Fitte post eiaculazione
Gentili Dottori,
mi rivolgo nuovamente a voi per alcune recenti situazioni che sono venute a crearsi.
La premessa è che da tre anni sono rimbalzato da un problema all'altro e da un Medico ad un altro per problemi anali inizialmente, che sono residuati alla fine (pare) in una disfunzione del pavimento pelvico con interessamento del nervo pudendo.
Ho sbattuto la testa di qua e di la, ma ora con la riabilitazione va meglio, pare (dolori anali intermittenti).
Gli ultimi tre anni sono stati pesanti fisicamente e psicologicamente, perso 16 kg, vita sedentaria e tanto stress, dolori, tentativi di terapie ecc.
Dal punto di vista urologico ho fatto recentemente diversi esami delle urine ed urinocolture, spermiocolture ecc tutto negativo.
Un problema è un urgenza minzionale che c'è da ormai un paio d'anni, l'altro più recente (6 mesi forse) sono delle fitte alla punta del pene internamente, come delle punture di un istante nella parte finale dell'uretra che si manifestano soprattutto quando capita di avere un paio di eiaculazioni in un giorno...considerando che ovviamente non è cosa frequente.
Ogni tanto qualche fastidio anche senza quel caso specifico, ma nessun problema al bagno o altri dolori particolari.
Ho eseguito recentemente diverse ecografie anche ai testicoli, addome ecc (per questa ed altre indagini) , anche RM con e senza mdc dalle quali risulta una prostata di normali dimensioni con esiti di pregresse prostatiti e nulla altro, vescica e testicoli senza problemi.
L'urologo che mi ha visitato di recente, afferma che c'è comunque "un po di infiammazione" e che vorrebbe fare una uretrocistoscopia per indagare ulteriormente...ora io vorrei evitare l'ulteriore esame diagnostico, perché ultimamente ho fatto più cose del genere che altro e se sto un po' meglio non vorrei anche psicologicamente affrontare una cosa abbastanza invasiva per un potenziale "non c'è nulla" (ovviamente si spera sia così).
Le mie domande sono: può essere semplicemente la prostata che è"provata" e devo abituarmi che sarà così e basta?
(prendo integratore con serenoa ma dubito faccia effettivamente qualcosa)
Devo davvero eseguire questa uretrocistoscopia per capirne di più?
Avendo una stenosi del meato uretrale che è stata trattata in passato negli anni con dilatazioni, e che ora si sta un po' riformando restringendo il meato un po', potrebbe essere questa la causa in qualche modo?
Aggiungo che l'urgenza minzionale invece dopo la riabilitazione pelvica di 15 sedute va meglio, anche se lo stimolo è quasi sempre impetuoso e mi "impegna" abbastanza.
Sto anche trattando una pubalgia che è insorta da qualche mese a causa di dimagrimento e inattività...insomma ne sto passando un po'.
Vorrei capire queste fitte che si trascinano qualche ora post eiaculazione da cosa dipendono, se posso star tranquillo e magari agire sulio stile di vita non dei migliori, o fare altro insomma.
Ringrazio anticipatamente e chiedo scusa per la lungaggine
mi rivolgo nuovamente a voi per alcune recenti situazioni che sono venute a crearsi.
La premessa è che da tre anni sono rimbalzato da un problema all'altro e da un Medico ad un altro per problemi anali inizialmente, che sono residuati alla fine (pare) in una disfunzione del pavimento pelvico con interessamento del nervo pudendo.
Ho sbattuto la testa di qua e di la, ma ora con la riabilitazione va meglio, pare (dolori anali intermittenti).
Gli ultimi tre anni sono stati pesanti fisicamente e psicologicamente, perso 16 kg, vita sedentaria e tanto stress, dolori, tentativi di terapie ecc.
Dal punto di vista urologico ho fatto recentemente diversi esami delle urine ed urinocolture, spermiocolture ecc tutto negativo.
Un problema è un urgenza minzionale che c'è da ormai un paio d'anni, l'altro più recente (6 mesi forse) sono delle fitte alla punta del pene internamente, come delle punture di un istante nella parte finale dell'uretra che si manifestano soprattutto quando capita di avere un paio di eiaculazioni in un giorno...considerando che ovviamente non è cosa frequente.
Ogni tanto qualche fastidio anche senza quel caso specifico, ma nessun problema al bagno o altri dolori particolari.
Ho eseguito recentemente diverse ecografie anche ai testicoli, addome ecc (per questa ed altre indagini) , anche RM con e senza mdc dalle quali risulta una prostata di normali dimensioni con esiti di pregresse prostatiti e nulla altro, vescica e testicoli senza problemi.
L'urologo che mi ha visitato di recente, afferma che c'è comunque "un po di infiammazione" e che vorrebbe fare una uretrocistoscopia per indagare ulteriormente...ora io vorrei evitare l'ulteriore esame diagnostico, perché ultimamente ho fatto più cose del genere che altro e se sto un po' meglio non vorrei anche psicologicamente affrontare una cosa abbastanza invasiva per un potenziale "non c'è nulla" (ovviamente si spera sia così).
Le mie domande sono: può essere semplicemente la prostata che è"provata" e devo abituarmi che sarà così e basta?
(prendo integratore con serenoa ma dubito faccia effettivamente qualcosa)
Devo davvero eseguire questa uretrocistoscopia per capirne di più?
Avendo una stenosi del meato uretrale che è stata trattata in passato negli anni con dilatazioni, e che ora si sta un po' riformando restringendo il meato un po', potrebbe essere questa la causa in qualche modo?
Aggiungo che l'urgenza minzionale invece dopo la riabilitazione pelvica di 15 sedute va meglio, anche se lo stimolo è quasi sempre impetuoso e mi "impegna" abbastanza.
Sto anche trattando una pubalgia che è insorta da qualche mese a causa di dimagrimento e inattività...insomma ne sto passando un po'.
Vorrei capire queste fitte che si trascinano qualche ora post eiaculazione da cosa dipendono, se posso star tranquillo e magari agire sulio stile di vita non dei migliori, o fare altro insomma.
Ringrazio anticipatamente e chiedo scusa per la lungaggine
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Ci stupisce che nella sua lunga relazione lei non faccia riferimento alla situazione relativa ad un calcolo dell’uretere su cui ci aveva ripetutamente intrattenuti alcuni mesi fa. Sarebbe interessante sapere come è andata a finire. L’ultima nostra risposta al suo quesito precedente racchiude il senso di quanto possiamo consigliarle anche oggi, oltre ovviamente ad un adeguato supporto psicologico, prima che la sua ipocondria le faccia perdere altri chilogrammi di peso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3 visite dal 14/11/2024.
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