Catetere possibilità di rimozione
Buonasera scrivo per mio padre 86 anni con demenza vascolare grave.
Ad esso dopo un infezione urinaria è stato applicato a gennaio 2024 un catetere, poichè avendo l'infezione e una ipertropia prostatica, questa aveva compresso l'uretra causando un'insufficienza renale.
Dopo la guarigione, causa infezione per catetere (viscerale)
sono seguito altri due ricoveri.
Da Giugno la situazione si è stabilizzata ma il catetere viene tenuto per evitare un reflusso nel rene e la compressione dell'uretra.
Allo stato, vista la dimensione della prostata (60 mm) vorremo valutare trattamenti minivasi per la riduzione della prostata (REZUM?) e valutare la rimozione del catetere che è tollerato ma costituisce un pericolo di infezioni e non facilità la deambulazione.
La situazione cardiaca pare ad ora stabile per la sua età.
Vorrei chiedere un parere su come procedere.
Ad esso dopo un infezione urinaria è stato applicato a gennaio 2024 un catetere, poichè avendo l'infezione e una ipertropia prostatica, questa aveva compresso l'uretra causando un'insufficienza renale.
Dopo la guarigione, causa infezione per catetere (viscerale)
sono seguito altri due ricoveri.
Da Giugno la situazione si è stabilizzata ma il catetere viene tenuto per evitare un reflusso nel rene e la compressione dell'uretra.
Allo stato, vista la dimensione della prostata (60 mm) vorremo valutare trattamenti minivasi per la riduzione della prostata (REZUM?) e valutare la rimozione del catetere che è tollerato ma costituisce un pericolo di infezioni e non facilità la deambulazione.
La situazione cardiaca pare ad ora stabile per la sua età.
Vorrei chiedere un parere su come procedere.
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In questi casi limite è molto spesso difficile prendere delle decisioni. Da una parte ci sono i molti problemi legati al catetere vescicale, dall’altra quelli legati ad un eventuale intervento e non ultimi quelli legati alla gestione della minzione nel grande anziano (incontinenza e necessità di assorbenti, mobilità limitata e possibilità di cadute). L’esame dei pro- e dei contro- fa sì che ancora oggi in talune situazioni il catetere a permanenza costituisce ancora il minore dei mali. Ovviamente ogni caso gpha le sue caratteristiche da valutare con estrema attenzione. Oggigiorno la procedura che unisce la minore invasività con i migliori risultati pare essere l’Echo Laser, eseguibile in anestesia locale, senza necessità di endoscopia ed in modalità quasi ambulatoriale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 217 visite dal 20/11/2024.
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