Proteus mirabilis ed escherichia coli nelle urine paziente con cv
Buonasera, torno a scrivere dopo diverso tempo per conto di mio padre di 77 anni portatore di cv a permanenza ormai dal luglio 2023 per sospetta vescica neurologica ipotonica.
E' stata eseguita nuovo esame urodinamico che rispetto a quello precedente di un anno prima sembrerebbe abbia avuto un miglioramento, secondo l'urologo un pò di pressione c'è ancora, ma il quesito della richiesta di consulto riguarda il riscontro nell'urinocoltura con antibiogramma di due batteri: il primo è il proteus mirabilis che su 12 antibiotici è sensibile a 4 di cui cefixime, ceftazidime, meropenem e ertapenem, il secondo escherichia coli sensibile a tutto.
In comune hanno entrambe la sensibilità ai 4 antibiotici scritti prima.
Il problema di mio padre è sempre quello, bruciori e disturbi a volte lievi a volte più forti e ultimamente sedimenti che hanno provocato anche ostruzioni ravvicinate.
Abbiamo fatto un periodo di lavaggi, uno a settimana, del catetere e sostituzione ogni 15 giorni, un secondo urologo che abbiamo contattato ha affermato che i lavaggi sono sconsigliati.
Pertanto: lavaggi sconsigliati ma se non li fa il cv non fa durare molto la sua funziuone, antibiotici non si possono sempre prendere (Ormai ho visto e rivisto anche su altri consulti che si devono prendere solo se ci sono sintomi quali febbre, sangue nelle urine, ecc...).
Mio padre beve tantissimo, ha si problemi di stitichezza per i quali abbiamo fatto colonscopia negativa e visita dal colon proctologo per terapia con movicol regulosio e indicazione di saponi liquidi per igiene intima.
Quando ha fato preparzaione per colon ha avuto un problema strano, tutto il liquido che aveva bevuto era andato nell'intestino e non nel catetere... pensando ci fosse un ostruzione siamo andati al ps, il cateterea andava bene ma lui non riusciva a scaricarsi e il medico ha inserito un dito nell'ano e...disastro...sporcato tutto...non vorrei che il batterio l'abbia preso li.
Cmq per i due batteri che si può fare?
Antibiotico si oppure no?
Non so più che fare, che visita fargli fare, se è possibile effettuare un operazione di disostruzione per togleire il catetere, se ci sono medicinali o altro per aiutarlo a mantenere cmq l'urina abbastanza pulita per essere eliminata col cv.
Grazie
E' stata eseguita nuovo esame urodinamico che rispetto a quello precedente di un anno prima sembrerebbe abbia avuto un miglioramento, secondo l'urologo un pò di pressione c'è ancora, ma il quesito della richiesta di consulto riguarda il riscontro nell'urinocoltura con antibiogramma di due batteri: il primo è il proteus mirabilis che su 12 antibiotici è sensibile a 4 di cui cefixime, ceftazidime, meropenem e ertapenem, il secondo escherichia coli sensibile a tutto.
In comune hanno entrambe la sensibilità ai 4 antibiotici scritti prima.
Il problema di mio padre è sempre quello, bruciori e disturbi a volte lievi a volte più forti e ultimamente sedimenti che hanno provocato anche ostruzioni ravvicinate.
Abbiamo fatto un periodo di lavaggi, uno a settimana, del catetere e sostituzione ogni 15 giorni, un secondo urologo che abbiamo contattato ha affermato che i lavaggi sono sconsigliati.
Pertanto: lavaggi sconsigliati ma se non li fa il cv non fa durare molto la sua funziuone, antibiotici non si possono sempre prendere (Ormai ho visto e rivisto anche su altri consulti che si devono prendere solo se ci sono sintomi quali febbre, sangue nelle urine, ecc...).
Mio padre beve tantissimo, ha si problemi di stitichezza per i quali abbiamo fatto colonscopia negativa e visita dal colon proctologo per terapia con movicol regulosio e indicazione di saponi liquidi per igiene intima.
Quando ha fato preparzaione per colon ha avuto un problema strano, tutto il liquido che aveva bevuto era andato nell'intestino e non nel catetere... pensando ci fosse un ostruzione siamo andati al ps, il cateterea andava bene ma lui non riusciva a scaricarsi e il medico ha inserito un dito nell'ano e...disastro...sporcato tutto...non vorrei che il batterio l'abbia preso li.
Cmq per i due batteri che si può fare?
Antibiotico si oppure no?
Non so più che fare, che visita fargli fare, se è possibile effettuare un operazione di disostruzione per togleire il catetere, se ci sono medicinali o altro per aiutarlo a mantenere cmq l'urina abbastanza pulita per essere eliminata col cv.
Grazie
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Il problema è innegabilmente arduo. L’urocoltura positiva nei portatori di catetere a permanenza è praticamente inevitabile, tanto più se coesiste qualche problema intestinale e da qui derivino batteri a comportamento più aggressivo. In assenza di febbre, è probabile che i disturbi siano più legati all’irritazione meccanica del catetere stesso che all’infezione. Mantenere una diuresi elevata bevendo molta acqua è il primo consiglio, ma non può essere risolutivo. Anche noi siamo contrari alla pratica dei lavaggi, che inevitabilmente vanno a sospingere in vescica tutte le porcherie provenienti dall’esterno ed inevitabilmente accumulatesi nell'ultimo tratto del catetere. Siamo ovviamente contrari alle terapie antibiotiche energiche e protratte, che a forse a fronte di una assai temporanea efficacia altro non fanno se non selezionare a livello intestinale batteri sempre più resistenti ed aggressivi. Lei non ci riferisce sulle condizioni generali di suo padre e del perché fin ora non siano stati presi altri provvedimenti, in effetti 77 anni non è un età così avanzata e spingerebbe a trovare una soluzione migliore. Se dal punto di vista urodinamico è stata definita una ridotta contrattilità della vescica, vi sono ovviamente dei dubbi sul risultato di un intervento disostruttivo. Oggigiorno vi sono degli approcci assolutamente mini-invasivi (es. Echo-Laser) che possono essere eseguiti anche in condizioni generali molto degradate. Molte complicazioni del catetere a permanenza possono essere evitate o comunque ridotte dalla pratica del cateterismo ad intermittenza, che però porta un ingente impegno assistenziale se il soggetto non è in grado di gestilre questa pratica in autonomia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buonasera, le condizioni di mio padre, nonostante sia ancora abbastanza autonomo nelle sue faccende sono le seguenti: mrge, bpco, enfisema, bronchiectasie, e un leggero ictus che lo ha colpito nel 2017 (La causa probabilmente è una sospetta angiopatia amiloide cerebrale). Fino a luglio 2023 non ci sono stati grandi problemi anche nell'urinare (Lui ha eseguito due turp una nel '98 e una nel '13 se non ricordo male).
I due esami di urodinamica a confronto sono i seguenti:
Settembre 2023: Pregresso ictus cerebrale, recente ritenzione d'urina per cui è portatore di cv. Esame condotto mediante infusione di mezzo liquido, alla velocità di 50 ml/min. Catetere utilizzato 8 fr. da cistomanometria. Durante la fase di riempimento la sensibilità propriocettiva è alterata con primo vago stimolo a circa 250 cc. La fase di svuotamento non ha evidenziato incremento delle pressioni detrusionali. Al termine si è posizionato cv con riscontro di difficoltà per contrazione sfintere uretrale esterno da probabile dissinergia detrusionale - sfinteriale. Utile valutazione neurologica (Il neurologo ha detto che lui non ne sa niente è che non è la sua disciplina). In più sottolinerei che non hanno dato tempo a mio padre di poter mingere con tranquillità (Sfido chiunque a farè pipi con dietro qualcuno che aspetta)
Ottobre 2024: Esame confrontato con precedente.Durante la fase di riempimento si è osservato ipertono detrusionale con gocciolamento attorno al catetere a medio riempimento. Sensibilità propriocettiva alterata con assenza di stimolo minzionale. Rimosso catetere e invitiamo a mingere il paziente non riecsead urinare nonostante uso del torchio addominale (Invitato a mingere con dottore e infermiera presenti???).Al termine si riposiziona cv con presenza di lieve ostacolo all'altezza dell'uretra membranosa.
Questo il referto della cistoscopia di Maggio 2024: Uretra pervia allo strumento, non stenosi del tratto anteriore e bulbare, uretra prostatica con loggia beante in esiti di turp, vescica di normale capacità con osti in sede e regolari, non neoformazioni.
Alla luce di cio e riassumendo:
- No lavaggi anche se in realtà se non ci fossero quelli la frequenza del cambio sarebbe settimanale;
- No antibiotici a meno che vi sia febbre, sangue, dolori forti;
- No catetere a intermittenza perchè non ci vede molto bene attualmente (dovrà fare cataratta ad entrambe gli occhi);
- No integratori tipo d- mannosio o altri perchè non ci sono evidenze scientifiche;
Pertanto l'unica soluzione è quella di portarlo al ps ogni volta che si ostruisce? In un consulto che ho visto qui (Ormai li so a memoria) si parlava di mandelamina e l metionina per un paziente che aveva problemi di sedimenti e addirittura un parere per una sezione endoscopica del del collo della vescica e dello sfintere dell'uretra per renderla totalmente incontinente, avendo quindi la necessità di utilizzare un raccoglitore esterno delle urine (condom).
Se quest'ultima andasse bene per mio padre valuterei la cosa. La cistostomia è ancora più problematica... mi sono informato di chi ha avuto esperienza in prima persona. Ci sarà pure qualcosa che permetta di evitare le infezioni, tenere l'urina diluita e convivere con il catetere (Dicono che il catetere sia un aiuto a vivere meglio per chi ha questo genere di problemi, ma non sembra affatto cosi). Grazie
I due esami di urodinamica a confronto sono i seguenti:
Settembre 2023: Pregresso ictus cerebrale, recente ritenzione d'urina per cui è portatore di cv. Esame condotto mediante infusione di mezzo liquido, alla velocità di 50 ml/min. Catetere utilizzato 8 fr. da cistomanometria. Durante la fase di riempimento la sensibilità propriocettiva è alterata con primo vago stimolo a circa 250 cc. La fase di svuotamento non ha evidenziato incremento delle pressioni detrusionali. Al termine si è posizionato cv con riscontro di difficoltà per contrazione sfintere uretrale esterno da probabile dissinergia detrusionale - sfinteriale. Utile valutazione neurologica (Il neurologo ha detto che lui non ne sa niente è che non è la sua disciplina). In più sottolinerei che non hanno dato tempo a mio padre di poter mingere con tranquillità (Sfido chiunque a farè pipi con dietro qualcuno che aspetta)
Ottobre 2024: Esame confrontato con precedente.Durante la fase di riempimento si è osservato ipertono detrusionale con gocciolamento attorno al catetere a medio riempimento. Sensibilità propriocettiva alterata con assenza di stimolo minzionale. Rimosso catetere e invitiamo a mingere il paziente non riecsead urinare nonostante uso del torchio addominale (Invitato a mingere con dottore e infermiera presenti???).Al termine si riposiziona cv con presenza di lieve ostacolo all'altezza dell'uretra membranosa.
Questo il referto della cistoscopia di Maggio 2024: Uretra pervia allo strumento, non stenosi del tratto anteriore e bulbare, uretra prostatica con loggia beante in esiti di turp, vescica di normale capacità con osti in sede e regolari, non neoformazioni.
Alla luce di cio e riassumendo:
- No lavaggi anche se in realtà se non ci fossero quelli la frequenza del cambio sarebbe settimanale;
- No antibiotici a meno che vi sia febbre, sangue, dolori forti;
- No catetere a intermittenza perchè non ci vede molto bene attualmente (dovrà fare cataratta ad entrambe gli occhi);
- No integratori tipo d- mannosio o altri perchè non ci sono evidenze scientifiche;
Pertanto l'unica soluzione è quella di portarlo al ps ogni volta che si ostruisce? In un consulto che ho visto qui (Ormai li so a memoria) si parlava di mandelamina e l metionina per un paziente che aveva problemi di sedimenti e addirittura un parere per una sezione endoscopica del del collo della vescica e dello sfintere dell'uretra per renderla totalmente incontinente, avendo quindi la necessità di utilizzare un raccoglitore esterno delle urine (condom).
Se quest'ultima andasse bene per mio padre valuterei la cosa. La cistostomia è ancora più problematica... mi sono informato di chi ha avuto esperienza in prima persona. Ci sarà pure qualcosa che permetta di evitare le infezioni, tenere l'urina diluita e convivere con il catetere (Dicono che il catetere sia un aiuto a vivere meglio per chi ha questo genere di problemi, ma non sembra affatto cosi). Grazie
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Sì, la sfinterotomia seguita da apparecchiatura con condom può essere una possibilità, ma bisogna parlarne con un Collega con specifica competenza nei disturbi funzionali (c.d. neuro-urologo).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Guardi, basta spostarsi un po’ ad est o ad ovest per trovare centri di elevatissima competenza.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 103 visite dal 16/12/2024.
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