Infezione vie urinarie da batterio resistente agli antibiotici
Buonasera gentili dottori.
Scrivo per chiedere un consulto su un problema che mi affligge da mesi.
Da agosto soffro di cistite che continua a recidivare nonostante le cure antibiotiche fatte a seguito di regolare antibiogramma.
Il primo ciclo ha riguardato Escherichia Coli ma,.
quando ho eseguito urinocoltura di controllo, sono risultata positiva al Klebsiella pneumonia.
Altro ciclo di antibiotico come da antibiogramma, ma all'urinocoltura di controllo c'era ancora ed, anzi, aveva sviluppato delle resistenze.
Ho sentito urologi, ginecologo e un infettivologo, nonché anche il mio gastroenterologo che mi seguiva per altri problemi avuti che ho risolto.
Tutti concordano nello smettere di ricorrere agli antibiotici e aspettare una risposta del mio sistema immunitario.
Mi sembra un consiglio sensato, però mi chiedo: può il mio sistema immunitario "sconfiggere" da solo questo batterio?
Cosa mi consigliate di fare per affrontare questa situazione?
Premetto che sto assumendo vari integratori.
Al mattino dicoflor elle capsule, a metà mattinata cistiflux bustine.
Dopo pranzo una bustina di axil per le difese immunitarie e dopo cena una bustina di prolactis ivu.
Questa "combinazione" è stata di mia iniziativa dopo aver fatto vari tentativi (a seguito ovviamente di vari consulti medici)
Devo dire che sta tenendo a bada la situazione e i sintomi che ho.
Però non vorrei che fosse esagerata.
Anche perché assumo probiotici tutti i giorni da marzo (per problemi che ho avuto all'intestino) e ora sto continuando per la cistite.
È troppo?
Ma come fare altrimenti?
Grazie
Scrivo per chiedere un consulto su un problema che mi affligge da mesi.
Da agosto soffro di cistite che continua a recidivare nonostante le cure antibiotiche fatte a seguito di regolare antibiogramma.
Il primo ciclo ha riguardato Escherichia Coli ma,.
quando ho eseguito urinocoltura di controllo, sono risultata positiva al Klebsiella pneumonia.
Altro ciclo di antibiotico come da antibiogramma, ma all'urinocoltura di controllo c'era ancora ed, anzi, aveva sviluppato delle resistenze.
Ho sentito urologi, ginecologo e un infettivologo, nonché anche il mio gastroenterologo che mi seguiva per altri problemi avuti che ho risolto.
Tutti concordano nello smettere di ricorrere agli antibiotici e aspettare una risposta del mio sistema immunitario.
Mi sembra un consiglio sensato, però mi chiedo: può il mio sistema immunitario "sconfiggere" da solo questo batterio?
Cosa mi consigliate di fare per affrontare questa situazione?
Premetto che sto assumendo vari integratori.
Al mattino dicoflor elle capsule, a metà mattinata cistiflux bustine.
Dopo pranzo una bustina di axil per le difese immunitarie e dopo cena una bustina di prolactis ivu.
Questa "combinazione" è stata di mia iniziativa dopo aver fatto vari tentativi (a seguito ovviamente di vari consulti medici)
Devo dire che sta tenendo a bada la situazione e i sintomi che ho.
Però non vorrei che fosse esagerata.
Anche perché assumo probiotici tutti i giorni da marzo (per problemi che ho avuto all'intestino) e ora sto continuando per la cistite.
È troppo?
Ma come fare altrimenti?
Grazie
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Posto che il massimo delle attenzioni deve essere rivolto all’intestino, ben vengano tutti i fermenti e probiotici, ma non bisogna dimenticare l’importanza dell’alimentazione. Questa deve essere regolata da un bravo dietologo/nutrizionista. In caso contrario, tutte le terapie urologiche rischiano di essere vane.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie della celere risposta dottore.
Dunque posso continuare con fermenti e probiotici anche se li assumo quotidianamente da così tanti mesi?
Mi consiglia,.quindi, di rivolgermi anche ad uno specialista nell'alimentazione per un ulteriore ausilio? Non avevo considerato questo aspetto in effetti.
Dunque posso continuare con fermenti e probiotici anche se li assumo quotidianamente da così tanti mesi?
Mi consiglia,.quindi, di rivolgermi anche ad uno specialista nell'alimentazione per un ulteriore ausilio? Non avevo considerato questo aspetto in effetti.
[#3]
Il nutrizionista potrà anche ri-organizzare la terapia con gli integratori. Se non è ancora stato fatto, è opportuno completare gli accertamenti con una ecografia dell’addome completo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 111 visite dal 26/11/2024.
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