Controlli dopo pieloplastica al rene sx

Buongiorno,
Circa sei mesi fa mi sono sottoposto ad un intervento di pieloplastica robotica al rene sx, a causa di una malformazione congenita che aveva compromesso la funzionalità del rene, con un'idronefrosi di IV grado. La scintigrafia pre operazione recitava: Filtrato rene destro: 41, 71 ml/min e Filtrato rene sinistro: 23, 32 ml/min.

L'intervento è andato bene, mi è stato inserito uno stent che poi è stato rimosso un mese dopo l'operazione.

Dopo varie ecografie di controllo, mi sono sottoposto, su indirizzo dell’urologo, a una uro-tac con mezzo di contrasto e senza, prima di eseguire la scintigrafia.
Questo è il referto:
A sinistra si rileva lieve ectasia dei calici ed in maggior misura della pelvi renale, che si presenta a sede extra-renale, con calibro conservato dell'uretere distale, come da stenosi del giunto pielo ureterale sinistro.

Le diramazioni dell'arteria renale sinistra, a sede ilare, avvolgono la pelvi renale omolaterale.
Ritardata eliminazione del MdC in fase tardiva dall'uretere sinistro.

Necessaria valutazione specialistica.

Si segnala in prossimità del terzo prossimale del muscolo ileo-psoas sinistro, una calcificazione a morfologia allungata, con estensione massima di circa 15 mm.
, reperto in atto aspecifico.
Utile follow up.

Quali reperti accessori si apprezza millimetrica formazione ipodensa in S7, compatibile in prima ipotesi con la natura cistica.

Ispessimento delle pareti della colecisti con formazione nodulare nel fondo.

Prostata e vescichette seminali a struttura disomogenea che calcificazioni nel contesto.

Devo recarmi a visita dall’urologo, ma vorrei anche un altro consulto.
Di recente ho avvertito dei dolori nella parte centrale della schiena a sx, potrebbero essere causati dal rene o potrebbero riguardare delle aderenze?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La pieloplastica con esito favorevole interrompe ovviamente un ulteriore peggioramento del danno renale, ma certamente non c'è da attendersi una normalizzazione completa. Il rene operato sarà sempre diverso dal controlaterale, con persistenza di dilatazione, in particolare dei calici. Pertanto, più che la definizione anatomica della TAC interessa il dato funzionale della scintigrafia dinamica, che potrebbe migliorare lievemente. per quanto riguarda la - calcificazione a morfologia allungata, - rilevata nei pressi del rene operato, bisognerebbe vedere le immagini per giudicare, comunque l'ipotesi più probabile è che si tratti di una clips metallica apposta durante l'intervento, del tutto priva di significato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la pronta risposta dottor Piana,

prima dell'intervento avevo dolori nella zona renale e problematiche urinarie; a seguito dell'operazione invece i dolori sono scomparsi e il flusso urinario scorre regolarmente. Grazie per la spiegazione sulla calcificazione.

L'esame della scintigrafia per la funzionalità renale dopo quanto tempo dall'intervento è necessario farla?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Potrebbe essere ora il momento giusto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it