Calcolo uretere
Buongiorno,
Due anni fa ho subito un intervento con inserimento di stent per il trattamento di un calcolo di 1, 5 cm a livello dell’uretere destro.
Il medico mi aveva informata della presenza di importante stenosi a livello ureterale, ma fortunatamente, grazie all’inserimento dello stent, la condizione si è risolta.
Nel luglio 2023, a seguito di una colica renale, sono mi sono recata al pronto soccorso dove è stata eseguita una TAC, dalla quale è emerso un calcolo di 3 mm nell’uretere destro.
Dopo circa 24 ore, i sintomi sono scomparsi e, durante il controllo ecografico con l’urologo, il rene risultava libero da calcoli.
Da circa due mesi, tuttavia, avverto un dolore intenso nella zona genitale, con sensazione di coltello nelle parti intime.
Questo dolore ricorda molto quello che avevo sperimentato due anni fa, quando il calcolo di 1, 5 cm era bloccato nell’uretere.
Dopo numerose visite e ecografie, i medici hanno escluso la presenza di calcoli, non riscontrando alcuna dilatazione.
Tuttavia, recentemente, mi sono recata presso lo stesso pronto soccorso del 2023, dove una TAC ha evidenziato un calcolo di circa 4-5 mm nella stessa sede.
Vi riporto referto:
- 19/12/2024 TC addome smdc: Al controllo attuale non dilatazione delle cavità calico-pieliche renali, nè ureteronefrosi bilateralmente.
Incremento dimensionale della nota formazione iperdensa calcifica nell’emiscavo pelvico di destra lungo il presunto decorso dell’uretere distale con diametro attuale di ca 4-5 mm (precedente di ca 3 mm).
Non evidenza di ulteriori formazioni iperdense di sospetto significato litiasico lungo il decorso delle vie escretrici urinarie a destra, in particolare non è più visibile il microlita segnalato in sede renale.
In sede renale sinistra invariato noto microlita.
Non ascite.
Invariato il resto.
L’urologo che mi ha visitato ha escluso che si tratti dello stesso calcolo e mi ha prescritto una terapia per favorirne l’espulsione spontanea.
Tuttavia, nutro dei dubbi sul fatto che potrebbe trattarsi di un nuovo calcolo, dato che non ho mai avuto sintomi tipici di una colica renale, ma piuttosto un dolore costante a livello genitale.
Inoltre, temo che il calcolo, se non trattato tempestivamente, possa rimanere nell’uretere per un periodo prolungato e causare danni più gravi, come complicazioni renali o infezioni (soprattutto perché sono due mesi che ho questa sintomatologia).
Sebbene abbia già una visita programmata con l’urologo per l’8 gennaio, desidererei un vostro parere in merito.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e il supporto.
Cordiali saluti.
Due anni fa ho subito un intervento con inserimento di stent per il trattamento di un calcolo di 1, 5 cm a livello dell’uretere destro.
Il medico mi aveva informata della presenza di importante stenosi a livello ureterale, ma fortunatamente, grazie all’inserimento dello stent, la condizione si è risolta.
Nel luglio 2023, a seguito di una colica renale, sono mi sono recata al pronto soccorso dove è stata eseguita una TAC, dalla quale è emerso un calcolo di 3 mm nell’uretere destro.
Dopo circa 24 ore, i sintomi sono scomparsi e, durante il controllo ecografico con l’urologo, il rene risultava libero da calcoli.
Da circa due mesi, tuttavia, avverto un dolore intenso nella zona genitale, con sensazione di coltello nelle parti intime.
Questo dolore ricorda molto quello che avevo sperimentato due anni fa, quando il calcolo di 1, 5 cm era bloccato nell’uretere.
Dopo numerose visite e ecografie, i medici hanno escluso la presenza di calcoli, non riscontrando alcuna dilatazione.
Tuttavia, recentemente, mi sono recata presso lo stesso pronto soccorso del 2023, dove una TAC ha evidenziato un calcolo di circa 4-5 mm nella stessa sede.
Vi riporto referto:
- 19/12/2024 TC addome smdc: Al controllo attuale non dilatazione delle cavità calico-pieliche renali, nè ureteronefrosi bilateralmente.
Incremento dimensionale della nota formazione iperdensa calcifica nell’emiscavo pelvico di destra lungo il presunto decorso dell’uretere distale con diametro attuale di ca 4-5 mm (precedente di ca 3 mm).
Non evidenza di ulteriori formazioni iperdense di sospetto significato litiasico lungo il decorso delle vie escretrici urinarie a destra, in particolare non è più visibile il microlita segnalato in sede renale.
In sede renale sinistra invariato noto microlita.
Non ascite.
Invariato il resto.
L’urologo che mi ha visitato ha escluso che si tratti dello stesso calcolo e mi ha prescritto una terapia per favorirne l’espulsione spontanea.
Tuttavia, nutro dei dubbi sul fatto che potrebbe trattarsi di un nuovo calcolo, dato che non ho mai avuto sintomi tipici di una colica renale, ma piuttosto un dolore costante a livello genitale.
Inoltre, temo che il calcolo, se non trattato tempestivamente, possa rimanere nell’uretere per un periodo prolungato e causare danni più gravi, come complicazioni renali o infezioni (soprattutto perché sono due mesi che ho questa sintomatologia).
Sebbene abbia già una visita programmata con l’urologo per l’8 gennaio, desidererei un vostro parere in merito.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e il supporto.
Cordiali saluti.
[#1]
Pare facile sospettare che si tratti dello stesso calcolo visto nel rene nel Luglio 2023 e migrato in seguito, fino a due mesi fa quando ha iniziato a causare disturbi. Se era stata in passato segnalata una sofferenza dell'uretere, è probabile che questo calcolo sia fermo nello stesso punto del precedente. E' lecito tentare la terapia espulsiva, ma realisticamente dovrebbe essere accompagnata da una buona dose di fortuna. Se la situazione non si sblocca entro a3-4 settimane al massinmo, non sarà il caso di attendere oltre e si dovrà risolvere operativamente con un intervento endoscopico (ureteroscopia operativa).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Piana,
La ringrazio per la sua tempestiva risposta.
Sono abbastanza convinta che, dato che non sono riuscita a espellere il calcolo negli ultimi due mesi, sarà difficile farlo nelle prossime 3-4 settimane. Se dipendesse da me, procederei immediatamente con un intervento, poiché dopo due mesi di dolori costanti, sebbene non paragonabili a quelli della colica renale, mi sento esausta.
Ho scritto principalmente per cercare rassicurazioni riguardo alla possibilità di non incorrere in complicazioni gravi fino alla mia prossima visita. Ho un po’ di ansia riguardo al rischio che il calcolo possa causare danni all’uretere, considerando il tempo prolungato di permanenza nella stessa sede.
La ringrazio nuovamente e le auguro una buona serata.
Cordiali saluti
La ringrazio per la sua tempestiva risposta.
Sono abbastanza convinta che, dato che non sono riuscita a espellere il calcolo negli ultimi due mesi, sarà difficile farlo nelle prossime 3-4 settimane. Se dipendesse da me, procederei immediatamente con un intervento, poiché dopo due mesi di dolori costanti, sebbene non paragonabili a quelli della colica renale, mi sento esausta.
Ho scritto principalmente per cercare rassicurazioni riguardo alla possibilità di non incorrere in complicazioni gravi fino alla mia prossima visita. Ho un po’ di ansia riguardo al rischio che il calcolo possa causare danni all’uretere, considerando il tempo prolungato di permanenza nella stessa sede.
La ringrazio nuovamente e le auguro una buona serata.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 24 visite dal 22/12/2024.
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