Prostatiti ricorrenti
Salve fin da giovane ho avuto prostatiti una volta all anno.
Alcune volte anche due al anno altre volte per due anni nulla.
Ora per un errore di un medico che non ha voluto seguire la durata corretta di terapia che ormai so a memoria mi trovo con sintomi tipici di cronicizzazione.
Sto cercando un urologo che mi possa prescrivere urovaxon.
Perché il batterio è Eslb e serve un supporto con terapia addizionali.
Abito in zona Padova.
Sono stato già da 3 urologi ma ognuno dice una cosa diversa e per lo più inconcludente nella migliore delle ipotesi.
La maggioranza non conosce neppure om pur essendo nelle eau 2024.
Non chiedo la luna.
C'è nessuno che può aiutarmi con questa semplice prescrizione?
Alcune volte anche due al anno altre volte per due anni nulla.
Ora per un errore di un medico che non ha voluto seguire la durata corretta di terapia che ormai so a memoria mi trovo con sintomi tipici di cronicizzazione.
Sto cercando un urologo che mi possa prescrivere urovaxon.
Perché il batterio è Eslb e serve un supporto con terapia addizionali.
Abito in zona Padova.
Sono stato già da 3 urologi ma ognuno dice una cosa diversa e per lo più inconcludente nella migliore delle ipotesi.
La maggioranza non conosce neppure om pur essendo nelle eau 2024.
Non chiedo la luna.
C'è nessuno che può aiutarmi con questa semplice prescrizione?
[#1]
I batteri che ripetutamente le causano queste ricadute di prostatite verosimilmente batterica non possono provenire che dal suo intestino ed è su questo che andrebbe concentrato il massimo delle attenzioni, altrimenti tutte le cure urologiche rischiano di essere poco, o solo transitoriamente efficaci. Essenziale è un buon equilibrio della flora batterica locale (microbiòta) cui si può giungere con pazienza e l’aiuto di un gastro-enterologo e, soprattutto, di un buon dietologo-nutrizionista. A questo vanno affiancate le indispensabili attenzioni allo stile di vita, che deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità in tutti i suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale (come abbiamo già scritto), attività fisica ed attività sessuale. Questo è l’approccio più serio e promettente alla prostatite recidivante nel 2024.
In alternativa si può continuare con modeste speranza ad adottare provvedimenti palliativi basati sulle consuete combinazioni di antibiotici ed integratori alimentari. Il prodotto cui lei fa riferimento rientra in questo ordine di cose, la sua prescrizione non è in effetti mai stata molto diffusa in urologia ed in genere limitata alle cistiti femminili. Non dubitiamo che lei possa averne tratto un transitorio vantaggio in passato, certamente non si tratta di un approccio risolutivo. Non trattandosi di una terapia così eroica diremmo che sta al buon cuore dello specialista prescivergliela, anche se non è tanto convinto della sua utilità. D’altronde è assai comune la prescrizione di costosi integratori alimentari nelle combinazioni più varie e fantasiose, la cui efficacia è tanto variabile quanto imprevedibile.
Noi a distanza non possiamo fare di più che spiegarle la situazione nel modo più onesto possibile.
In alternativa si può continuare con modeste speranza ad adottare provvedimenti palliativi basati sulle consuete combinazioni di antibiotici ed integratori alimentari. Il prodotto cui lei fa riferimento rientra in questo ordine di cose, la sua prescrizione non è in effetti mai stata molto diffusa in urologia ed in genere limitata alle cistiti femminili. Non dubitiamo che lei possa averne tratto un transitorio vantaggio in passato, certamente non si tratta di un approccio risolutivo. Non trattandosi di una terapia così eroica diremmo che sta al buon cuore dello specialista prescivergliela, anche se non è tanto convinto della sua utilità. D’altronde è assai comune la prescrizione di costosi integratori alimentari nelle combinazioni più varie e fantasiose, la cui efficacia è tanto variabile quanto imprevedibile.
Noi a distanza non possiamo fare di più che spiegarle la situazione nel modo più onesto possibile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Con tutto rispetto non credo molto al discorso di curare intestino . E' un discorso che nella teoria non fa una piega perché è certo che vengano dall ' intestino i batteri . La biosi e equilibrio intestinale è così dinamico e dipendente da fattori che cambiano continuamente che è impossibile agire lì . Prendo molti fermenti lattici e altri integratori connessi ma certamente non sono questi che cambiano le sorti di una infezione . Ci sono soggetti più predisposti di altri e probabilmente i momenti di stress modificano sia la biosi intestinale sia possono mutare le difese immunitarie e pure lo sfintere involontario . Sono tutti parametri non gestibili . Unica cosa che si può fare oltre a ridurre lo stress che spesso non è dipendente da noi ma fare in modo che il corpo sia in grado di affrontare infezioni prima che queste diventino troppo estese . Per questo i vaccini a mio avviso possono avere una azione . Nello studio comparato nonostante la maggioranza fossero donne ,c'era pure una significativa quota di uomini che di certo non soffrono di cistite essendo rara nel uomo .
[#3]
Le nostre considerazioni sono il frutto anche di alcuni decenni di pratica specialistica diretta, lei è ovviamente libero di essere di altro avvìso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 67 visite dal 16/12/2024.
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