Blocco urinario post operatorio

Gentili dottori,
Ho effettuato qualche giorno fa operazione di addominoplastica post Bariatrica.
Come da prassi sono stato cateterizzato durante l’operazione (avvenuta in anestesia spinale).

Il giorno dopo ho chiesto la rimozione del catetere perché mi stava dando molto fastidio, ho la sensazione che fosse stato inserito male perché avevo la costante sensazione di quando si trattiene l’urina a vescica piena (una continua sofferenza).
Tolto il catetere questa sensazione è sparita ma è sorto un problema, non riuscivo più a urinare.
Sono stato così per 24h, avevo lo stimolo di urinare ma non veniva fuori nulla, solo qualche goccia di sangue vivo nel caso in cui premessi, ma verso fine giornata manco quello.

Dopo mia insistenza a richiedere un consulto urologico, l’urologo non ha potuto che constatare il blocco urinario e mi hanno inserito catetere vescicale che dovrò tenere una decina di giorni.
La motivazione fornitami è stata che la combinazione di particolarità anatomiche mie (secondo loro ho collo vescicale rigido, constatato per la difficoltà a inserire catetere nell’ultimo tratto) e irritazione creata dall’inserimento del primo catetere abbiano causato una infiammazione dell’area che ha occluso le vie urinarie e mi impediva la minzione.

Tutto questo è stato valutato senza l’ausilio di altri esami strumentali né mi è stato dato alcun farmaco per alleviare la situazione.

Ora ho il catetere da circa 4 giorni, mi sto abituando a gestire la situazione (mi preoccupa trovare attorno al glande leggere tracce di sangue in corrispondenza dell’ingresso del catetere così come vedere piccole perdite, sono normali?) ma la mia più grande paura è che andando a toglierlo poi non avrò risolto nulla dal punta di vista del blocco urinario e che dovrò rimetterlo.

Ho prenotato una visita urologica ma, date le festività natalizie, non sarà a brevissimo.
Constatato che prima dell’intervento non ho mai avuto problemi di blocco urinario, pensate sia plausibile che sia stato solo un eventuale inserimento traumatico del catetere durante l’operazione a causarmelo?
La soluzione può essere solamente avere un catetere per dieci giorni o ci possono essere farmaci che mi aiutino a ridurre l’eventuale infiammazione (sto solo prendendo antibiotico per post operatorio)?

Sono normali le piccole perdite intorno al meato urinario di sangue/urina (l’urina nella sacca non ha un colore che lasci presagire la presenza di sangue).

Scusate la mia paranoia e vi ringrazio infinitamente
Dr. Paolo Piana Urologo 47.6k 2k
La situazione ha una sua coerenza ed in un soggetto giovane porta a confermare il sospetto di una alterazione congenia del collo della vescica. Non vi sono molte altre cause che possono giustificare una ritenzione acuta di urina a soli 35 anni. Questa condizone dovrà essere meglio accertata più avanti. Ora non vi è che avere pazienza e lasciare che la vescica riposi ancora almeno per qualche giorno. le piccole perdite e la presenza di secrezione siero-ematica al meato sono assolutamente tipiche per la presenza del catetere e non sono preoccupanti. Nel frattempo, immaginiamo le sia già stato prescritto qualche farmaco specifico (es. alfa-litici).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Grazie mille per la sua risposta, dottore.
Approfondirò la cosa con una visita urologica. La mia paura è che, al momento della rimozione del catetere, la situazione non sia cambiata.
Anche perché non mi è stato prescritto alcun farmaco che aiuti a rilassare la situazione, se non la terapia antibiotica che sto seguendo.
La ringrazio per la disponibilità e le porgo i più sinceri auguri di buone feste
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Gentile dottore,
La aggiorno e le chiedo un suo parere in quanto mi sento veramente abbandonato a me stesso.
Stamane avevo la visita di controllo in clinica dove sono stato operato e avrei dovuto togliere il catetere (che porto oramai da 12 giorni). Prima della rimozione ho chiesto di parlare con un urologo in quanto negli ultimi giorni sono sopraggiunti dei fastidi.
Nel dettaglio:
- mi capita talvolta di sentire la necessità di urinare ma non riuscirci, nonostante il catetere. Stamane in particolare sentivo proprio la necessità di urinare, anche comprimendo sull’addome in corrispondenza della vescica sentivo che questo stimolo aumentava ma non veniva fuori nulla. Dopo 3/4 spasmi vescicali in meno di mezz’ora (per spasmo intendo la sensazione forte di dover urinare, come avere la pipì lì lì per uscire ma che sfocia poi in dolore, fastidio in quanto col catetere non sento poi la sensazione di liberarmi ) ho sentito come sbloccarsi qualcosa, infatti in meno di venti minuti sono venuti fuori circa 400 cc di urina. Il deflusso di urina non dovrebbe essere continuo col catetere?
- presenza di spasmi vescicali ogni volta che vado di corpo. Non mi succedeva i primi giorni ma da oramai 5/6 giorni a questa parte, ogni volta che mi libero arrivano spasmi. Succede ogni volta che rilasso lo sfintere, non so se sia una cosa normale.
-Sensazione di vescica non completamente svuotata.
Pare in clinica non ci fossero urologi che potessero vedermi (prossima volta valuterò meglio a chi affidarmi), ma dai sintomi riportati loro telefonicamente dall’infermiere hanno dedotto che ci fosse ancora un processo infiammatorio in atto e che la rimozione del catetere vada spostata al 7 gennaio (a quella data saranno 20 giorni di catetere).
Avevo anche prenotato un consulto privato con un urologo ma la mia fortuna ha voluto che la moglie decidesse di partorire in anticipo proprio oggi, quindi la mia visita slitta a data da destinarsi.
Sinceramente sono molto sfiduciato della situazione, anche perché sento i fastidi del catetere, sento discomfort quando sono seduto, meno quando sono in piedi ma oramai le mie giornate le passo a letto in quanto è l’unica posizione dove non sento fastidi né per la minzione né per la posizione.
Riferendomi in particolare agli spasmi che le ho citato, sono normali ?
C’è qualcosa che posso fare? È d’accordo col quadro generale?
La ringrazio infinitamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 47.6k 2k
Il catetere in condizioni normali dovrebbe drenare continuamente l’urina presente in vescica, mantenendola quindi sempre vuota o quasi. Se lo scarico non è perfetto, vi può essere un transitorio ristagno ed in talune situazioni questo può, unitamente alla stimolazione meccanica da corpo estraneo, creare disagio e indurre una contrazione impellente della vescica. Questo è il cosiddetto - spasmo -, una evenienza tutto sommato evenienza abbastanza comune. L’ostruzione temporanea parziale del catetere può essere causata ad esempio dalla posizione seduta, dalla presenza di feci nel retto e dagli sforzi per defecare. In questi casi, purtroppo, non ci sono provvedimenti sicuramente utili da pendere. Più raramente la causa è una vera ostruzione del catetere da parte di detriti, coaguli di sangue, eccetera. Non pensiamo che questo accada nel suo caso. Ovviamente il catetere andrebbe mantenuto in sede sempre per il minor tempo ragionevolmente possibile. Ci stupisce parecchio che la decisione se rimuovere o meno venga delegata agli infermieri, che anche se esperti non hanno alcun titolo per esprimere un giudizio.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Gentile dott. Piana ,
La aggiorno sulla mia situazione e torno ad abusare della sua gentilezza per farle una domanda.
Ho rimosso il catetere Venerdì in serata (ad oggi sono quindi poco meno di 5 giorni), in totale è stato in sede circa 16 giorni contro un suggerimento iniziale di circa 10 giorni.
Fortunatamente ho ricominciato ad urinare quasi subito, i primi due giorni con un bruciore molto forte che poi si è attenuato (attualmente lo definirei un piccolo fastidio). Quello che mi preoccupa è che da ieri noto all’inizio della minzione presenza di sangue (qualche volta anche con espulsione di piccoli coaguli di sangue) per un tempo molto breve, salvo poi per l’urina tornare di colore normale durante la minzione. Non so se sia sempre stato così, non ci ho fatto caso da quando ho rimosso il catetere, solo ieri osservandomi all’inizio della minzione ho notato questo fenomeno e ho notato che si presenta quasi ad ogni minzione. Se avessi dovuto dedurlo dal colore dell’urina nel water non me ne sarei mai accorto in quanto hanno un colore normale ma ora che ho notato non riesco a non farci caso, purtroppo.
Ho visita urologica venerdì ma prima di allora chiedo basandosi sulla sua esperienza: posso immaginare siano episodi normali per i primi giorni dopo la rimozione di un catetere. Quando devo iniziare a preoccuparmi?
Potrebbero essere sintomo di infezione alle vie urinarie? Ammetto che da quando ho rimosso il catetere sento stimolo di urinare spesso ma in quantità limitate. Posso già effettuare una urinocoltura con Antibiogramma (mi è stato suggerito alla rimozione del catetere) o c’è da aspettare un assestamento prima di effettuarla?

Grazie per la sua gentilezza e disponibilità. Le auguro una buona giornata
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Dr. Paolo Piana Urologo 47.6k 2k
E' normale e non deve preoccuparsi. per l'urocoltura attenderemmo un paio di settimane.

Paolo Piana
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Buon pomeriggio dottore, aggiorno la mia situazione.
Ho effettuato primo controllo urologico circa dieci giorni fa. Il medico riscontrava una prostata lievemente aumentata di volume per la mia età ma nulla di preoccupante (parlava di 32g). Avendo comunque necessità di urinare, mi misurava ecograficamente il RPM dopo aver urinato che era pressochè assente, invitandomi a fare uroflussimetria dopo un mese.
Un pò per l'ansia dei sintomi che non passavano (frequente stimolo a urinare - urine rosate al primo mitto), un pò perchè avevo la sensazione di flusso indebolito ho anticipato l'uroflussimetria e i risultati sono a dir poco disastrosi.
Un flusso max di 8.6 ml/s per un volume svuotato di circa 300 ml e, soprattutto, RPM di 250ml.
Ora è vero che non mi sono state date nemmeno indicazioni su come prepararmi all'esame, mi è stato fatto attendere quasi un'ora da quando avevo stimolo minzionale (difatti arrivato in bagno dove era presente l'apparecchio per il test stavo per esplodere e anche dopo aver urinato sentivo di non essermi svuotato...dopo circa 40 minuti mi sono fermato al bagno in un centro commerciale lì vicino e ho finito di svuotarmi, con un flusso che a me sembrava anche "normale" ma non voglio darmi false speranze) ma sinceramente è stata una doccia gelata. Avevo il sentore di valori non proprio incoraggianti ma non mi aspettavo fino a questo punto.
Mi è stato detto di ripetere gli esami tra trenta giorni e, nel frattempo, mi ha aumentato lo Xatral a 10mg/die (finora mi aveva dato 2.5mg), se i risultati sono confermati suggerisce uretroscopia.
Sinceramente non mi è piaciuto l'approccio perchè, secondo lui, dovremo vedere se si riesce a tenere stabile la situazione fino ai 45/50 anni e poi eventualmente operarmi per non rischiare di perdere capacità di procreare. Inoltre lui è convinto che sia sclerosi del collo vescicale, ma se fosse invece stenosi uretrale? Lo Xatral avrebbe effetto o prendere solo un farmaco inutilmente?
Sinceramente non so se, a questo punto, aspettare quest'altro mese, rivedere i valori e poi capire come procedere o sentire subito un altro parere. Lei pensa che, considerato l'aver tolto il catetere poco piu di due settimane fa, ha senso aspettare qualche altra settimana, ripetere l'esame (stavolta non arrivando a vescica esplosiva) e poi valutare il da farsi o posso già ritenere l'esame attendibile e approfondire con esami piu invasivi per una corretta diagnosi?
Grazie come sempre per la disponibilità e buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 47.6k 2k
Se eseguita con le modalità che ci riferisce, questa flussometria non ha evidentemente alcun valore e pertanto deve essere ripetuta il condizioni decisamente più - fisiologiche -. Certamente condividiamo il sospetto diagnostico, ma prima di pensare ad un intervento, la situazione deve essere diniticìvamente chiarita, sia dal punto di vista anatomico (uretro-cistoscopia) che funzionale (indagine urodinamica). La alfuzosina, così come tutti i farmaci alfa-litici, anche se a dosaggio pieno non è particolarmente efficace nella scleosi del collo, comunque un giudizio può essere espresso non prima di alcune settimane.

Paolo Piana
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