Streptococcus aglalactiae tratto urinario
Buonasera, per 2-3 mesi ho avuto bruciore al tratto urinario durante la minzione e non solo.
Questa situazione capitava ogni due tre giorni ad esempio.
Faccio l'urinocoltura e non esce nulla, in seguito tampone uretrale e viene individuato lo streptococco agalactiae.
Il medico mi prescrive bactrim per 6 giorni, la situazione migliora inzialmente ma poi si ritorna al punto di partenza anzi addirittura avevo forse più fastidio di prima soprattutto durante l'eiaculazione dove avvertivo una sorta di blocco.
In seguito mi viene dato rifadin sempre per 6 giorni e comincio a stare meglio ma una volta interrotto ricomincio ad avvertire il bruciore e dato che nello stesso periodo prendo l'influenza mi viene prescritto l'agumentin.
Ho terminato l'agumentin ieri e sto ricominciando ad avvertire questo bruciore
Questa situazione capitava ogni due tre giorni ad esempio.
Faccio l'urinocoltura e non esce nulla, in seguito tampone uretrale e viene individuato lo streptococco agalactiae.
Il medico mi prescrive bactrim per 6 giorni, la situazione migliora inzialmente ma poi si ritorna al punto di partenza anzi addirittura avevo forse più fastidio di prima soprattutto durante l'eiaculazione dove avvertivo una sorta di blocco.
In seguito mi viene dato rifadin sempre per 6 giorni e comincio a stare meglio ma una volta interrotto ricomincio ad avvertire il bruciore e dato che nello stesso periodo prendo l'influenza mi viene prescritto l'agumentin.
Ho terminato l'agumentin ieri e sto ricominciando ad avvertire questo bruciore
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Il riscontro dello streptococco al tampone uretrale è perlopiù da considerare una falsa positività, trattandosi di un batterio che colonizza esternamente pelle e mucose dell’area genitale, oltre all’ultimo tratto dell’uretra, dove può contaminare le urine al passaggio od essere raccolto dal tampone. La terapia antibiotica è discutibile e tipicamente inefficace su disturbi che paiono più facilmente associabili ad una congestione/infiammazione della prostata, non necessariamente su base infettiva. Riteniamo scorretto continuare ad insistere con antibiotici sempre diversi, quantomeno in assenza di febbre, con il rischio di andare a danneggiare la flora batterica intestinale, inducendo resistenze e selezione di batteri liù aggressivi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7 visite dal 20/12/2024.
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