Leucociti alti nelle urine

Salve Dottori.


Non sono nuovo su questo sito, vista la mia cronicità di calcolosi renale.

Quest’anno, dopo trattamento onde d’urto, ho espulso numerosi frammenti dal rene sinistro, quindi è stato un anno particolarmente faticoso.


Ultimo calcolo espulso fine settembre, dopo di che, dopo controllo urologico con eco negativa ad ottobre, il medico di ha detto di stare tranquillo e bere molto, i reni stavano bene pur avvertendomi di avere un calcolo per lato ancora (circa 6mm ciascuno) con coliche prenotate per il futuro.


A seguito di qualche fastidio sempre a sinistra (non coliche) ma lieve fastidio che va e viene, ho deciso di ripetere ecografia a novembre (circa un mese fa), che però è risultata negativa, con reni in sede, senza idronefrosi e vescica distesa.
Il medico ha ricondotto i miei disturbi alle precedenti espulsioni (l’ultima di un calcolo di quasi 1 cm).
Non mi è stato detto di approfondire.


Oggi, per scrupolo, visti i fastidi lievi e in diminuzione ma Comunque ancora saltuariamente presenti, ho eseguito esami sangue e urine, ed ho scoperto di avere i leucociti alti.


Nello specifico:

Leucociti 9/HPF con range 0-5
Leucociti 250/ul con range 0-15
Peso specifico 1035 con range 1010-1030

Riporto questi 3 valori soltanto perché gli unici alterati.
Gli altri valori delle urine erano regolari (0batteri e altro, 1/HPF cellule squamose basse vie, 1/HPF emazie).
Anche i valori del sangue sono tutti normali.

Ho il valore a 5 dell’ossolato di calcio (range 0-5) che purtroppo è la causa della mia calcolosi.


Credete debba approfondire in qualche modo per i leucociti?

Non ho sintomi, se non qualche doloretto, onestamente in remissione, a volte in vescica o Comunque in basso lato sinistro, a volte più alto, che mi porto dietro dalla mega colica di fine settembre.


Aggiungo, per completezza, che settimana scorsa ho avuto una infezione ai genitali (piccole escoriazioni bianche nella pelle esterna attorno al glande) , probabilmente lieve balanite, trattata con Pevaril su consiglio medico ed ora apparentemente scomparsa.


Grazie in anticipo per la risposta.
Dr. Paolo Piana Urologo 47.8k 2k
In una situazione complessa e non completamente risolta, il controllo deve essere effettuato con la TAC dell’addome senza mezzo di contrasto, l’ecografia non è sufficientemente precisa.
La densità delle urine è elevatissima (1035) ai limiti della disidratazione, cosa che non dovrebbe assolutamente avvenire in un soggetto produttore di calcoli, altrimenti le recidive sono davvero dietro l’angolo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Grazie Dottore,

In effetti nell’ultima settimana, causa viaggi e lavoro, ho bevuto pochissimo per non dire niente, assolutamente contro le mie consuetudini (normalmente bevo almeno 2 litri al giorno).

La tac è utile a capire la presenza nelle vie di qualche altro calcolo?
Perché in realtà, vista anche la mia esperienza e confidenza con questi sintomi, non riconosco fastidi riconducibili a quello. Non ho dolore ai reni, né tantomeno coliche. Non ho pesantezza o urgenza ad urinare. Ho lievi fastidi, sempre a sinistra, a giorni alterni, dall’ episodio colico di settembre/ottobre. Ad ottobre in effetti ho poi espulso un calcolo di 1 cm per 6 mm (il mio urologo si chiede ancora come sia riuscito a passare).

Ritiene quindi necessario l’esame per escludere altri calcoli per strada ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 47.8k 2k
La TAC dell’addome senza mezzo di contrasto è oggi l’unico accertamento affidabile quando vi è da definire con precisione la presenza di calcoli nei reni e nelle vie urinarie. Questo è assolutamente necessario nelle fasi acute di prima diagnosi e per valutare gli effetti di un trattamento di qualsiasi tipo. Effettuata con tecnologia - a spirale - è effettuata molto velocemente e con ridotta esposizione alle radiazioni. L’ecografia si può utilizzare come controllo periodico in situazioni stabilizzate da tempo.

Paolo Piana
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Gentile Dottore,
Come da lei consigliato ho prenotato una TAC da svolgere dopo capodanno però (secondo disponibilità).

Nel frattempo però i miei sintomi sono aumentati. I fastidi al fianco alto/basso sinistro ci sono (seppur lievi) più o meno come prima, ma adesso da ieri si è aggiunta la febbre.
A dire il vero da ieri, cioè dal l’episodio febbre, ho avuto anche violente scariche di diarrea, che quindi non mi hanno chiarito le cause (influenza intestinale concomitante?)

Spaventato Comunque dall’innalzamento della temperatura oggi mi sono recato ad un pronto soccorso (Roma) dove mi hanno fatto analisi ed ecografia renale.

Le analisi hanno evidenziato valori compatibili con infezione/infiammazione, le urine presentavano ancora leucociti alti.
L’ecografia è risultata negativa, non evidenziando anomalia nel rene che mi da fastidio.

La diagnosi nel foglio dimissioni è:
Cistite e simultanea Gastroenterite
(Con annessa lista di farmaci)

Mi hanno prescritto urinocultura da eseguire domani ed antibiotico da assumere però dopo il prelievo di urine di domani.

Ora, onestamente, alla luce dei miei sintomi, soprattutto della febbre, mi è sembrata frettolosa tale conclusione e speravo mi eseguissero in ospedale la TAC accelerando almeno quel responso, ma niente (l’ho pure chiesto, ma il medico mi ha detto che per lui non si tratta di ostruzione renale da calcolosi né per i sintomi né per gli esiti degli esami).

Cosa mi consiglia fare? Trovo un centro dove eseguire TAC già questa settimana accelerando? O seguo l’Inter consigliatomi dal medico del PS (urinocultura, antibiotico e farmaci per virus intestinale)?
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Dr. Paolo Piana Urologo 47.8k 2k
Cerchi di eseguire comunque la TAC e contemporaneamente assuma la terapia che le è stata consigliata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Quindi a suo avviso, seguendo l’Inter del medico del pronto soccorso, possa lasciare invece l’esecuzione della Tac alla data che ha attualmente (3 Gennaio)? O deve anticiparne l’esecuzione?

Grazie davvero per la tempestività e lo scrupolo con cui operate in questo sito, davvero.
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Dr. Paolo Piana Urologo 47.8k 2k
Tutto dipende dalla persistenza ed intensità dei disturbi.

Paolo Piana
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