Pi-rads 3 - percentuale di positivita?

Buongiorno volevo chiedere se con un pirads 3 è alto il rischio di avere una neoplasia alla prostata?
cosa ne pensate di questa situazione (premetto chiaramente di essere in cura).

Tutto è iniziato da una visita lo scorso anno da cui dopo un serie di esami mi hanno rilevato una IPB.
Psa varia dal 2023 a 3, 41, un anno dopo 5, 12, 2 mesi dopo 3, 59.
prostata 47 x 52 inziale 3 lobo residuo 150 ml a inizio 2024.
Fatto poi uroflussometria flusso massimo 9 mlsec con conclusione Ostruzione cervico -uretrale con incompleto svuotamento vescicale, modica riduzione della compliance, residuo 150 ml.
Econgrafia DL 4, 78 cm terzo lobo residuo 250 ml.
Risonanza: si osserva un'area con margini male definiti in T2 avente diametro 9 mm valutabile con Pirads-3.
in esplorazione rettale non si nota nulla.

Eventuali consigli sono ben accetti.
grazie molte
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.8k 1.9k
Il livello 3 della classificazione PIRADS è intermedio in una scala che va da 1 a 5. Si tratta quindi di una situazione dubbia ed interlocutoria il cui il comportamento non è univoco. La decisione di eseguire o meno la biopsia dipende dal valore del PSA, dalle dimensioni della zona sospetta ma soprattutto dalla propensione e dalle abitudini dello specialista. In effetti, più recentemente i radiologi sono sensibilizzati ad evitare per quanto possibile questo giudizio dubbio e comunque nella maggior parte dei casi si attua una strategia di attesa, con controlli ravvicinati del PSA e ripetizione della risonanza magnetica a sei mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
grazie per la risposta. Ma secondo lei alla lue dei dati esposti in quale proporzione l'eventuale biopsia sia destinata ad essere positiva?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.8k 1.9k
Se potessimo saperlo, ci saremmo già arricchiti con il Superenalotto (!)

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.8k 1.9k
Le raccomandiamo di non avviare nuove richieste di consulto per situazioni che sono state discusse del tutto recentemente, ma di inserire nuove integrazioni e domande sempre qui di seguito.

Le biopsie effettuate escludono la presenza di degenerazione tumorale. Le minime alterazioni segnalate non sono significative al momento. La situazione è da seguire con i controlli programmati del PSA ogni 6 mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 633 36
Buongiorno,
come spesso rispondo nei consulti, in caso di un aumento del PSA totale, il sospetto di una neoplasia della prostata deve essere preso in considerazione e l'esame radiologico raccomandato e' una risonanza magnetica multiparametrica della prostata.
Questo esame ha sostituito l'ecografia transrettale e da' una classe di rischio per neoplasia detta PIRADS score con valore 1,2 rischio basso, valore 4,5 rischio alto, valore 3 rischio intermedio incerto.
Non ci sono dubbi che in caso di PIRADS 1,2 non serve verifica bioptica, in caso di PIRADS 4,5 sempre bisogna eseguire una biopsia mirata.
Il comportamento nel caso di un PIRADS 3 dipende da altri parametri.
Prima cosa: l'esame e' molto influenzato dall'esperienza dell'operatore e quindi in caso di un referto PIRADS 3 puo' essere buona norma fare riconsiderare il referto attraverso le immagini da un secondo centro ad alta esperienza. Spesso, il PIRADS 3 diventa 2 o 4 sciogliendo il dubbio.
Se confermato il PIRADS 3, in caso di lesione inferiore a 10 mm ed unica, , generalmente si consiglia di ripetere la risonanza a distanza di 6 mesi. Se la lesione e' andata in progressione o per dimensioni o per valore di PIRADS si esegue la biopsia, altrimenti si consiglia il monitoraggio.
In caso di lesioni superiori a 10 mm, con un PSA totale in progressione si puo' procedere direttamente ad una verifica bioetica.
Le lesioni PIRADS 3, se interpretate correttamente dal radiologo, difficilmente indicano una neoplasia ad alto rischio ma più' frequentemente indicano o un area di infiammazione o una neoplasia ben differenziata a basso rischio.

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
University' Sapienza di Roma
https://alessandro.sciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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