Oncologia urologia
Buongiorno
Vorrei avere un parere medico, per l' interpretazione della PET globale corporea, con PSMA effettuata in seguito alla diagnosi di Adenocarcinoma prostatico - Effettuata la Prostatectomia radicale, il PSA dopo 40 giorni dall' intervento risulta = 3.98
Adenocarcinoma prostatico GS 4+5 pT2, pN2 ed avvio terapia ormonale.
L'esame PET/TC dimostra moderato accumulo di tracciante in corrispondenza di alcuni millimetrici linfonodi posti in sede paracavale, (SUV max3, 5PSMA scorre 1 ) interaortocavale, para ortica, iliaca comune ed esterna bilaterale.
Tali reperti seppur dotati di moderata intensità di captazione , appaiono sospetti per localizzazioni di malattia evolutiva (PSMA RADS 4)
Limitatamente alla capacità di risoluzione della metodica (4mm) non si evidenziano altre aree di patologico accumulo del radiofarmaco a carico dei restanti segmenti corporei esaminati.
Conclusioni: reperti linfonodali pelvici e retroperitoneali sospetti per localizzazioni di malattia evolutiva ad elevata espressione del PSMA.
Gent.
mi Dottori, potete indicarmi e aiutarmi a capire esattamente quale potrebbe essere l' evoluzione della mia malattia ?
?
le cure da seguire, indicazioni e consigli?
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Enzo C.
Vorrei avere un parere medico, per l' interpretazione della PET globale corporea, con PSMA effettuata in seguito alla diagnosi di Adenocarcinoma prostatico - Effettuata la Prostatectomia radicale, il PSA dopo 40 giorni dall' intervento risulta = 3.98
Adenocarcinoma prostatico GS 4+5 pT2, pN2 ed avvio terapia ormonale.
L'esame PET/TC dimostra moderato accumulo di tracciante in corrispondenza di alcuni millimetrici linfonodi posti in sede paracavale, (SUV max3, 5PSMA scorre 1 ) interaortocavale, para ortica, iliaca comune ed esterna bilaterale.
Tali reperti seppur dotati di moderata intensità di captazione , appaiono sospetti per localizzazioni di malattia evolutiva (PSMA RADS 4)
Limitatamente alla capacità di risoluzione della metodica (4mm) non si evidenziano altre aree di patologico accumulo del radiofarmaco a carico dei restanti segmenti corporei esaminati.
Conclusioni: reperti linfonodali pelvici e retroperitoneali sospetti per localizzazioni di malattia evolutiva ad elevata espressione del PSMA.
Gent.
mi Dottori, potete indicarmi e aiutarmi a capire esattamente quale potrebbe essere l' evoluzione della mia malattia ?
?
le cure da seguire, indicazioni e consigli?
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Enzo C.
[#1]
Dr. Paolo Piana
Urologo
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Al momento, la terapia consigliata (blocco androgenico totale) è senz’altro quella più abituale e teoricamente efficace. Altre possibilità terapeutiche andranno valutate collegialmente in seno ad un gruppo interdisciplinare di cure (GIC) che comprenda l’urologo, il radioterapista e l’oncologo medico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Dr. Alessandro Sciarra
Urologo
632 36
Buongiorno,
un valore di PSA totale dopo prostatectomia radicale superiore di 3.9 ng/ml , considerando quanto normalmente avviene con valori sotto 0.05 ng/ml, e' estremamente aumentato ed indica che l'intervento e' stato eseguito con una malattia già' in fase avanzata a distanza oltre che in un tumore molto aggressivo ( Gleason 4+5). La PET TC con PSMA se eseguita prima dell'intervento, avrebbe già' evidenziato delle localizzazioni multiple a distanza in diverse stazioni linfonodi extraregionali controindicando l'intervento. Comunque quello che in questo momento la PET indica anche se millimetriche, sono delle localizzazione di malattia a distanza considerate M1.
In questi casi bisogna iniziare una terapia sistemica non solo con un blocco androgenico ( leuprolide mensile o trimestrale ) , ma anche con farmaci ad azione ormonale di nuova generazione (ARPI) come apalutamide o enzalutamide.
Questa e' ormai l'indicazione raccomandata in soggetti con patologia oligometastatica. L'associazione di queste due terapie ha mostrato di controllare più' efficacemente rispetto alla sola terapia di blocco androgenico, la progressione di malattia.
Un altra cosa importante e' di valutare con il radioterapia la possibilità' di una radioterapia in loggia prostatica ed in sede linfonodale più' estesa possibile.
Lo scopo non e' di curare la malattia ma di prolungare la risposta alla terapia sistemica che comunque va eseguita in cronico.
Il controllo si basera' non solo sui valori del PSA totale e testosterone totale ma anche sulla PET TC con PSMA da ripetere a sei mesi di terapia e quindi periodicamente.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
University' Sapienza di Roma
alessandrosciarra.it
un valore di PSA totale dopo prostatectomia radicale superiore di 3.9 ng/ml , considerando quanto normalmente avviene con valori sotto 0.05 ng/ml, e' estremamente aumentato ed indica che l'intervento e' stato eseguito con una malattia già' in fase avanzata a distanza oltre che in un tumore molto aggressivo ( Gleason 4+5). La PET TC con PSMA se eseguita prima dell'intervento, avrebbe già' evidenziato delle localizzazioni multiple a distanza in diverse stazioni linfonodi extraregionali controindicando l'intervento. Comunque quello che in questo momento la PET indica anche se millimetriche, sono delle localizzazione di malattia a distanza considerate M1.
In questi casi bisogna iniziare una terapia sistemica non solo con un blocco androgenico ( leuprolide mensile o trimestrale ) , ma anche con farmaci ad azione ormonale di nuova generazione (ARPI) come apalutamide o enzalutamide.
Questa e' ormai l'indicazione raccomandata in soggetti con patologia oligometastatica. L'associazione di queste due terapie ha mostrato di controllare più' efficacemente rispetto alla sola terapia di blocco androgenico, la progressione di malattia.
Un altra cosa importante e' di valutare con il radioterapia la possibilità' di una radioterapia in loggia prostatica ed in sede linfonodale più' estesa possibile.
Lo scopo non e' di curare la malattia ma di prolungare la risposta alla terapia sistemica che comunque va eseguita in cronico.
Il controllo si basera' non solo sui valori del PSA totale e testosterone totale ma anche sulla PET TC con PSMA da ripetere a sei mesi di terapia e quindi periodicamente.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
University' Sapienza di Roma
alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#3]
Utente
Gent.mo Dr. Alessandro Sciarra
La ringrazio per la celere risposta .
Vorrei sapere , se ' ci sono effetti collaterali sulla vescica e retto , dovuti alle radiazioni come conseguenza della Terapia RT , e se c'è l'indicazione per fare sia Chemioterapia che Radioterapia ?
Per quanto tempo dovrò' sottopormi alle cure RT e Chemio ?
* Attualmente sono in cura soltanto con Enantone im. da prendere ogni 3 mesi .
* Quanto tempo impiegano le metastasi attuali presenti livello dei linfonodi a colonizzare un organo e formare tumori secondari ?
In poche parole quanto mi resta ancora , prima di avere seri problemi ?
Grazie ancora.
Enzo C.
La ringrazio per la celere risposta .
Vorrei sapere , se ' ci sono effetti collaterali sulla vescica e retto , dovuti alle radiazioni come conseguenza della Terapia RT , e se c'è l'indicazione per fare sia Chemioterapia che Radioterapia ?
Per quanto tempo dovrò' sottopormi alle cure RT e Chemio ?
* Attualmente sono in cura soltanto con Enantone im. da prendere ogni 3 mesi .
* Quanto tempo impiegano le metastasi attuali presenti livello dei linfonodi a colonizzare un organo e formare tumori secondari ?
In poche parole quanto mi resta ancora , prima di avere seri problemi ?
Grazie ancora.
Enzo C.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 119 visite dal 12/12/2024.
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