Possibile infezione da clamidia correlata ad enterococcus faecalis

Ciao a tutti,
Vorrei chiedere il vostro aiuto per un problema che sto affrontando da circa 6-7 mesi.Tutto è iniziato con alcune difficoltà durante la minzione; dopo un po’ ho deciso di fare un’urinocoltura, che ha rivelato una positività all’Enterococcus faecalis. Ho seguito una terapia antibiotica che sembrava risolvere il problema.
All'inizio di questo mese, però, i sintomi sono tornati, con bruciore e difficoltà urinarie, così ho ripetuto l’urinocoltura, risultando di nuovo positivo allo stesso batterio. Il mio medico di base mi ha prescritto Neoduplamox CP (2 compresse al giorno per 6 giorni) sulla base dei seguenti dosaggi:
Amoxicillina/Acido Clavulanico: 2
Ampicillina: 2
Ciprofloxacina: 0,5
Imipenem: 1
Levofloxacina: 1
Linezolid: 2
Nitrofurantoina: 16
Teicoplanina: 0,5
Tigeciclina: 0,12
Vancomicina: 1

Nonostante il trattamento, i sintomi non sono migliorati; anzi, ho iniziato a sentire dolori nella zona pelvica, come se la situazione stesse peggiorando. Mi chiedevo innanzitutto se il tipo di antibiotico fosse il più adeguato. Inoltre, mi domando se questa condizione possa essere collegata a un’infezione da clamidia, nonostante l’assenza di secrezioni dense e giallastre. Ho notato, però, dolori sporadici ai testicoli e, all’inizio dei sintomi, una lieve patina sul glande con alcune piccole macchie rosse, come se fosse un’irritazione. Sto iniziando a preoccuparmi che la situazione possa evolvere verso una ritenzione urinaria. Vi ringrazio fin da ora per qualsiasi suggerimento o chiarimento.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Il batterio individuato non è tipico per le infezioni uro-genitali, il suo riscontro fa sempre pensare ad una falsa positività, anche considerando l’inefficacia della terapia antibiotica. Importante è valutare la presenza ed il numero delle cellule infiammatorie (leucociti). L’infezione da clamidia è praticamente sempre una uretrite accompagnata dalla classica secrezione, i suoi sintomi non paiono compatibili con questo sospetto. Ricordiamo che alla sua età la patologia più comune per la prostata è la congestione ed infiammazione non necessariamente a causa infettiva, legata ad uno stile di vita scorretto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Salve Dottore,
La ringrazio per la risposta e per la sua disponibilità. Mi scuso per la mia ignoranza, ma vorrei chiederle: effettuo un'analisi delle urine per capire se la quantità di cellule infiammatorie mentre il "conta germi" riportata nell'urinocoltura ch nel mio caso, il valore indicato è di 20.000 CFU/ml potrebbe anche non rappresentare un infezione? Inoltre, se il batterio individuato fosse davvero un falso positivo, quali ulteriori accertamenti mi consiglierebbe di effettuare per approfondire la questione? Per quanto riguarda lo stile di vita, mi sento di seguire abitudini abbastanza sane: bevo alcolici solo occasionalmente e cerco di mantenere uno stile equilibrato. Tuttavia, mi sento sollevato dalla sua valutazione riguardo alla clamidia. Aggiungo che in passato ho avuto problemi di stomaco legati al reflusso, ma non ho mai approfondito la situazione. Ritiene che potrebbe esserci un collegamento tra il reflusso e i sintomi attuali, e che valga la pena indagare anche dal punto di vista gastrointestinale? Inoltre nel caso sia un problema di prostata potrebbe esserci correlazione anche con la balanite? Scusate i tanti dubbi ma vorrei cercare di tranquillizarmi risolvendo tutti questi dubbi. Grazie ancora per il suo supporto.