Infiammazione e cistite ricorrente
chiedo un chiarimento in merito alla mia situazione che mi tormenta da circa 1 anno.
Riassumo il passato:
Due anni fa (all'età di 30 anni) sono stato operato di TURV per asportazione di un polipo vescicale.
Fortunatamente l'istologico è stato: "neoplasia transizionale papillare con caratteristiche ciroarchitetturali riferibili sia a papilloma sia a neoplasia transizionale papillare a basso potenziale di malignità sec WHO/ISUP 2016.
Assenza di aspetti infiltrativi.
Nel materiale è compreso una piccola quota di tessuto di tipo prostatico compatibile con il cosiddetto micropolipo uretrale (prostatico).
"
Da allora ho fatto 4 cistoscopie di follow up tutte negative di cui l'ultima a Marzo che mi ha causato un forte sanguinamento e cistite emorragica.
Dopo ogni cistiscopia i miei fastidi uretrali e prostatici sono peggiorati sempre più fino a che abbiamo convenuto di effettuare eco 3D-4D più risolute (e più costose) e solo in caso di perplessità procedere a cistoscopia.
L'ultima eco 3D è stata fatta a Settembre e anch'essa con esito negativo.
Da un annetto però ho continui fastidi che si concretizzano in bruciore uretrale alla minzione e a volte contrazioni dolorose del collo vescicale.
Saltuariamente (3 volte in un anno) è capitato di vedere anche un piccolissimo coaguletto nell'urina.
Aggiungo, inoltre, che i fastidi aumentano enormemente dopo l'eiaculazione.
Quando ho visto il coaguletto, subito mi sono recato dall'urologo a fare una cistoscopia per paura di una recidiva ma la vescica compare sempre indenne.
A questo fastidio si è aggiunge negli ultimi mesi la mia inclinazione ad avere cistite.
Ad esempio settimana scorsa, in seguito ai disturbi sopra elencati, dall'urinocultura è uscito una carica di 500.000 del batterio Proteus che non sembra andare via poichè i fastidi sono ancora presenti.
La mia domanda è: prima dell'operazione questi fastidi non li avevo (nè urinari nè dopo l'eiaculazione) e chiedo a cosa sono possono essere attribuiti?
Infiammazione cronica prostatica?
Rammendo che cistoscopie ed ECO sempre negative e le dimensioni della prostata compaiono sempre nella norma.
In più chiedo: cosa si intende per micropolipo uretrale?
Può influire sulla mia sintomatologia?
Dall'operazione sto assumendo 5mg al giorno di alfalitico.
Grazie in anticipo a chi può aiutarmi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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In merito al referto istologico cosa ne pensa? Soprattutto per il micropolipo uretrale di tipo prostatico, non ho mai sentito parlare di una cosa del genere.
Non so se può influire sull'attività prostatica, ma da sempre soffro di colite a tratti con leggera infiammazione del colon riscontrabile nella calprotectina fecale. Questo problema è presente però da più di 10 anni mentre l'altro da poco dopo l'operazione.
Questo fastidio, soprattutto il "puntino nero" nell'urina verosimilmente attribbuibile all'infiammazione prostataica, mi fa sempre cadere nello scoraggiamento per paura di rivivere nuovamente l'incubo della TURV e unitamente al fastidio/bruciore mi sta causando problemi anche psicologicamente e nelle attività quotidiane.
In che modo si può diagnosticare una volta per tutte questa congestione/infiammazione? Ripeto che ECO, passate cistoscopie e visita rettale non hanno evidenziato nulla.
I disturbi intestinali, con relativo squilibrio della flora batterica locale (microbiòta) potrebbero giustificare la colonizzazione da Proteus. Le attenzioni diertte all'intestino sono pertanto assolutamente essenziali.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Invece per quanto riguarda la sintomatologia (piccoli coaguletti saltuari (ripeto tre in un anno), bruciore uretrale, contrazione dolorosa al collo della vescica) è tutto associabile ad una infiammazione pelvico prostatica che saltuariamente si presenta da dopo l'operazione?
In merito invece alle indagini di follow up come ho detto non posso più eseguire cistoscopie a causa di questi attuali fastidi/dolori e traumi uretrali e la facilità con cui prendo infezioni. Cosa ne pensa di indagini ecografiche 3D-4D? Mi hanno assicurato che sono molto più dettagliate rispetto alla classica ECO 2D ed il livello di precisione aumenta. Inoltre mi chiedo: sono in grado di individuare una recidiva alle prime fasi (tipo una macchiolina?)
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Ho ritirato il referto e purtroppo l’infezione da Proteus è rimasta con una carica un poco più bassa pari a 250.000 (forse grazie al monuril preso).
Questa volte sono comparse tracce di emogoglobina ed emazie e un aumento dei leucociti.
Valore anomalo inoltre sono le proteine che sono salite a 100.
Cosa ne pensa? Sinceramente mi sto cominciando a preoccupare e ho sempre l’incubo di una recidiva del polipo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Paolo Piana
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ritorno a scriverla in seguito alla visita effettuata dal chirurgo.
Tutto sommato quello che mi ha detto è concorde con quello che mi ha detto lei.
Non ha dato peso agli esiti delle urinoculture ma mi ha solamente detto che potrei avere un'infiammazione che può capitare e io sarei più suscettibile a causa delle manovre endoscopiche che ho avuto in questi due anni.
A tal proposito mi detto di prendere una cura che è ben nota ossia alfalitico la sera 10mg e supposte di Topster, in aggiunta mi ha dato fermenti lattici ed un integratore per il sistema immunitario.
Per quanto riguarda me, invece, i fastidi sono lievemente diminuiti (forse anche il supporto psicologico dato dal medico mi ha aiutato) ma non del tutto scomparsi. In particolare il fastidio aumenta esponenzialmente durante la minzione nelle ore successive all'eiaculazione, inoltre noto che il meato uretrale e tutto intorno diventa arrossato. Il fastidio dura circa 24-48h per poi scemare fino a quasi scomparire per poi ritornare alla prossima eiaculazione. Come ho scritto il "bruciore" non è rettale o sotto testicolare come mi immagino che sia durante per la prostata ma è interamente uretrale.
A tal riguardo ho ricevuto riposte purtroppo molto vaghe finalizzate più a tranquillizzarmi.
Quale è il suo parere a riguardo?
Grazie in anticipo
Il chirurgo? Vuol forse dire l'urologo?
Come probabilmente le abbiamo già scritto, i suoi disturbi sono assolutamente tipici per una prostatite, accentuati dall'eiaculazione ed irradiati lungo l'uretra. La terapia è covenzionale e certamente condivisibile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.