
Adesso che sta passando sempre più tempo comincio a soffrire mentalmente della situazione.
Cosa ne pensate?
È possibile sottoporsi a qualche esame che possa eventualmente riscontrare la causa di questi fastidi?
Ritenete che usare spesso garze possa peggiorare la situazione?
(Uso garze sterili in tessuto)
[#1]
Gentile lettore,
quello che ci racconta non sembra nulla di drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni post-chirurgiche molto particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile per noi formulare una risposta mirata e corretta da questa postazione.
Bisogna, a questo punto, eventualmente riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Un cordiale saluto.
quello che ci racconta non sembra nulla di drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni post-chirurgiche molto particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile per noi formulare una risposta mirata e corretta da questa postazione.
Bisogna, a questo punto, eventualmente riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3 visite dal 06/01/2025.
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