Presunta prostatite?
Salve,
ho 40 anni e assumo Silodosina 4mg da diversi anni per ostruzione cervico-uretrale, che mi consente di svuotare la vescica senza problemi.
Due settimane fa ho consultato il medico per i seguenti sintomi:
Prurito uretrale.
Difficoltà a urinare (poche gocce o assenza di minzione, nonostante lo stimolo).
Sensazione continua di dover urinare.
Non ho riscontrato bruciore, dolore o sangue nelle urine.
Lo stesso giorno ho effettuato esami del sangue e delle urine, risultati negativi per infezioni.
Il medico mi ha prescritto Ciproxin per 7 giorni.
Al terzo giorno di terapia ho avuto un lieve miglioramento, ma ho iniziato ad accusare:
- Forti crampi addominali sul lato sinistro, irradiati alla schiena, prevalentemente serali dopo cena.
Ho risolto provocandomi il vomito e con borsa d’acqua calda assieme a tecniche di rilassamento.
Nota: durante il giorno ho fatto nuoto in piscina e attività sessuale
Lo stesso è capitato la sera seguente.
Dopo aver segnalato questi sintomi, ho interrotto l’antibiotico su consiglio medico, che ha ipotizzato una prostatite e prescritto Vimovo 500mg (antinfiammatorio) per 7 giorni.
Attualmente:
Dopo 6 giorni di terapia, i sintomi sono notevolmente migliorati.
Persistono però un lieve prurito più interno/profondo e una sensazione di svuotamento incompleto della vescica.
Non ho più crampi.
Ho una visita urologica con cistoscopia flessibile programmata per il 2 gennaio.
Domande:
1.
Data la probabile prostatite in via di guarigione, i rapporti sessuali potrebbero essere controindicati?
2.
Sebbene ci siano miglioramenti, non mi sento ancora del tutto ristabilito.
Quali indicazioni potrebbe essere utile seguire una volta terminato l’antinfiammatorio?
3.
Se i crampi addominali dovessero ripresentarsi, come dovrei agire nell’immediato?
4.
Dovrei interrompere momentaneamente la piscina?
(ho uno strano presentimento che sia partito tutto da lì anche se gli esami non mostrano nessuna infezione)
Grazie in anticipo per il vostro tempo e per eventuali suggerimenti.
ho 40 anni e assumo Silodosina 4mg da diversi anni per ostruzione cervico-uretrale, che mi consente di svuotare la vescica senza problemi.
Due settimane fa ho consultato il medico per i seguenti sintomi:
Prurito uretrale.
Difficoltà a urinare (poche gocce o assenza di minzione, nonostante lo stimolo).
Sensazione continua di dover urinare.
Non ho riscontrato bruciore, dolore o sangue nelle urine.
Lo stesso giorno ho effettuato esami del sangue e delle urine, risultati negativi per infezioni.
Il medico mi ha prescritto Ciproxin per 7 giorni.
Al terzo giorno di terapia ho avuto un lieve miglioramento, ma ho iniziato ad accusare:
- Forti crampi addominali sul lato sinistro, irradiati alla schiena, prevalentemente serali dopo cena.
Ho risolto provocandomi il vomito e con borsa d’acqua calda assieme a tecniche di rilassamento.
Nota: durante il giorno ho fatto nuoto in piscina e attività sessuale
Lo stesso è capitato la sera seguente.
Dopo aver segnalato questi sintomi, ho interrotto l’antibiotico su consiglio medico, che ha ipotizzato una prostatite e prescritto Vimovo 500mg (antinfiammatorio) per 7 giorni.
Attualmente:
Dopo 6 giorni di terapia, i sintomi sono notevolmente migliorati.
Persistono però un lieve prurito più interno/profondo e una sensazione di svuotamento incompleto della vescica.
Non ho più crampi.
Ho una visita urologica con cistoscopia flessibile programmata per il 2 gennaio.
Domande:
1.
Data la probabile prostatite in via di guarigione, i rapporti sessuali potrebbero essere controindicati?
2.
Sebbene ci siano miglioramenti, non mi sento ancora del tutto ristabilito.
Quali indicazioni potrebbe essere utile seguire una volta terminato l’antinfiammatorio?
3.
Se i crampi addominali dovessero ripresentarsi, come dovrei agire nell’immediato?
4.
Dovrei interrompere momentaneamente la piscina?
(ho uno strano presentimento che sia partito tutto da lì anche se gli esami non mostrano nessuna infezione)
Grazie in anticipo per il vostro tempo e per eventuali suggerimenti.
[#1]
1.
Data la probabile prostatite in via di guarigione, i rapporti sessuali potrebbero essere controindicati?
L’attività sessuale è sconsigliata solo nelle fasi febbrili della prostatite acuta a causa infettiva. Per il resto, 2-3 eiaculazioni la settimana (non più) possono essere considerate benefiche.
2.
Sebbene ci siano miglioramenti, non mi sento ancora del tutto ristabilito.
Quali indicazioni potrebbe essere utile seguire una volta terminato l’antinfiammatorio?
Adottare uno stile di vita indirizzato alla massiama regolarità, in tutti i suoi aspetti principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
3.
Se i crampi addominali dovessero ripresentarsi, come dovrei agire nell’immediato?
Impossibile valutare a distanza.
4.
Dovrei interrompere momentaneamente la piscina?
(ho uno strano presentimento che sia partito tutto da lì anche se gli esami non mostrano nessuna infezione)
No. In ogni caso, quasi tutte le infezioni urinarie sono causate da batteri provenienti dal proprio intestino.
Data la probabile prostatite in via di guarigione, i rapporti sessuali potrebbero essere controindicati?
L’attività sessuale è sconsigliata solo nelle fasi febbrili della prostatite acuta a causa infettiva. Per il resto, 2-3 eiaculazioni la settimana (non più) possono essere considerate benefiche.
2.
Sebbene ci siano miglioramenti, non mi sento ancora del tutto ristabilito.
Quali indicazioni potrebbe essere utile seguire una volta terminato l’antinfiammatorio?
Adottare uno stile di vita indirizzato alla massiama regolarità, in tutti i suoi aspetti principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
3.
Se i crampi addominali dovessero ripresentarsi, come dovrei agire nell’immediato?
Impossibile valutare a distanza.
4.
Dovrei interrompere momentaneamente la piscina?
(ho uno strano presentimento che sia partito tutto da lì anche se gli esami non mostrano nessuna infezione)
No. In ogni caso, quasi tutte le infezioni urinarie sono causate da batteri provenienti dal proprio intestino.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille per la celere risposta.
Avrei delle domande aggiuntive:
Rispetto alla risposa del punto 1:
- vale anche in caso di eiaculazione retrograda dovuta a Silodosina? Nessun problema nel caso?
Rispetto alla risposa del punto 4:
- considerando la negatività delle analisi del sangue ed urinocoltura per possibili infezioni, suggerisce analisi del liquido prostatico (tampone uretrale) per ricercare eventuali batteri?
Grazie ancora
Avrei delle domande aggiuntive:
Rispetto alla risposa del punto 1:
- vale anche in caso di eiaculazione retrograda dovuta a Silodosina? Nessun problema nel caso?
Rispetto alla risposa del punto 4:
- considerando la negatività delle analisi del sangue ed urinocoltura per possibili infezioni, suggerisce analisi del liquido prostatico (tampone uretrale) per ricercare eventuali batteri?
Grazie ancora
[#3]
Notiamo ora che lei ci scrive di eiaculazione dl profilo di una femmina di 32 anni. Questo non è regolare, la invitiamo ad aprire un suo profilo personale, che contiene dei dati per noi utili ad interpretare meglio la situazione.
1. Si considera ovviamente qualsiasi tipo di eiaculazione.
2. In caso di sospetto persistente, si ricorre al test di Stmey-Meares (o dei tre bicchieri).
1. Si considera ovviamente qualsiasi tipo di eiaculazione.
2. In caso di sospetto persistente, si ricorre al test di Stmey-Meares (o dei tre bicchieri).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 60 visite dal 10/12/2024.
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