calcificazioni e adenoma della prostata, esami e delucidazione su di essi

Ho eseguito degli esami prescritti da un urologo di Roma, lui toccando la mia prostata tramite esame rettale sosteneva fosse un mio problema psicologico, quando dopo ecografia mi viene diagnosticato un piccolo ingrossamento della prostata e calcificazioni con fluido denso nella vescica, tutto ciò secondo l’urologo che ha eseguito gli esami, può essere scaturito da un’iniezione urinaria, nonostante la flussimetria sia risultata negativa.

I sintomi sono eiaculazione precoce (sento subito la prostata congestionata, come se arrivasse subito il momento di rilasciare lo sperma) erezioni difficoltose, anche se a volte al mattino mi sveglio con il classico alzabandiera.

La qualità dello sperma, secondo lo spermiogramma è ottima, infatti noto che anche il suo colore è bianco e non trasparente, ed i leucociti presenti sono 2-3 pvc con presenza di batteri assente.

L’epididimo destro è duro al tatto sulla punta, come se ci fosse una piccola pallina indurita, che a volte torna un pelo più morbida sé magari - immagino - sia meno infiammato o coinvolto nel suo compito primario.

Tutto ciò cosa potrebbe essere?
Dovrò andare dall’urologo per portare tutti gli esami, e credo si tratti di una prostatite cronica, ma ovviamente aspetto le vostre opinioni e la diagnosi del professionista a cui mi rivolgerò.

So solo che questa cosa, come avete notato nei precedenti consulti in cui però non avevo sostenuto esami, comporta in me molta preoccupazione, ho PAURA che ciò vada a degradare il mio profilo ormonale (non ne ho idea) , ma allo stesso tempo suppongo che la potenza e frequenza ridotta delle erezioni sia dettata dal congestionamento stesso della prostata, e non da un fattore ormonale, visto che comunque in palestra ho forza, i peli mi crescono, provo attrazione per le donne e altri fattori comuni.

Grazie per la lettura, aspetto vostre delucidazioni.