Klebsiella pneumoniae nelle urine uomo anziano

Buongiorno, mio padre, 83 anni, ha eseguito TURP un anno fa, in seguito a un periodo di febbre continua, blocco urinario a causa di ipertrofia prostatica benigna importante (ha portato il catetere per un mesetto) e successivo riscontro di klebsiella pneumoniae nelle urine.

Ha eseguito molte terapie antibiotiche (è stato anche ricoverato in ospedale a causa di questa febbre settica), il numero delle colonie di klebsiella pneumoniae si era ridotto e lui era ritornato a stare bene.

A inizio e fine novembre ha avuto però altri due episodi febbrili della durata di un solo giorno, il primo moderato (temperatura max 37.8), il secondo più importante (la temperatura è andata oltre 39), come le dicevo tutto questo è durato solo un giorno, quello successivo stava bene.

Memore dei suoi problemi urinari gli ho fatto fare una urinocoltura che ha evidenziato di nuovo klebsiella pneumoniae con una concentrazione pari a 1.000.
000 UFC/ml.

Nel sedimento sono presenti un po' di leucociti (15/ul) e abbondante flora batterica.
Poi non ci sono altre anomalie.

Ovviamente consulteremo il curante, ma nel frattempo volevo cortesemente sapere se quei picchi di febbre possano essere causati dal batterio, e se verosimilmente debba eseguire una nuova terapia antibiotica.

Grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.3k 1.9k
La quantità di cellule infiammatorie (leucociti) è modesta e questo non fa certo pensare ad una grave infezione. Se non vi sono febbre o disturbi evidenti, in linea di massima si preferisce non insistere eccessivamente con gli antibiotici. Questo perché le recidive sono quasi inesorabili e si rischia di indurre pericolose resistenze. In questi casi sarebbe opoprtuno sentire anche il parere di un infettivologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille Dott. Piana per la sua pronta risposta. A precisazione le dico che un infettivologo fu consultato, sotto consiglio del curante, l'anno scorso, quando mio padre iniziò ad avere questa febbre seguita, dopo poco, dall'ostruzione urinaria. All'epoca (luglio/agosto 2023) aveva febbre tutto il giorno che abbassava solo con antipiretici e che durò per più di mese.
L'infettivologo lo "ribaltò come un calzino" facendogli fare esami del sangue, ecografia addome completa, ecografia cardiaca, rx torace, urinocoltura... tutto negativo, a parte segni di infezione negli esami ematici (con PCR elevata e globuli bianchi un po' alterati) e infine il riscontro della Klebsiella nelle urine. A conclusione del percorso gli prescrisse fosfomicina da prendere una volta a settimana per un periodo, e da allora non aveva avuto più problemi.
Pensa che, alla luce di questo e di tutti gli esami che ha già fatto (è vero, è passato più di un anno ma il sintomo era la febbre, per di più in maniera continuativa e non sporadica come adesso), sia comunque necessario il consulto di un infettivologo? O possiamo intanto sentire il parere del curante?
Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.3k 1.9k
In assenza di febbre e sintomi, in genere ci si va cauti con gli antibiotici per i motivi di cui abbiamo scritto e comunque sarebbe il caso di ripetere esame urine e coltura almeno un’altra volta. Tutto sommato, preferiremmo che, non avendo molto da dire dal nostro punto di vista urologico, fosse l’infettivologo a decidere come comportarsi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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