Sospetta clamidia, cura e visita

Salve Dottori,
L'anamnesi è la seguente:

Dopo una settimana circa da un rapporto non protetto con una partner occasionale ho accusato dei lievi disturbi quali leggere perdite trasparenti durante la giornata ed una leggera sensazione di un qualche corpo estraneo all'interno dell uretra.

Allarmato da questa cosa, sono subito andato dal mio medico di base che dopo una visita mi ha dichiarato che posso essere stato in contatto con il virus della clamidia.

Mi ha fatto subito un iniezione con CEFTRIAXONE ABC*IM 1G+1F 3, 5ML CEFTRIAXONE 1.000MG 1 UNITA' USO PARENTERALE, mi ha poi dato da prendere per 7/10gg bassado antibiotico ogni 12h.


Dopo 10 giorni di antibiotico, accusavo ancora delle leggerissime perdite di liquido trasparente non maleodorante soltanto al mattino e qualche rara volta durante la giornata.

Questi sintomi seppur lievi permangono a distanza di 3gg dalla fine della cura (ad oggi).


Non ho nessun altro tipo di fastidio o dolore di nessun genere.


Ho effettuato oggi i prelievi per le seguenti patologie:
VIRUS IMMUNODEF.
ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI
VIRUS EPATITE C [HCV] ANTICORPI
VIRUS EPATITE B [HBV] ANTIGENE HBSAG
TREPONEMA PALLIDUM ANTICORPI (RICERCA QUALITAT.
MEDIANTE
EMOAGGLUTIN.
PASSIVA) [TPHA]

Ho due semplici domande, queste leggerissime perdite possono essere normali alla fine di una cura antibiotica così intensa con bassado?

Se si, entro quando spariranno e tornerà tutto alla normalità?


Il mio medico di base mi ha detto che alla fine della cura trascorsi 7gg dalla fine dell'antibiotico posso ritornare ad avere rapporti protetti.


Alla partner con cui ho avuto il rapporto occasionale ho comunicato il tutto ed a breve eseguirà i test per le MST e per l'HIV.


Grazie mille dell'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.8k 1.9k
La clamidia è un batterio particolare (intracellulare) e non un visrus.
La terapia è stata empirica, ovvero non è sat basata sul rilievo del batterio su urina o secrezione uretrale, d'ogni modo pare che sia stata efficace. Una minima secrezione residua è abbastanza giustificabile ed è legata alla persistenza di una condizione infiammatoria che può proseguire per qualche tempo, anche se l'infezione è stata debellata dall'antibiotico. In ogni casi sarà opportuno programmare una ricerca dei batteri sulle urine del primo getto con metodica PCR.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it