La radioterapia, al posto
Buongiorno,
all’inizio dell’estate 2005, avevo 55 anni, a seguito di un controllo di un del p.s.a mi fu riscontrato un valore di circa 9. A Seguito del predetto valore mi fu praticata una ecografia transrettale, dalla quale si noto’ una lesione sul lobo sinistro della prostata .Mi venne prescritta una biopsia prostatica, la quale fu eseguita su i 2 lombi della prostata con 12 prelievi. Il risultato fu’ di iperplasia prostatica.L’anno successivo, prima dell’estate 2006, il psa sale a 13, a questo punto mi viene praticata una ulteriore ecografia transrettale, dando lo stesso risultato della precedente. Mi fu praticata un’ulteriore biopsia, ma a differenza della prima volta, questo l’ho scoperto dopo l’intervento, i medici praticano il prelievo solamente sulla lesione, con 6 prelievi, e non su tutta la prostata. Risultato della biopsia, come al solito fu di iperplasia. Si decide di operare lo stesso per ripulire la parte interna della prostata ed un calcolo della vescica. Dopo l’operazione, come e’ di consuetudine, la parte della prostata venne inviata per essere analizzata, con un risulatato che ha sconvolto la mia vita: carcinoma prostatico diffuso su i 2 lombi con un indice di greason 2+2.
A questo punto inizio a consultare altri medici, tutti erano concordi nel dire del grande errore che e’ stato commesso nell’eseguire la seconda biopsia solamente sulla lesione e non su tutta la prostata.
Dove non erano d’accordo era se rifare l’intervento per rimuovere il guscio della prostata o fare la radioterapia. Ho optato per la radioterapia, eseguita con 40 sedute in un centro di Catania, dove esiste un apparecchiatura all’avanguardia.
Adesso a distanza di cica 20 mesi dalla radioterapia mi trovo con un psa 0,18.(il piu’ basso fino adesso riscontrato). Vi chiedo se aver optato per la radioterapia, al posto di un rientervento chirurgico, sia stato giusto, se l’attuale valore del psa sia buono e se nel caso di progressione della malattia vi sia qualche altra possibile cura da fare e con quali risultati.
Grazie.
all’inizio dell’estate 2005, avevo 55 anni, a seguito di un controllo di un del p.s.a mi fu riscontrato un valore di circa 9. A Seguito del predetto valore mi fu praticata una ecografia transrettale, dalla quale si noto’ una lesione sul lobo sinistro della prostata .Mi venne prescritta una biopsia prostatica, la quale fu eseguita su i 2 lombi della prostata con 12 prelievi. Il risultato fu’ di iperplasia prostatica.L’anno successivo, prima dell’estate 2006, il psa sale a 13, a questo punto mi viene praticata una ulteriore ecografia transrettale, dando lo stesso risultato della precedente. Mi fu praticata un’ulteriore biopsia, ma a differenza della prima volta, questo l’ho scoperto dopo l’intervento, i medici praticano il prelievo solamente sulla lesione, con 6 prelievi, e non su tutta la prostata. Risultato della biopsia, come al solito fu di iperplasia. Si decide di operare lo stesso per ripulire la parte interna della prostata ed un calcolo della vescica. Dopo l’operazione, come e’ di consuetudine, la parte della prostata venne inviata per essere analizzata, con un risulatato che ha sconvolto la mia vita: carcinoma prostatico diffuso su i 2 lombi con un indice di greason 2+2.
A questo punto inizio a consultare altri medici, tutti erano concordi nel dire del grande errore che e’ stato commesso nell’eseguire la seconda biopsia solamente sulla lesione e non su tutta la prostata.
Dove non erano d’accordo era se rifare l’intervento per rimuovere il guscio della prostata o fare la radioterapia. Ho optato per la radioterapia, eseguita con 40 sedute in un centro di Catania, dove esiste un apparecchiatura all’avanguardia.
Adesso a distanza di cica 20 mesi dalla radioterapia mi trovo con un psa 0,18.(il piu’ basso fino adesso riscontrato). Vi chiedo se aver optato per la radioterapia, al posto di un rientervento chirurgico, sia stato giusto, se l’attuale valore del psa sia buono e se nel caso di progressione della malattia vi sia qualche altra possibile cura da fare e con quali risultati.
Grazie.
[#1]
salve,
dagli ultimi studi la radioterapia sembra essere sovrapponibile all'intervento chirugico nei tumori di basso grado , se il suo psa è divetato così basso significa che la terapia ha dato i suoi effetti, purtroppo non esiste un numero specifico per il valore del psa ma questo deve essere dosato ogni 6 mesi e l'importante è che rimanga basso, come ora , un raddoppiamento dello stesso potrebbe significare una ripresa di malattia
dagli ultimi studi la radioterapia sembra essere sovrapponibile all'intervento chirugico nei tumori di basso grado , se il suo psa è divetato così basso significa che la terapia ha dato i suoi effetti, purtroppo non esiste un numero specifico per il valore del psa ma questo deve essere dosato ogni 6 mesi e l'importante è che rimanga basso, come ora , un raddoppiamento dello stesso potrebbe significare una ripresa di malattia
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#3]
Caro utente,
Sarebbe utile sapere che tipo di intervento le è stato riservato.
Infatti se la prostatectomia non è stata radicale ma parziale, la radioterapia sulla ghiandola residua ha un ruolo di efficacia sovrapponibile all'intervento chirurgico. Se invece la prostatectomia è stata radicale ma il tumore superava la capsula o infiltrava le vescicole o permaneva un residuo sul margine chirurgico, la radioterapia assume un ruolo di completamento all'intervento chirurgico con dosi diverse da quelle radicali.
In ogni caso non esiste un valore assoluto di PSA tale da ipotizzare una guarigione completa. Bisogna valutare l'andamento del PSA nel suo complesso cercando di individuare un "trend" verso l'azzeramento(considerando come ripresa di malattia la presenza di 3 rialzi consecutivi o un inceremento di +2ng/ML dal valore più basso dopo il trattamento). In realtà quasi sempre l'azzeramento post RT non viene spesso raggiunto perchè con la radioterapia rimane la componente cellulare benigna della ghiandola prostatica che produce PSA, anche se in quote molto basse.
Cordiali Saluti
Sarebbe utile sapere che tipo di intervento le è stato riservato.
Infatti se la prostatectomia non è stata radicale ma parziale, la radioterapia sulla ghiandola residua ha un ruolo di efficacia sovrapponibile all'intervento chirurgico. Se invece la prostatectomia è stata radicale ma il tumore superava la capsula o infiltrava le vescicole o permaneva un residuo sul margine chirurgico, la radioterapia assume un ruolo di completamento all'intervento chirurgico con dosi diverse da quelle radicali.
In ogni caso non esiste un valore assoluto di PSA tale da ipotizzare una guarigione completa. Bisogna valutare l'andamento del PSA nel suo complesso cercando di individuare un "trend" verso l'azzeramento(considerando come ripresa di malattia la presenza di 3 rialzi consecutivi o un inceremento di +2ng/ML dal valore più basso dopo il trattamento). In realtà quasi sempre l'azzeramento post RT non viene spesso raggiunto perchè con la radioterapia rimane la componente cellulare benigna della ghiandola prostatica che produce PSA, anche se in quote molto basse.
Cordiali Saluti
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#4]
Volevo comunque aggiungere che 2+2 di gleason ed un PSA <10 come valore iniziale la collocano nella fascia a basso rischio di ripresa di malattia. Qualora ci fosse una ripresa, con tali caratteristiche il tumore "dovrebbe" avere un andamento non molto aggressivo e quindi gestibile con una adeguata terapia ormonale anche per tempi lunghi. Ma non fasciamoci la testa prima che si rompa. Sia sereno e segua i follow-up oncologici in modo puntuale.
dr.Filippo Alongi
[#5]
direi che sono daccordo con il collega radioterapista
c'e' sempre la terapia ormonale a disposizione
io come urologo ad un mio paziente avrei consigliato la prostatectomia radicale vista l'età, il basso gleason ed il valore di PSA
c'e' sempre la terapia ormonale a disposizione
io come urologo ad un mio paziente avrei consigliato la prostatectomia radicale vista l'età, il basso gleason ed il valore di PSA
dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com
[#7]
Condivido l'opinione del collega Alongi Radioterapista sulla definizione progressione della malattia dopo RT [vedi 3 incrementi consecutivi o Current nadir + 2(in genere il PSA dovrebbe raggiungere il suo nadir entro 1 aa dal trattamento).
0,18 e' un parametro che va benissimo. visto il pSA di partenza (13) e l'intervento di TURP ottenuto consiglierei controllo scitngirafico osseo ogni 18 mesi (in realta' non abbiamo un esame istologico definitivo della sua prostata. ai due anni dall RT, in caso di incremento del PSA rispetto al Current Nadir o per sospetta progressione locale della malattia utile biopsia prostatica. mi auguro che lei urini bene ! Dr. Tommaso Corvasce, Urologo Barletta (Bari)
0,18 e' un parametro che va benissimo. visto il pSA di partenza (13) e l'intervento di TURP ottenuto consiglierei controllo scitngirafico osseo ogni 18 mesi (in realta' non abbiamo un esame istologico definitivo della sua prostata. ai due anni dall RT, in caso di incremento del PSA rispetto al Current Nadir o per sospetta progressione locale della malattia utile biopsia prostatica. mi auguro che lei urini bene ! Dr. Tommaso Corvasce, Urologo Barletta (Bari)
[#8]
Condivido l'opinione del collega Alongi Radioterapista sulla definizione progressione della malattia dopo RT [Current nadir + 2 incrementi consecutivi (in genere il PSA dovrebbe raggiungere il suo nadir entro 1 aa dal trattamento).
0,18 di PSA e' un parametro che va benissimo. visto il pSA di partenza (13) e l'intervento di TURP ottenuto consiglierei controllo scitngirafico osseo ogni 18 mesi (in realta' non abbiamo un esame istologico definitivo della sua prostata). Ai due anni dall RT, in caso di incremento del PSA rispetto al Current Nadir anche di solo 0,2 o per sospetta progressione locale della malattia utile biopsia prostatica. mi auguro che lei urini bene ! Dr. Tommaso Corvasce, Urologo Barletta (Bari)
0,18 di PSA e' un parametro che va benissimo. visto il pSA di partenza (13) e l'intervento di TURP ottenuto consiglierei controllo scitngirafico osseo ogni 18 mesi (in realta' non abbiamo un esame istologico definitivo della sua prostata). Ai due anni dall RT, in caso di incremento del PSA rispetto al Current Nadir anche di solo 0,2 o per sospetta progressione locale della malattia utile biopsia prostatica. mi auguro che lei urini bene ! Dr. Tommaso Corvasce, Urologo Barletta (Bari)
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 7.6k visite dal 22/02/2007.
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