Psa elevato dopo prostatectomia
Buonasera,
scusatemi se Vi disturbo ma sono molto preoccupata.
A febbraio a mio padre, 67 anni, è stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico. Di seguito Vi riporto l’esito della biopsia:
Sede di prelievo N. di frammenti Lunghezza in mm (all'atto del prelievo)
1) Zona periapicale sinistra 1-1-1 20-20-18
2) Zona periapicale destra 1-1-1 15-22-25
3) Zona paramediana sinistra 1-1-1 10-12-20
4) Zona paramediana destra 1-1 15-15
5) Zona posterolaterale sinistra 1-1 15-10
6) Zona posterolaterale destra 1-1 15-10-12
7) Zona di transizione sinistra 1 12
8) Zona di transizione destra 1 20
Diagnosi istologica:
1,2,3,5,7) Frammenti di prostata con infiltrazione di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato G7 (3+4) sec. Gleason.
4,6,8) Frammenti di prostata esenti da alterazioni istopatologiche significative.
- Zone non adeguatamente campionate (biopsia <1cm di lunghezza o priva di ghiandole)
- Frammenti valutabili sul totale dei frammenti esaminati: 17 su 17
- Numero di frammenti positivi (% sul totale dei frammenti esaminati): 6 (35,3 %)
- Lunghezza totale dei frammenti esaminati (su preparato) : mm203
- Lunghezza totale dei focolai neoplastici: mm17
- Rapporto percentuale neoplasia / frammenti esaminati:percentuale neoplasia / frammenti 11%
- Percentuale di massima infiltrazione riscontrata in 1 frammento: 100%
PSA 11,60
PSA lib./totale 10,40
TNM clinico T1c
Gleason max 7(3+4)
Probabilità di Neoplasia limitata alla prostata 37%
Estensione extraprostatica 43%
Infiltrazione vescichette seminali 12%
Metastasi linfonodali 8%
Tac, scintigrafia ossea e radiografie con esito negativo.
E’ stato operato di prostatectomia radicale lo scorso maggio;
verso i primi di luglio abbiamo ricevuto l’esito dell’esame istologico della prostata:
L’esame istologico ha dimostrato trattarsi di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato della prostata Gleason 7 con minima infiltrazione del margine chirurgico posteriore sinistro pT2c pNx pN0. Si consiglia controllo ambulatoriale fra tre mesi con es.urine, urinocultura, dosaggio del PSA.
Come prescritto, a distanza di 3 mesi, ha fatto gli esami richiesti. Vi riporto l’esito del dosaggio del PSA:
Marcatori
s-P.S.A. 3.47 ng/mL
s-PSA libero 0.18 ng/mL
Rapporto PSA free/totale 5.2 %
Purtroppo, come potete vedere, il valore del PSA è molto elevato e, un’altra cosa che mi preoccupa, è l’infiltrazione, seppur minima, dei margini chirurgici.
L’urologo ha prescritto una TAC e una visita con uno specialista per valutare se e come procedere con la radioterapia.
C’è qualche altro esame un po’ più specifico che è il caso di richiedere?
Secondo voi, vista la situazione di mio padre, è il caso di procedere con la radioterapia o con qualche altro tipo di cura?
Vi ringrazio fin da ora per le risposte che sicuramente arriveranno.
Cordiali saluti
scusatemi se Vi disturbo ma sono molto preoccupata.
A febbraio a mio padre, 67 anni, è stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico. Di seguito Vi riporto l’esito della biopsia:
Sede di prelievo N. di frammenti Lunghezza in mm (all'atto del prelievo)
1) Zona periapicale sinistra 1-1-1 20-20-18
2) Zona periapicale destra 1-1-1 15-22-25
3) Zona paramediana sinistra 1-1-1 10-12-20
4) Zona paramediana destra 1-1 15-15
5) Zona posterolaterale sinistra 1-1 15-10
6) Zona posterolaterale destra 1-1 15-10-12
7) Zona di transizione sinistra 1 12
8) Zona di transizione destra 1 20
Diagnosi istologica:
1,2,3,5,7) Frammenti di prostata con infiltrazione di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato G7 (3+4) sec. Gleason.
4,6,8) Frammenti di prostata esenti da alterazioni istopatologiche significative.
- Zone non adeguatamente campionate (biopsia <1cm di lunghezza o priva di ghiandole)
- Frammenti valutabili sul totale dei frammenti esaminati: 17 su 17
- Numero di frammenti positivi (% sul totale dei frammenti esaminati): 6 (35,3 %)
- Lunghezza totale dei frammenti esaminati (su preparato) : mm203
- Lunghezza totale dei focolai neoplastici: mm17
- Rapporto percentuale neoplasia / frammenti esaminati:percentuale neoplasia / frammenti 11%
- Percentuale di massima infiltrazione riscontrata in 1 frammento: 100%
PSA 11,60
PSA lib./totale 10,40
TNM clinico T1c
Gleason max 7(3+4)
Probabilità di Neoplasia limitata alla prostata 37%
Estensione extraprostatica 43%
Infiltrazione vescichette seminali 12%
Metastasi linfonodali 8%
Tac, scintigrafia ossea e radiografie con esito negativo.
E’ stato operato di prostatectomia radicale lo scorso maggio;
verso i primi di luglio abbiamo ricevuto l’esito dell’esame istologico della prostata:
L’esame istologico ha dimostrato trattarsi di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato della prostata Gleason 7 con minima infiltrazione del margine chirurgico posteriore sinistro pT2c pNx pN0. Si consiglia controllo ambulatoriale fra tre mesi con es.urine, urinocultura, dosaggio del PSA.
Come prescritto, a distanza di 3 mesi, ha fatto gli esami richiesti. Vi riporto l’esito del dosaggio del PSA:
Marcatori
s-P.S.A. 3.47 ng/mL
s-PSA libero 0.18 ng/mL
Rapporto PSA free/totale 5.2 %
Purtroppo, come potete vedere, il valore del PSA è molto elevato e, un’altra cosa che mi preoccupa, è l’infiltrazione, seppur minima, dei margini chirurgici.
L’urologo ha prescritto una TAC e una visita con uno specialista per valutare se e come procedere con la radioterapia.
C’è qualche altro esame un po’ più specifico che è il caso di richiedere?
Secondo voi, vista la situazione di mio padre, è il caso di procedere con la radioterapia o con qualche altro tipo di cura?
Vi ringrazio fin da ora per le risposte che sicuramente arriveranno.
Cordiali saluti
[#1]
caro utente in genere con un istologico come quello di suo padre può essere indicata la radioterapia , che è tanto più efficace quanto più precoce è dal intervento
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Ex utente
Grazie infinite per la risposta.
Abbiamo finalmente ricevuto anche l’esito della Tac:
TC DELL’ADDOME COMPLETO CON MDC
Ridotte di dimensioni le nodulazioni tipo adenopatico note in sede retroperitoneale e lungo le catene iliache e femorali.
Esiti di prostatectomia radicale.
Reperto invariato per il resto.
Dopo aver letto l’esito della Tac l’urologo che sta seguendo mio padre ha detto che si consulterà con il radioterapista per valutare se è il caso di fare la radioterapia o di procedere con una, coma l’ha chiamata lui, “cura”.
Alla luce dei nuovi esami che abbiamo a disposizione, secondo Voi, è sempre meglio procedere con la radioterapia o forse può essere più efficace la “cura” della quale ha parlato l’urologo?
E, mi sapete spiegare in parole povere cosa sono le “nodulazioni tipo adenopatico note in sede retroperitoneale e lungo le catene iliache e femorali”? Potevano e dovevano essere rimosse durante l’intervento?
Scusate per le tante domande ma la mia speranza è che, cominciando a capirne qualcosa, sarà più facile prendere le decisioni giuste.
Grazie ancora per la disponibilità.
[#3]
Faccia un esame che si chiama PET con colina. Se confermasse la malattia a livello locale (loggia)e/o regionale(linfonodi pelvici) la radioterapia può essere utile ed efficace. Se invece evidenziasse localizzazioni a distanza(ossa o altre sedi distanti dalla prostata), la terapia ormonale potrebbe essere un metodo (purtroppo non definitivo) per tenere a bada o silente la malattia per un periodo solitamente di almento 18-36 mesi.
Per l'età che ha è imperativo fare il più possibile per migliorare la prognosi. La PET con colina è il primo passo.. Il secondo è contattare un oncologo medico e/o un oncologo radioterapista (esperti di prostata) per studiare la strategia sopradetta al meglio.
Per l'età che ha è imperativo fare il più possibile per migliorare la prognosi. La PET con colina è il primo passo.. Il secondo è contattare un oncologo medico e/o un oncologo radioterapista (esperti di prostata) per studiare la strategia sopradetta al meglio.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#10]
Ex utente
Buongiorno, abbiamo ricevuto l’esito della pet che Vi riporto di seguito:
Cod. Esame: PET GLOBALE CORPOREA ACETATO (1MP)
PET GLOBALE CORPOREA ACETATO eseguito
in data 12.11.2009:
Radiofarmaco: 11C-ACETATO Dose:
555 MBq
R E F E R T O
La tomografia per emissione di positroni del corpo, con tracciante di metabolismo degli acidi grassi
(ciclo dei tricarbossilici) ed implementazione TC per correzione dell'attenuazione e localizzazione
anatomica, fa rilevare aumentata concentrazione di tale indicatore con gradiente piuttosto elevato in
corrispondenza di due linfonodi addominali in sede paracavale ed iliaca comune dx, il maggiore del
diametro di circa 1,5 cm.
Modesto accumulo del radiofarmaco, anche per le minori dimensioni, si visualizza per alcuni altri
linfonodi sub-centimetrici in sede paraortica, interaortocavale ed inguino-crurale di ambo i lati.
Modesta concentrazione dell'indicatore si visualizza, infine, per un'area del diametro di circa 2 cm
all'ala sn del sacro in corrispondenza della quale, nelle immagini anatomiche di riferimento, si
riconosce addensamento osseo (vedasi iconografia).
Fisiologica la distribuzione del tracciante nel rimanente ambito corporeo esplorato, dalla base
cranica al tratto prossimale degli arti inferiori.
Conclusioni: i reperti segnalati sono compatibili con aumentato metabolismo degli acidi grassi che,
almeno per i linfonodi di maggiori dimensioni, possono far sospettare localizzazione di malattia.
Da quel poco che ho capito la malattia è sicuramente ancora presente in alcuni linfonodi; ma quando si parla di “addensamento osseo” significa sono già state colpite anche le ossa? Come ci consigliate di procedere?
Vi ringrazio fin da ora per le risposte.
Cod. Esame: PET GLOBALE CORPOREA ACETATO (1MP)
PET GLOBALE CORPOREA ACETATO eseguito
in data 12.11.2009:
Radiofarmaco: 11C-ACETATO Dose:
555 MBq
R E F E R T O
La tomografia per emissione di positroni del corpo, con tracciante di metabolismo degli acidi grassi
(ciclo dei tricarbossilici) ed implementazione TC per correzione dell'attenuazione e localizzazione
anatomica, fa rilevare aumentata concentrazione di tale indicatore con gradiente piuttosto elevato in
corrispondenza di due linfonodi addominali in sede paracavale ed iliaca comune dx, il maggiore del
diametro di circa 1,5 cm.
Modesto accumulo del radiofarmaco, anche per le minori dimensioni, si visualizza per alcuni altri
linfonodi sub-centimetrici in sede paraortica, interaortocavale ed inguino-crurale di ambo i lati.
Modesta concentrazione dell'indicatore si visualizza, infine, per un'area del diametro di circa 2 cm
all'ala sn del sacro in corrispondenza della quale, nelle immagini anatomiche di riferimento, si
riconosce addensamento osseo (vedasi iconografia).
Fisiologica la distribuzione del tracciante nel rimanente ambito corporeo esplorato, dalla base
cranica al tratto prossimale degli arti inferiori.
Conclusioni: i reperti segnalati sono compatibili con aumentato metabolismo degli acidi grassi che,
almeno per i linfonodi di maggiori dimensioni, possono far sospettare localizzazione di malattia.
Da quel poco che ho capito la malattia è sicuramente ancora presente in alcuni linfonodi; ma quando si parla di “addensamento osseo” significa sono già state colpite anche le ossa? Come ci consigliate di procedere?
Vi ringrazio fin da ora per le risposte.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 5.2k visite dal 02/10/2009.
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